Cassago chiama Chernobyl: i ragazzini ucraini accolti dalle famiglie per il periodo festivo

La macchina del bene non si ferma nel momento in cui tutti i suoi ingranaggi manifestano la volontà di continuare a girare e funzionare. A tal proposito l’associazione Cassago chiama Chernobyl, da anni impegnata in attività benefiche a favore della martoriata Ucraina - prima dal disastro della centrale nucleare e successivamente anche dalla guerra intrapresa dalla Russia - rappresenta ancora una volta un esempio estremamente virtuoso.
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I ragazzini ucraini arrivati l'altro giorno con Armando Crippa

 Lo scorso mercoledì 20 dicembre è arrivato in Italia un gruppo di ragazzi provenienti dall’Ucraina per trascorrere una vacanza durante il periodo natalizio. I giovani sono partiti lunedì 18 dicembre da Chernihiv alla volta di Kiev, dopodiché hanno percorso il tratto finale del viaggio arrivando a Bergamo nella mattinata di mercoledì 20 dicembre. 
All’interno del gruppo di minori non mancano storie toccanti che devono necessariamente far riflettere tutti noi. Due fratellini ad esempio hanno perso il loro patrigno a causa del servizio militare, e il giorno prima della partenza hanno ricevuto la brutta notizia. Quel momento è stato chiaramente devastante e traumatico, ma la loro mamma è stata molto decisa e felice nel dare il benestare al soggiorno dei propri figli qui da noi in Italia. 
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Daria e la sua famiglia

Un’altra vicenda emozionate riguarda invece Daria, ora 19enne, che era arrivata in Italia in età infantile ed è rimasta per anni, grazie ad un progetto d’accoglienza, presso la famiglia di Vincenzo Visconi di Rogno (Bergamo). Ora Daria è potuta tornare in Italia grazie ad un programma di studio. Settimana scorsa la famiglia di Vincenzo è riuscita ad adottare ufficialmente la ragazza grazie ad un’encomiabile lavoro sinergico e coordinato con l’ambasciata italiana in Ucraina.
ccc_vacanze4.jpg (106 KB) Un'altra immagine dei ragazzini arrivati per le vacanze

Quelle raccontate sono storie di bene, ma come ben sappiamo ogni traguardo richiede degli sforzi e questo concetto è ben riassunto nelle parole di Armando Crippa, presidente dell’associazione Cassago chiama Chernobyl. ''Nell’ambito del progetto di accoglienza, dal punto di vista degli aspetti burocratici non è facile far arrivare qui dei bambini. Sembra tutto facile e scontato ma non lo è affatto. Tutto è andato bene e c’è immensa felicità per aver consentito a bambini che ormai da quasi due anni vivono in condizioni difficili di trascorrere giorni sereni in Italia. Le rispettive famiglie sono molto entusiaste del nostro operato'' ci ha raccontato il volontario. 
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Le ambulanze già operative

Crippa ha anche fornito un aggiornamento riguardo le due ambulanze benedette all’istituto S.Antonio Opera S.Luigi Guanella di Cassago, in data 29 ottobre: ''Le nostre due ambulanze consegnate lo scorso mese di novembre sono già state immatricolate e targate a tempo di record in Ucraina e ora sono già operative a servizio della cittadinanza di Chernihiv''.
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È innegabile il fatto che nel nostro mondo ci siano degli ''angeli custodi'', delle persone e/o degli enti che mettono in campo il proprio tempo, risorse e voglia di fare. L’associazione Cassago chiama Chernobyl e il presidente Armando Crippa fanno assolutamente parte di questa categoria.
M.G.
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