Maresso: si è spento Rosario Comi, campione di bocce. Aveva 80 anni
Lutto nel mondo delle bocce. Si è spento nelle scorse ore Rosario Comi, ottantenne missagliese con un lungo trascorso sui campi da gioco. Originario di Maresso di Missaglia, dove risiedeva, ''ul Cumin'' - come era soprannominato - aveva iniziato a coltivare quella passione sportiva da giovanissimo, militando nella storica bocciofila Luciano Manara di Barzanò, per poi vestire la maglia di diverse società del territorio lecchese e monzese.''Ottimo individualista, nella sua carriera, data la sua versatilità, aveva fatto sia il puntista che il tiratore cogliendo numerosi successi'' il ricordo condiviso in queste ore da Federbocce in una nota. ''Il Rosario era per noi un punto di riferimento, quasi un obiettivo da raggiungere. Tutti i giorni non mancava di farsi le sue partitelle (ultimamente al Comunale di Vimercate) e sempre come tiratore, con una media di tutto rispetto. Sembrava instancabile, in tanti si chiedevano dove trovasse tutte quelle energie. Ma probabilmente era la sua immensa passione per il gioco delle bocce''.
Due anni fa era riuscito, seppur non più giovanissimo, ad arrivare alla semifinale della gara nazionale di Bellusco. Prestazioni le sue, favorite dall'amore smisurato per i campi da gioco e dal desiderio di non fermarsi mai, di non smettere di confrontarsi anche con i più giovani, animato da signorilità e correttezza, come ricordano gli amici e i colleghi delle bocciofile del territorio. Anche gli iscritti della società di Lomagna, dove l'ottantenne aveva militato, lasciando un gran bel ricordo.
Comi era pure un alpino, iscritto da tempo al gruppo di Missaglia, comunità si stringerà nel suo ricordo giovedì 18 gennaio alle ore 10 nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita di Maresso, in occasione dei suoi funerali. Lascia - fra gli altri - la moglie Sandra, le figlie Roberta e Stefania, i nipoti, i fratelli, le sorelle e i cognati.
Due anni fa era riuscito, seppur non più giovanissimo, ad arrivare alla semifinale della gara nazionale di Bellusco. Prestazioni le sue, favorite dall'amore smisurato per i campi da gioco e dal desiderio di non fermarsi mai, di non smettere di confrontarsi anche con i più giovani, animato da signorilità e correttezza, come ricordano gli amici e i colleghi delle bocciofile del territorio. Anche gli iscritti della società di Lomagna, dove l'ottantenne aveva militato, lasciando un gran bel ricordo.
Comi era pure un alpino, iscritto da tempo al gruppo di Missaglia, comunità si stringerà nel suo ricordo giovedì 18 gennaio alle ore 10 nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita di Maresso, in occasione dei suoi funerali. Lascia - fra gli altri - la moglie Sandra, le figlie Roberta e Stefania, i nipoti, i fratelli, le sorelle e i cognati.