Viganò, mostra di Alberico: i presepi in legno di robinia

È proprio vero che quando si mette amore nelle cose che facciamo e che costruiamo con le nostre mani, l’effetto ottenuto è sempre emozionante ed entusiasmante. Si potrebbe riassumere in questa frase la passione che, quotidianamente, spinge il casatese Antonio ''Alberico'' Fumagalli a porre grande impegno nelle opere che realizza con il legno di robinia, un materiale tutto sommato povero, ma incredibilmente bello e d’effetto. 
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Come ci ha raccontato lui stesso in occasione della mostra di sculture e presepi da lui realizzati che è stata allestita in collaborazione con il Comune di Viganò e con il Gruppo Cultura presso la biblioteca del paese - visitabile fino al 6 gennaio - la passione per l’arte e per la scultura è nata quando Alberico era solo un ragazzino, osservando le nuvole e gli alberi. 
''Ho sempre pensato che una radice potesse essere vista in modo diverso da ciascuno di noi'' ci ha raccontato l'artista, residente a Valaperta. ''Attraverso l’immaginazione e la fantasia, ogni persona può costruire nella sua mente una forma diversa e una struttura differente. Io, oltre ad immaginarmi questo progetto, ho deciso di realizzarlo utilizzando il legno di robinia, e più in particolare le sue radici''. 
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Come ci ha raccontato Fumagalli infatti, la robinia è una pianta considerata infestante molto presente nei nostri boschi, che cresce fino a sei volte. Quando la crescita si ferma, dunque, rimangono nel terreno meravigliose radici intrecciate e particolari, ormai inutili alla natura, che il casatese si occupa di recuperare, lavorare e pulire.
''I nostri avi utilizzavano la robinia per fare le scale, le travi dei tetti e per scaldarsi negli inverni più freddi. Mi piace l’idea che, ancora oggi, questo legno possa scaldare l’anima delle persone che hanno modo di lavorarlo e godere del risultato'' ha continuato. 
Una storia già di per sé magica, che assume un tono ancora più natalizio e festoso se si pensa che il lavoro di Alberico, e l’intero ricavato della vendita dei suoi presepi, viene devoluto alla cooperativa sociale La Vecchia Quercia di Calolziocorte, che da anni si occupa di valorizzare le potenzialità e le capacità di ciascuno stando al fianco di persone con disabilità. 
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''Ho realizzato tanti progetti e corsi in collaborazione con questi ragazzi e ogni volta rimango estasiato dalla capacità che hanno e dall’impegno che mettono nella realizzazione di sculture'' ci ha raccontato. Quando Alberico è andato in pensione, infatti, ha deciso di cercare un hobby che lo intrattenesse e che, allo stesso tempo, gli permettesse di trascorrere del tempo a casa con i suoi nipoti. “Ho sempre coltivato la voglia di fare qualcosa di significativo per gli altri, e unire la lavorazione del legno di robinia con un progetto di solidarietà e di sostegno mi rende molto felice'' ha continuato Alberico, che per altro negli ultimi anni ha avuto modo anche di collaborare con le scuole medie di Casatenovo, realizzando corsi che hanno superato i cinquanta iscritti. 

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Anche gli studenti della primaria di Viganò, che negli scorsi giorni hanno avuto modo di prendere parte ad una piccola mostra guidata nel corso della quale l’artista ha svelato trucchi e curiosità, hanno mostrato la loro felicità e interesse per questo tipo di lavoro, facendo tante domande al casatese. ''Quando il sostegno per chi ne ha bisogno si fonde con l’arte, il risultato è sempre positivo e si riceve tanto interesse ed apprezzamento''.
Facendo un giro tra le tante opere proposte da Alberico nella mostra realizzata in collaborazione con il Gruppo Cultura di Viganò, si ha modo di immergersi in un’atmosfera di altri tempi, fatta di cura dei dettagli e aiuto verso il prossimo. Un allestimento speciale e festoso, che ci ricorda l’importanza del Natale.
S.L.F.
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