Barzago: il presepe vivente affascina e conquista tutti
Si sono messi in cammino i barzaghesi. Lo hanno fatto sabato, insieme, seguendo tre Re Magi lungo le vie del centro storico. Anche quest’anno, infatti, il presepe vivente ha coinvolto l’intera comunità, accompagnando grandi e piccoli sulle orme di Maria e Giuseppe tra corti e cortili nascosti.
“È proprio un’immagine della nostra vita: mettersi in cammino seguendo le stelle per arrivare al Signore. Ci auguriamo che per tutti noi il cammino della vita si sviluppi proprio così e non seguendo qualsiasi cosa” ha commentato il parroco don Giovanni Colombo. “Betlemme è in un territorio che in questi giorni non vede fuochi di gioia e di tenerezza ma fuochi di guerra. Il Signore nasce in questo nostro paese, nasce nelle nostre famiglie e nelle nostre vite. Abbiamo bisogno che nasca qui e che nasca ancora anche a Betlemme, lì dove oggi c’è l’odio e c’è la guerra. Con questa rappresentazione il nostro paese diventa Betlemme, un luogo di pace e fraternità”.
Pace e fraternità. Questo il significato più profondo di un’iniziativa, giunta alla dodicesima edizione, che ha visto impegnati davvero tanti barzaghesi per la regia di Letizia Perego con l’aiuto di Fidalma Villa.
Oltre a pastori, artigiani e locandieri, lungo il percorso i partecipanti hanno incrociato anche i legionari romani di Cesare Augusto, uno dei quali in sella al suo fido cavallo.
Tra i principali protagonisti dell’evento c’erano senza dubbio i Fabrizio Boy’s. “Ci tengo innanzitutto a ringraziare tutti i volontari che ci hanno aiutato, a partire dalle donne che hanno lavorato ai vestiti e alle scenografie. Un ringraziamento particolare va anche alle famiglie che hanno aperto le corti e i cortili. Ci sono voluti tre mesi per realizzare tutto” ha evidenziato Paolo Pessina, referente dello storico gruppo di volontari della parrocchia. “Quest’anno abbiamo voluto portare un messaggio di pace tra le vie del paese. Siamo tutti stanchi delle cattive notizie. Gesù bambino viene al mondo per la pace, per portare gioia tra la gente. Il pubblico non semplicemente visto delle belle scenografie ma ha portato a casa anche un messaggio di pace”.
Al centro il parroco don Giovanni Colombo
“È proprio un’immagine della nostra vita: mettersi in cammino seguendo le stelle per arrivare al Signore. Ci auguriamo che per tutti noi il cammino della vita si sviluppi proprio così e non seguendo qualsiasi cosa” ha commentato il parroco don Giovanni Colombo. “Betlemme è in un territorio che in questi giorni non vede fuochi di gioia e di tenerezza ma fuochi di guerra. Il Signore nasce in questo nostro paese, nasce nelle nostre famiglie e nelle nostre vite. Abbiamo bisogno che nasca qui e che nasca ancora anche a Betlemme, lì dove oggi c’è l’odio e c’è la guerra. Con questa rappresentazione il nostro paese diventa Betlemme, un luogo di pace e fraternità”.
Pace e fraternità. Questo il significato più profondo di un’iniziativa, giunta alla dodicesima edizione, che ha visto impegnati davvero tanti barzaghesi per la regia di Letizia Perego con l’aiuto di Fidalma Villa.
Oltre a pastori, artigiani e locandieri, lungo il percorso i partecipanti hanno incrociato anche i legionari romani di Cesare Augusto, uno dei quali in sella al suo fido cavallo.
Tra i principali protagonisti dell’evento c’erano senza dubbio i Fabrizio Boy’s. “Ci tengo innanzitutto a ringraziare tutti i volontari che ci hanno aiutato, a partire dalle donne che hanno lavorato ai vestiti e alle scenografie. Un ringraziamento particolare va anche alle famiglie che hanno aperto le corti e i cortili. Ci sono voluti tre mesi per realizzare tutto” ha evidenziato Paolo Pessina, referente dello storico gruppo di volontari della parrocchia. “Quest’anno abbiamo voluto portare un messaggio di pace tra le vie del paese. Siamo tutti stanchi delle cattive notizie. Gesù bambino viene al mondo per la pace, per portare gioia tra la gente. Il pubblico non semplicemente visto delle belle scenografie ma ha portato a casa anche un messaggio di pace”.
A.Bes.