Barzago: in consiglio l'ultimo bilancio di previsione della giunta Ceroli

Si è svolta in un clima tranquillo la discussione sul bilancio di previsione per il prossimo triennio a Barzago, l’ultimo presentato dall’attuale amministrazione. Come spiegato dal sindaco Mirko Ceroli, la componente delle entrate e spese ''in conto capitale'' ha inevitabilmente risentito del venire meno dei diversi contributi PNRR.
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Il sindaco Mirko Ceroli

''Nel 2023 avevamo a bilancio 1milione e 770mila euro di entrate in conto capitale. Per l’anno prossimo ne prevediamo 78mila'' ha precisato il primo cittadino. Leggermente più articolata la discussione sulla parte corrente del bilancio. ''Come noto, la volontà del governo è quella di procedere all’accorpamento dei primi due scaglioni dell’IRPEF. Ai comuni viene data la possibilità di scegliere quale aliquota mantenere e noi abbiamo scelto quella più alta tra le due, ovvero 0,65 e non 0,55. Contemporaneamente aumentiamo la soglia di esenzione da 12mila a 15mila euro'' ha spiegato Ceroli.
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In altre parole, oggi la struttura dell’aliquota IRPEF a Barzago è così costituita: 597 contribuenti con imponibile fino a 15mila euro sono esentati dal pagamento della tassa; 651 contribuenti con imponibile da 15mila a 28mila euro pagano un’aliquota dello 0,65; 366 contribuenti con imponibile da 28mila a 50mila euro pagano un’aliquota dello 0,75; i contribuenti con imponibile oltre i 50mila euro pagano lo 0,80.
''Il trend dei pagamenti di IRPEF, IMU e TARI è regolare. Anzi, sull’IRPEF ne sta entrando un po’ di più del previsto'' ha precisato Ceroli.
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I consiglieri Mauri e Beretta della minoranza

Per quanto riguarda l’IMU, sono confermate le aliquote già in vigore, compresa quella del 10,60 per mille su seconde case e capannoni. Il quadro così delineato ha suscitato i dubbi della minoranza, espressi dal capogruppo Emanuele Mauri.
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''È fattuale che ci sia stato un aumento delle aliquote IMU e IRPEF nel corso di questo mandato. Ciò è avvenuto perché nei cinque anni precedenti il governo aveva impedito ai comuni di modificare quei valori nonostante l’esplosione delle spese sociali'' ha replicato il vicesindaco Michele Bianco. ''Quando questo limite è stato tolto, le amministrazioni hanno cercato di riprendersi un po’ di agio per uscire dalla situazione di asfissia in cui si trovavano. Faccio notare che tanti comuni del nostro territorio hanno portato l’aliquota IRPEF di tutti gli scaglioni a 0.80''.
Il sindaco Ceroli ha concluso il dibattito evidenziando come ''questo bilancio ci consente di mantenere tutti i servizi che attualmente offriamo tenendo sotto controllo la spesa corrente''.
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Nonostante le repliche, la minoranza ha votato contro sul DUP e si è astenuta, tra gli altri, su bilancio di previsione e programma triennale delle opere pubbliche. Un documento, quest’ultimo, che non conteneva alcuna novità, se non la riproposizione per il 2025 dell’intervento di riqualificazione delle case comunali di Via Forte, vincolato all’ottenimento di un contributo di natura sovracomunale come già accaduto per gli alloggi in Via Milano. ''Il 9 gennaio ci sarà la presentazione pubblica della nuova variante generale al Piano di Governo del Territorio. Il 16 gennaio, invece, terremo un altro incontro pubblico teso a fare il punto sullo stato di avanzamento dei diversi cantieri attivi in paese'' ha concluso Bianco.
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Il consigliere di maggioranza Alessandro Crippa

In seguito, l’assise ha approvato il nuovo comunale per la gestione dei rifiuti. ''Si tratta di un provvedimento in corso di approvazione anche negli altri comuni del territorio, di modo che le norme siano uguali per tutti. L’aspetto più importante è che l’abbandono dei rifiuti ora viene colpito con una sanzione pecuniaria di natura penale'' ha spiegato Alessandro Crippa, consigliere con delega all’ambiente. Tutti i presenti si sono detti concordi sul fatto che questa sia una delle piaghe più gravi della società di oggi, frutto di una ''grave mancanza di rispetto ed educazione civica''.
A.Bes.
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