Costa: al via l’impresa coast to coast di Matteo Parsani

È iniziata ieri, domenica 17dicembre, alle 5 del mattino “ATHAR – East to West”, la straordinaria impresa del professor Matteo Parsani, docente presso la King Abdullah
University of Science and Technology (KAUST), che attraverserà l’Arabia Saudita percorrendo oltre 3.000 chilometri in un mese.
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Matteo Parsani in viaggio (credit: Kaust Global Branding and Communication)

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Un viaggio epico, che non è solo una sfida fisica, ma anche un esperimento scientifico e tecnologico senza precedenti.
Nel corso della sua impresa, Parsani, che dal 2017 vive con una lesione midollare a causa di un incidente stradale, sarà costantemente monitorato da tecnologie all’avanguardia sviluppate da cinque laboratori scientifici del KAUST. I dati biologici raccolti verranno immediatamente inviati al Villa Beretta Rehabilitation Research Innovation Institute di Costa Masnaga, per essere analizzati dal Direttore Clinico, il dottor Franco Molteni.
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“Mi sento come quando ero uno studente all’università, pieno d’adrenalina” ha dichiarato Matteo Parsani il giorno prima della partenza. “Ho la pelle d’oca al pensiero dell’avventura che mi aspetta, ma anche una grande tensione che mi toglie l’appetito. Non vedo l’ora di iniziare”. La prima tappa, da Dammam alla capitale Riad, sarà molto impegnativa: 450 chilometri in mezzo al deserto, da percorrere nei primi tre giorni. “La prima notte mi fermerò in un minuscolo villaggio abitato da 20 persone, mentre la seconda la trascorrerò nei pressi di una stazione di servizio e di una piccola moschea, per poi dirigermi verso la Capitale” ha raccontato Matteo. “Mi aspetta una forte escursione termica, con temperature intorno ai 3-4 gradi la mattina
presto e punte di 32-33 gradi durante la giornata. Ma quello che temo di più sono le tempeste di sabbia alimentate dai forti venti e dagli sbalzi termici. Indosserò occhialini da piscina e una maschera come quella dei piloti di Formula 1, che mi proteggerà il viso e mi permetterà di respirare bene”.
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Nel suo viaggio, Matteo Parsani alternerà l’utilizzo di una handbike a quello di un trike, grazie a un sistema di stimolazione elettrica funzionale (FES) che alimenterà la pedalata. Ma sono molte altre le tecnologie di cui disporrà il professore-atleta, che non a caso si è definito “un laboratorio scientifico itinerante”. Tra queste, dei cerotti cutanei stampati in 3D con elettrodi per il rilevamento del segnale elettrocardiografico, un casco alimentato a energia solare e collegato a un sistema di droni che permette la localizzazione anche nelle zone più impervie, e un network di sensori indossabili che permettono il passaggio dei dati attraverso il corpo di Matteo
(Internet of Body).
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Nei laboratori del Villa Beretta Rehabilitation Research Innovation Institute, l’istituto di ricerca e innovazione dedicato alla Medicina Riabilitativa che lavora sulla sinergia tra biologia e tecnologia, il dottor Molteni analizzerà le informazioni biologiche grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale. L’obiettivo è duplice: monitorare in tempo reale la salute psicofisica di Matteo Parsani e comprendere a fondo gli effetti di uno sforzo così intenso e prolungato sull’organismo di un individuo con una lesione midollare.
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Infine, ATHAR – East to West ha una valenza sociale. “Voglio sensibilizzare chi mi segue sul potere dell’autodeterminazione delle persone disabili, lanciare un messaggio di speranza e raccogliere fondi per aiutare chi si trova nelle mie condizioni” ha concluso Matteo Parsani.

LE TAPPE DI ATHAR – EAST TO WEST
Dammam - 17 Dicembre 2023
Riyadh – 19 Dicembre 2023
Qassim: Buraydah - 23 Dicembre 2023 
Hail – 27 Dicembre 2023
AlUla – 31 Dicembre 2023
Red Sea Global – 4 Gennaio 2024 
Al-Madinah – 10 Gennaio 2024 
Makkah – 14 Gennaio 2024 
Jeddah – 15 Gennaio 2024 
KAUST – 17 Gennaio 2024
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