Capodanno per la ricerca: una serata con ''Agatha in cammino''
Capodanno per la ricerca scientifica con l’associazione Agatha in cammino. L’ultima sera del 2023 circa sessanta persone si sono ritrovate presso Varo Loft a Valmadrera per un’apericena rinforzato a buffet, dando il benvenuto in compagnia al nuovo anno. Una serata leggera, spensierata, all’insegna dell’amicizia e della convivialità, senza però dimenticare la missione dell’associazione che ha promosso l’iniziativa: la lotta contro i tumori al seno. Particolarmente commovente è stato il momento in cui, durante la serata, è stata letta una testimonianza.
Come ha detto la presidente del sodalizio con sede a Molteno, Daniela Invernizzi, ''una testimonianza che racchiude le emozioni e le paure di una cara amica, una giovane donna, che lo scorso anno ha avuto l’infausta diagnosi di cancro al seno. Sono le emozioni che tutte noi che ci siamo passate e che abbiamo provato. Chi scrive è Gaia. L’ho conosciuta in occasione di IEO per le donne a Milano lo scorso anno, siamo diventate amiche, lei ha iniziato a partecipare alle iniziative di Agatha credendo sempre più nei valori dell’associazione''.
Gaia ha raccontato la paura che l’ha avvolta nel momento in cui, nel 2022, ha avuto la diagnosi di cancro al seno. ''Dopo la diagnosi sono stata dominata dallo smarrimento, dalla confusione, non vedevo la luce ed ero arrabbiata con tutti e con la vita. Avvertivo un senso di impotenza e frustrazione profonda, ero vulnerabile, avrei voluto qualcuno al mio fianco che sapesse veramente cosa significasse vivere quell’esperienza. Ho iniziato così a ricercare professionisti, associazioni e strumenti che potessero aiutarmi ad affrontare quella fase così critica. Grazie a vari supporti, a persone speciali incontrate lungo il percorso e grazie anche al portentoso gruppo di Agatha in cammino, ho capito che la malattia può essere davvero un momento di inversione di rotta, di consapevolezza, di analisi, può essere uno sguardo limpido verso tutto ciò che ci circonda, verso noi stessi e la vita intera. Ho capito che anche l'anima deve essere curata e che, a volte, la guarigione dell'anima non coincide con la guarigione fisica. Ho capito che bisogna lasciare spazio al dolore''.
Un percorso di consapevolezza sta accompagnando ancora oggi Gaia nel percorso di cura e le dona la speranza che ''qualcosa di nuovo accada. Sì perché la speranza è una forza potente che accompagna noi pazienti oncologici lungo tutto il tragitto. E un faro luminoso che guida attraverso le sfide della malattia, alimentando la resilienza e il desiderio di pace. E la ricerca scientifica è la chiave per tradurre questa speranza in soluzioni concrete. La speranza e la ricerca scientifica, unite, rappresentano un binomio potente che illumina il cammino verso una futura vittoria contro il cancro, offrendo a noi pazienti una prospettiva di guarigione o una migliore qualità di vita''.
Gaia ha infine lasciato un messaggio rivolto a tutti i presenti: ''Ricordatevi, non possiamo cambiare la nostra mente, e quindi la nostra vita, se non facciamo qualcosa di diverso rispetto a quello che abbiamo sempre fatto, se non ci prendiamo un impegno reale con la persona più importante che esiste: noi stessi. Cerchiamo di essere gentili con noi stessi, celebriamo ogni vittoria, anche la più piccola''.
Al termine di questa significativa testimonianza, sono stati presentati i due grandi progetti che prenderanno avvio quest’anno: ''Hope is pink'', finalizzato a sostenere una borse annuale per una ricercatrice di Fondazione Umberto Veronesi ETS (è stato già presentato) e ''Amati'', uno sportello di estetica oncologica e armocromia che verrà presentato nelle prossime settimane.
