“I conti con la Storia. Tra memorie e rimozioni” Dal 19 gennaio al 5 febbraio tornano i “Percorsi nella Memoria”
Da Francesco Filippi ad Antonella Salomoni; da Tommaso Speccher a Claudio Vercelli. E ancora Alberto Cavaglion, Elisabetta Ruffini, Diego Guzzi ed Emanuele Edallo. Importanti storici italiani in arrivo a “Percorsi nella Memoria” 2024, la rassegna culturale e itinerante che il Consorzio Brianteo Villa Greppi organizza ogni anno in occasione del Giorno della Memoria grazie alla direzione scientifica del consulente storico Daniele Frisco. In cartellone dal 19 gennaio al 5 febbraio, l’edizione 2024 farà tappa in dieci diversi Comuni consorziati e ha per sottotitolo “I conti con la Storia. Tra memorie e rimozioni”, tema che sarà affrontato grazie a ospiti di prestigio, di volta in volta chiamati ad approfondire come i vari stati europei abbiano o meno fatto i conti con la propria storia novecentesca, in particolare quella legata alla Shoah.«Sono stati diversi – spiega, infatti, il direttore scientifico Frisco – i Paesi del Continente che negli anni tra le due guerre hanno portato avanti politiche antisemite e che durante la seconda guerra mondiale hanno collaborato attivamente al progetto di sterminio nazista. A conflitto concluso, però, molti di loro hanno evitato per varie ragioni di riflettere sul proprio ruolo e sulle proprie colpe, portando l’opinione pubblica a considerare i nazisti come unici responsabili della deportazione e dello sterminio. Dall’Italia alla Germania, dalla Francia all’Europa dell’Est, durante gli incontri di questa edizione ci interroghiamo su come gli Europei si siano assunti le rispettive responsabilità e abbiano scelto di affrontare la memoria pubblica della Shoah. Un percorso che estende la riflessione anche alle modalità più efficaci per ricordare l’Olocausto, al ruolo della memoria storica nella vita pubblica e, infine, al complesso rapporto tra lo stato di Israele e la Shoah».
Venendo al programma, ad aprire il percorso è Tommaso Speccher, ricercatore in alcune istituzioni museali berlinesi tra cui il Museo ebraico, la Topografia del terrore e La Casa della conferenza di Wannsee. Venerdì 19 gennaio alle 21 sarà nella sala conferenze di Bulciago per parlare del suo “La Germania sì che ha fatto i conti con il nazismo” (Laterza), volume che racconta di vicende emblematiche che mostrano come in Germania “i conti” siano stati fatti, sì, ma solo in parte e, forse, troppo tardi.
Ci si concentra sull’Italia, invece, sabato 20 gennaio alle 17 (nella sala consiliare di Triuggio), quando ospite è Francesco Filippi, storico della mentalità e autore di libri di successo quali “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo”, “Ma perché siamo ancora fascisti? Un conto rimasto aperto” e “Noi però gli abbiamo fatto le strade. Le colonie italiane tra bugie, razzismi e amnesie”. A “Percorsi” tiene una conferenza dal titolo “Sempre e solo brava gente. La mancata elaborazione delle responsabilità italiane nella seconda guerra mondiale”.
Doppio appuntamento con il cinema, invece, domenica 21 alle 17 e giovedì 25 alle 20.45. Innanzitutto, domenica pomeriggio, la proiezione nel Salone Polivalente della Baita degli Alpini di Monticello Brianza del film-documentario “High maintenance. Vita e opere di Dani Karavan” di Barak Heymann, preceduto da un’introduzione storica a cura di Frisco. Una pellicola con protagonista l’artista israeliano che ha creato numerose installazioni in tutto il mondo dedicate a temi quali la memoria e la pace: un film che riflette sul loro significato e su come molte di queste – un po’ come la memoria – si stiano deteriorando.
Si raggiunge il Salone Parrocchiale di Cibrone di Nibionno, invece, giovedì 25 alle 20.45, quando è la volta della proiezione di “Quel giorno tu sarai” del regista ungherese Kornél Mundruczó, sempre con introduzione storica di Frisco. Tre capitoli che sono tre vite, tutte marcate dalla Storia: da Eva, neonata scampata ad Auschwitz, alla figlia Lena e al nipote Jonas, che a distanza di anni, e in una Berlino contemporanea, ancora portano su di loro parte del trauma.
