Casatenovo: ignoti accedono all'ex Vismara per esporre sul tetto una bandiera palestinese
Una bandiera della Palestina esposta sulla sommità dell'edificio che sino ad una decina di anni fa ospitava il salumificio Vismara. Una presenza anomala che non è certamente passata inosservata l'altro giorno a Casatenovo, con la segnalazione inoltrata da alcuni cittadini al vicesindaco Marta Comi. Diversi automobilisti in transito lungo Via del Lavoro verso Via don Rossi, si sono infatti accorti del drappo, i cui colori sono divenuti più che familiari in questo periodo caratterizzato come noto, dal conflitto fra Palestina e Israele appunto. Anche a Natale e in questi giorni di fine anno segnati dalle festività, la guerra sta continuando a mietere vittime nella Striscia di Gaza.
L'amministratrice a quel punto ha preso contatti con i carabinieri della locale stazione e con i referenti dell'azienda per verificare prima di tutto che non ci fossero persone all'interno dell'ex fabbrica dismessa. Da quando il salumificio ha chiuso i battenti per trasferirsi nella nuova sede di Casina Sant'Anna, la storica sede di Piazza del Lavoro (così come la vicina Vister) è stata presa di mira diverse volte da ignoti vandali, con innumerevoli incursioni e danneggiamenti, come si evince dalle tracce lasciate dietro ogni ''passaggio''. Locali messi a soqquadro, graffiti sui muri, vetrate in frantumi, o addirittura falò impropriamente accesi con tanto di interventi a ripetizione, da parte di pompieri e forze dell'ordine.
Lo scorso sabato 23 dicembre, scattata la segnalazione da parte del vicesindaco, sul posto si sono portati i militari unitamente agli incaricati di Vismara. Verificato che all'interno ormai non vi fosse più nessuno, i presenti hanno provveduto a togliere la bandiera che nel frattempo era stata esposta sul tetto dell'ex salumificio, poco sotto la vecchia insegna ormai illeggibile, che rievoca un passato glorioso di cui tanti -casatesi e non- proprio in quei locali, sono stati protagonisti.
Di Medio Oriente, di diritti civili e di pace si discuterà peraltro domani sera in consiglio comunale a Casatenovo; maggioranza e opposizione si confronteranno sulla proposta formalizzata da undici associazioni locali per intitolare lo spazio di Cascina Levada a Vittorio Arrigoni, l'attivista e giornalista bulciaghese assassinato nel 2011 proprio a Gaza dove si era lungamente battuto a favore della popolazione locale.
L'amministratrice a quel punto ha preso contatti con i carabinieri della locale stazione e con i referenti dell'azienda per verificare prima di tutto che non ci fossero persone all'interno dell'ex fabbrica dismessa. Da quando il salumificio ha chiuso i battenti per trasferirsi nella nuova sede di Casina Sant'Anna, la storica sede di Piazza del Lavoro (così come la vicina Vister) è stata presa di mira diverse volte da ignoti vandali, con innumerevoli incursioni e danneggiamenti, come si evince dalle tracce lasciate dietro ogni ''passaggio''. Locali messi a soqquadro, graffiti sui muri, vetrate in frantumi, o addirittura falò impropriamente accesi con tanto di interventi a ripetizione, da parte di pompieri e forze dell'ordine.
Lo scorso sabato 23 dicembre, scattata la segnalazione da parte del vicesindaco, sul posto si sono portati i militari unitamente agli incaricati di Vismara. Verificato che all'interno ormai non vi fosse più nessuno, i presenti hanno provveduto a togliere la bandiera che nel frattempo era stata esposta sul tetto dell'ex salumificio, poco sotto la vecchia insegna ormai illeggibile, che rievoca un passato glorioso di cui tanti -casatesi e non- proprio in quei locali, sono stati protagonisti.
Di Medio Oriente, di diritti civili e di pace si discuterà peraltro domani sera in consiglio comunale a Casatenovo; maggioranza e opposizione si confronteranno sulla proposta formalizzata da undici associazioni locali per intitolare lo spazio di Cascina Levada a Vittorio Arrigoni, l'attivista e giornalista bulciaghese assassinato nel 2011 proprio a Gaza dove si era lungamente battuto a favore della popolazione locale.
G.C.