''Il 2023 è stato un anno di ricco di eventi, camminate, incontri e amicizie, ma anche un anno ricco di fatiche superate grazie all’energia del gruppo. Il mio ringraziamento va a tutte le persone che hanno partecipato alle nostre iniziative sostenendoci e motivandoci a fare di più e di meglio'' ha commentato la presidente Daniela Invernizzi. ''In questo 2024 daremo il via al progetto ''Hope is pink'' che ci vedrà impegnate per tutto l’anno con iniziative alle quali ci auguriamo di rivedere gli amici che abbiamo incontrato lungo il nostro percorso''.
Come ha detto la presidente del sodalizio con sede a Molteno, Daniela Invernizzi, ''una testimonianza che racchiude le emozioni e le paure di una cara amica, una giovane donna, che lo scorso anno ha avuto l’infausta diagnosi di cancro al seno. Sono le emozioni che tutte noi che ci siamo passate e che abbiamo provato. Chi scrive è Gaia. L’ho conosciuta in occasione di IEO per le donne a Milano lo scorso anno, siamo diventate amiche, lei ha iniziato a partecipare alle iniziative di Agatha credendo sempre più nei valori dell’associazione''.
Gaia ha raccontato la paura che l’ha avvolta nel momento in cui, nel 2022, ha avuto la diagnosi di cancro al seno. ''Dopo la diagnosi sono stata dominata dallo smarrimento, dalla confusione, non vedevo la luce ed ero arrabbiata con tutti e con la vita. Avvertivo un senso di impotenza e frustrazione profonda, ero vulnerabile, avrei voluto qualcuno al mio fianco che sapesse veramente cosa significasse vivere quell’esperienza. Ho iniziato così a ricercare professionisti, associazioni e strumenti che potessero aiutarmi ad affrontare quella fase così critica. Grazie a vari supporti, a persone speciali incontrate lungo il percorso e grazie anche al portentoso gruppo di Agatha in cammino, ho capito che la malattia può essere davvero un momento di inversione di rotta, di consapevolezza, di analisi, può essere uno sguardo limpido verso tutto ciò che ci circonda, verso noi stessi e la vita intera. Ho capito che anche l'anima deve essere curata e che, a volte, la guarigione dell'anima non coincide con la guarigione fisica. Ho capito che bisogna lasciare spazio al dolore''.
Un percorso di consapevolezza sta accompagnando ancora oggi Gaia nel percorso di cura e le dona la speranza che ''qualcosa di nuovo accada. Sì perché la speranza è una forza potente che accompagna noi pazienti oncologici lungo tutto il tragitto. E un faro luminoso che guida attraverso le sfide della malattia, alimentando la resilienza e il desiderio di pace. E la ricerca scientifica è la chiave per tradurre questa speranza in soluzioni concrete. La speranza e la ricerca scientifica, unite, rappresentano un binomio potente che illumina il cammino verso una futura vittoria contro il cancro, offrendo a noi pazienti una prospettiva di guarigione o una migliore qualità di vita''.
Gaia ha infine lasciato un messaggio rivolto a tutti i presenti: ''Ricordatevi, non possiamo cambiare la nostra mente, e quindi la nostra vita, se non facciamo qualcosa di diverso rispetto a quello che abbiamo sempre fatto, se non ci prendiamo un impegno reale con la persona più importante che esiste: noi stessi. Cerchiamo di essere gentili con noi stessi, celebriamo ogni vittoria, anche la più piccola''.
Al termine di questa significativa testimonianza, sono stati presentati i due grandi progetti che prenderanno avvio quest’anno: ''Hope is pink'', finalizzato a sostenere una borse annuale per una ricercatrice di Fondazione Umberto Veronesi ETS (è stato già presentato) e ''Amati'', uno sportello di estetica oncologica e armocromia che verrà presentato nelle prossime settimane.
''Il 2023 è stato un anno di ricco di eventi, camminate, incontri e amicizie, ma anche un anno ricco di fatiche superate grazie all’energia del gruppo. Il mio ringraziamento va a tutte le persone che hanno partecipato alle nostre iniziative sostenendoci e motivandoci a fare di più e di meglio'' ha commentato la presidente Daniela Invernizzi. ''In questo 2024 daremo il via al progetto ''Hope is pink'' che ci vedrà impegnate per tutto l’anno con iniziative alle quali ci auguriamo di rivedere gli amici che abbiamo incontrato lungo il nostro percorso''.