Casatenovo: emozione per il debutto in campionato della squadra di Baskin Thunder
L'esordio sarà condito da un po' di emozione, ma soprattutto dalla voglia di dare il massimo. Thunder Casate, la squadra di Baskin nata da un progetto che punta all'inclusione, si prepara al debutto in campionato. Domenica 14 gennaio gli atleti di mister Giuseppe Ancora e Christian Perego scenderanno in campo contro il Rogoredo, formazione milanese, per disputare la prima delle otto gare che da qui alla fine di aprile vedranno protagonisti maschi e femmine di tutte le età che in questi ultimi mesi hanno aderito alla proposta di Casatesport.
Un'iniziativa dalla forte valenza sociale, nata in seno alla consulta per le politiche a favore delle persone con disabilità del Comune di Casatenovo e che nell'autunno 2022 è divenuta finalmente realtà.
''Attualmente gli atleti coinvolti sono ventidue'' ci ha detto Perego che qualche anno fa, nel duplice ruolo di volontario dell'associazione sportiva e di consigliere comunale, ha creduto fortemente nel progetto. ''Io e Giuseppe Ancora abbiamo iniziato il percorso per acquisire il patentino e diventare allenatori. Se inizialmente si trattava di un esperimento con pochi atleti, devo dire che in poche settimane gli iscritti si sono moltiplicati. Lo scorso anno erano ventisei, in questa stagione c'è stato un po' di ricambio e qualcuno ha dovuto rinunciare, ma il numero dei coinvolti è più che buono''.
L'entusiasmo dei ragazzi ha contagiato persino qualche genitore che ha deciso di cimentarsi in questo sport non soltanto come ''supporter'' del proprio figlio, ma come giocatore a tutti gli effetti. Del resto nel Baskin c'è spazio per tutti: ogni ruolo tiene conto del livello dell'atleta in campo e delle singole capacità di movimento. Proprio per questa ragione si può ritenere uno sport inclusivo a tutti gli effetti che punta sulle abilità di normodotati e disabili, coniugandole.
''Lo scorso anno abbiamo disputato alcune amichevoli appoggiandoci al Sanfru, la società di Monza attiva da anni nel baskin. Ora tocca esclusivamente a noi scendere in campo'' ha proseguito Perego riferendosi all'imminente avvio di campionato che vedrà i membri di Thunder Casate - fresco peraltro di logo - avversari di squadre dell'area milanese e monzese, da tempo attive in questa disciplina che in provincia di Lecco è ancora agli albori.
L'entusiasmo non manca, a prescindere da quello che sarà il risultato. Del resto l'obiettivo del progetto è quello di consentire a tutti di cimentarsi fra palla e canestri e soprattutto di divertirsi, vivendo a pieno il valore dell'inclusività, con uno sguardo - perchè no - anche alla competizione, trattandosi comunque di una disciplina agonistica.
''Ci alleniamo ogni sabato pomeriggio'' ha concluso Perego, confermando l'ingresso in squadra di alcuni utenti de La mia casa, comunità residenziale per disabili con sede in Via Manzoni a Casatenovo. ''Alex, Ylenia e Jack si sono uniti a noi. Ricoprono il ruolo 3, quello che ci mancava e anche loro sono molto entusiasti. Sono già diventati il pilastro della nostra formazione''.
Insomma, il countdown in vista dell'avvio del campionato può ormai scattare. Non ci resta che rivolgere un caloroso ''in bocca al lupo'' a tutta la formazione del Baskin Casate per questo importante debutto. Siamo sicuri che tutta la comunità tiferà per loro.
La formazione casatese di Baskin
Un'iniziativa dalla forte valenza sociale, nata in seno alla consulta per le politiche a favore delle persone con disabilità del Comune di Casatenovo e che nell'autunno 2022 è divenuta finalmente realtà.
''Attualmente gli atleti coinvolti sono ventidue'' ci ha detto Perego che qualche anno fa, nel duplice ruolo di volontario dell'associazione sportiva e di consigliere comunale, ha creduto fortemente nel progetto. ''Io e Giuseppe Ancora abbiamo iniziato il percorso per acquisire il patentino e diventare allenatori. Se inizialmente si trattava di un esperimento con pochi atleti, devo dire che in poche settimane gli iscritti si sono moltiplicati. Lo scorso anno erano ventisei, in questa stagione c'è stato un po' di ricambio e qualcuno ha dovuto rinunciare, ma il numero dei coinvolti è più che buono''.
L'entusiasmo dei ragazzi ha contagiato persino qualche genitore che ha deciso di cimentarsi in questo sport non soltanto come ''supporter'' del proprio figlio, ma come giocatore a tutti gli effetti. Del resto nel Baskin c'è spazio per tutti: ogni ruolo tiene conto del livello dell'atleta in campo e delle singole capacità di movimento. Proprio per questa ragione si può ritenere uno sport inclusivo a tutti gli effetti che punta sulle abilità di normodotati e disabili, coniugandole.
''Lo scorso anno abbiamo disputato alcune amichevoli appoggiandoci al Sanfru, la società di Monza attiva da anni nel baskin. Ora tocca esclusivamente a noi scendere in campo'' ha proseguito Perego riferendosi all'imminente avvio di campionato che vedrà i membri di Thunder Casate - fresco peraltro di logo - avversari di squadre dell'area milanese e monzese, da tempo attive in questa disciplina che in provincia di Lecco è ancora agli albori.
Gli allenatori Giuseppe Ancora (a sinistra) e Christian Perego
L'entusiasmo non manca, a prescindere da quello che sarà il risultato. Del resto l'obiettivo del progetto è quello di consentire a tutti di cimentarsi fra palla e canestri e soprattutto di divertirsi, vivendo a pieno il valore dell'inclusività, con uno sguardo - perchè no - anche alla competizione, trattandosi comunque di una disciplina agonistica.
''Ci alleniamo ogni sabato pomeriggio'' ha concluso Perego, confermando l'ingresso in squadra di alcuni utenti de La mia casa, comunità residenziale per disabili con sede in Via Manzoni a Casatenovo. ''Alex, Ylenia e Jack si sono uniti a noi. Ricoprono il ruolo 3, quello che ci mancava e anche loro sono molto entusiasti. Sono già diventati il pilastro della nostra formazione''.
Insomma, il countdown in vista dell'avvio del campionato può ormai scattare. Non ci resta che rivolgere un caloroso ''in bocca al lupo'' a tutta la formazione del Baskin Casate per questo importante debutto. Siamo sicuri che tutta la comunità tiferà per loro.
G.C.