Venerdì 26 alle 21 ci si sposta nella sala consiliare di Viganò per l’incontro con Diego Guzzi, autore del libro “A conti fatti. La Shoah a giudizio in Francia e in Italia” (Mimesis). Un volume che mette in luce come, al termine della seconda guerra mondiale, sia la Francia che l’Italia si siano autorappresentate come vittime dell’occupazione nazista, attribuendo alla Germania la colpa esclusiva dei crimini commessi sul proprio territorio.
Si riflette sull’irrisolto e sofferto legame tra lo Stato d’Israele e la memoria dello sterminio nazista, invece, domenica 28 alle 17 a Correzzana (Centro polifunzionale), dove lo storico contemporaneista Claudio Vercelli tiene la conferenza dal titolo “Israele e la Shoah. Gli spettri del passato e l’indecifrabilità del presente”, mentre il venerdì successivo (il 2 febbraio alle 21, Aula Magna di Sirtori) tocca al ricercatore Emanuele Edallo approfondire l’applicazione della legislazione antiebraica all’Università di Milano, vicenda raccontata nel suo libro “Il razzismo in cattedra. L’Università di Milano e la persecuzione degli ebrei” (Donzelli).
Appuntamento a Barzanò (sala civica di via monsignor Colli) sabato 3 alle 17 in compagnia dello storico dell’ebraismo Alberto Cavaglion, autore del libro “Decontaminare le memorie. Luoghi, libri, sogni” (add editore), con cui pone l’accento su come rigenerare da un punto di vista del significato e del valore i luoghi di memoria.
Dopo aver parlato di Germania, Italia e Francia, domenica 4 febbraio alle 17 (sala consiliare di Casatenovo) si guarda a Est con la storica Antonella Salomoni, di ritorno ai “Percorsi” per approfondire “La difficile reintegrazione della Shoah nelle memorie nazionali: l’esperienza dell’Europa Orientale”.
Infine, per la chiusura della rassegna, lunedì 5 febbraio alle 21 (nella sala consiliare di Cremella) una riflessione sul progetto delle Stolpersteine (pietre d’inciampo) insieme alla direttrice dell’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea Elisabetta Ruffini, protagonista della conferenza “LA RETE DELLE PIETRE D’INCIAMPO. Una memoria urbana per una cittadinanza inquieta”.
Informazioni – L’ingresso a tutti gli eventi è libero fino a esaurimento posti. Per info www.villagreppi.it
Per eventuali modifiche e aggiornamenti si invita a consultare il sito e i social dell’ente (Facebook e Instagram: @consorziobrianteovillagreppi).
Al seguente collegamento è possibile scaricare il pieghevole dettagliato.
«Penso che i “Percorsi” di quest’anno – commenta Lucia Urbano, Presidente del Consorzio Brianteo Villa Greppi – rispondano più che mai a interrogativi attuali. Dalle domande poste ai relatori dal nostro pubblico durante diverse conferenze, abbiamo notato come quello dei conti ancora non del tutto risolti col passato sia un tema che suscita sempre grande interesse. Spero quindi che la nostra consueta rassegna storica sulla memoria quest’anno sarà ancora più apprezzata».Venendo al programma, ad aprire il percorso è Tommaso Speccher, ricercatore in alcune istituzioni museali berlinesi tra cui il Museo ebraico, la Topografia del terrore e La Casa della conferenza di Wannsee. Venerdì 19 gennaio alle 21 sarà nella sala conferenze di Bulciago per parlare del suo “La Germania sì che ha fatto i conti con il nazismo” (Laterza), volume che racconta di vicende emblematiche che mostrano come in Germania “i conti” siano stati fatti, sì, ma solo in parte e, forse, troppo tardi.
Ci si concentra sull’Italia, invece, sabato 20 gennaio alle 17 (nella sala consiliare di Triuggio), quando ospite è Francesco Filippi, storico della mentalità e autore di libri di successo quali “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo”, “Ma perché siamo ancora fascisti? Un conto rimasto aperto” e “Noi però gli abbiamo fatto le strade. Le colonie italiane tra bugie, razzismi e amnesie”. A “Percorsi” tiene una conferenza dal titolo “Sempre e solo brava gente. La mancata elaborazione delle responsabilità italiane nella seconda guerra mondiale”.
Doppio appuntamento con il cinema, invece, domenica 21 alle 17 e giovedì 25 alle 20.45. Innanzitutto, domenica pomeriggio, la proiezione nel Salone Polivalente della Baita degli Alpini di Monticello Brianza del film-documentario “High maintenance. Vita e opere di Dani Karavan” di Barak Heymann, preceduto da un’introduzione storica a cura di Frisco. Una pellicola con protagonista l’artista israeliano che ha creato numerose installazioni in tutto il mondo dedicate a temi quali la memoria e la pace: un film che riflette sul loro significato e su come molte di queste – un po’ come la memoria – si stiano deteriorando.
Si raggiunge il Salone Parrocchiale di Cibrone di Nibionno, invece, giovedì 25 alle 20.45, quando è la volta della proiezione di “Quel giorno tu sarai” del regista ungherese Kornél Mundruczó, sempre con introduzione storica di Frisco. Tre capitoli che sono tre vite, tutte marcate dalla Storia: da Eva, neonata scampata ad Auschwitz, alla figlia Lena e al nipote Jonas, che a distanza di anni, e in una Berlino contemporanea, ancora portano su di loro parte del trauma.
Venerdì 26 alle 21 ci si sposta nella sala consiliare di Viganò per l’incontro con Diego Guzzi, autore del libro “A conti fatti. La Shoah a giudizio in Francia e in Italia” (Mimesis). Un volume che mette in luce come, al termine della seconda guerra mondiale, sia la Francia che l’Italia si siano autorappresentate come vittime dell’occupazione nazista, attribuendo alla Germania la colpa esclusiva dei crimini commessi sul proprio territorio.
Si riflette sull’irrisolto e sofferto legame tra lo Stato d’Israele e la memoria dello sterminio nazista, invece, domenica 28 alle 17 a Correzzana (Centro polifunzionale), dove lo storico contemporaneista Claudio Vercelli tiene la conferenza dal titolo “Israele e la Shoah. Gli spettri del passato e l’indecifrabilità del presente”, mentre il venerdì successivo (il 2 febbraio alle 21, Aula Magna di Sirtori) tocca al ricercatore Emanuele Edallo approfondire l’applicazione della legislazione antiebraica all’Università di Milano, vicenda raccontata nel suo libro “Il razzismo in cattedra. L’Università di Milano e la persecuzione degli ebrei” (Donzelli).
Appuntamento a Barzanò (sala civica di via monsignor Colli) sabato 3 alle 17 in compagnia dello storico dell’ebraismo Alberto Cavaglion, autore del libro “Decontaminare le memorie. Luoghi, libri, sogni” (add editore), con cui pone l’accento su come rigenerare da un punto di vista del significato e del valore i luoghi di memoria.
Dopo aver parlato di Germania, Italia e Francia, domenica 4 febbraio alle 17 (sala consiliare di Casatenovo) si guarda a Est con la storica Antonella Salomoni, di ritorno ai “Percorsi” per approfondire “La difficile reintegrazione della Shoah nelle memorie nazionali: l’esperienza dell’Europa Orientale”.
Infine, per la chiusura della rassegna, lunedì 5 febbraio alle 21 (nella sala consiliare di Cremella) una riflessione sul progetto delle Stolpersteine (pietre d’inciampo) insieme alla direttrice dell’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea Elisabetta Ruffini, protagonista della conferenza “LA RETE DELLE PIETRE D’INCIAMPO. Una memoria urbana per una cittadinanza inquieta”.
Informazioni – L’ingresso a tutti gli eventi è libero fino a esaurimento posti. Per info www.villagreppi.it
Per eventuali modifiche e aggiornamenti si invita a consultare il sito e i social dell’ente (Facebook e Instagram: @consorziobrianteovillagreppi).
Al seguente collegamento è possibile scaricare il pieghevole dettagliato.
Date evento
venerdì, 19 gennaio 2024
domenica, 21 gennaio 2024
giovedì, 25 gennaio 2024
venerdì, 26 gennaio 2024
sabato, 03 febbraio 2024
domenica, 04 febbraio 2024