Annone: don Federico Pichetto interviene sull'educazione dei giovani

Come educare e confrontarsi con i giovani d’oggi in un’epoca contraddistinta da veloci cambiamenti? È stato l’argomento al centro del secondo appuntamento con ''Adamo dove sei?'', la rassegna di incontri proposta dalla comunità pastorale San Giovanni Battista di Oggiono.  Il parroco don Maurizio Mottadelli, introducendo l’ospite della serata di giovedì 25 gennaio, ha detto: ''Siamo alla ricerca di dove sta andando l’umanità ma con un segno di speranza. Nella luce da svelare vediamo dove questa luce è oggi nel campo educativo. Ci piacerebbe sentire come sono i ragazzi e gli adolescenti di oggi e capire come ancora oggi si può educare questa gioventù e quanto è bello''.
Annone_don_pichetto00006.JPG (109 KB)
Da sinistra don Federico Pichetto e don Maurizio Mottadelli

Relatore dell’incontro è stato don Federico Pichetto, docente di religione nel liceo classico, scientifico e linguistico statale "Da Vigo-Nicoloso" di Rapallo, istituto presso il quale, da settembre 2015, ricopre l’incarico di vicepreside. Tra i vari premi ottenuti, nel 2019 ha ricevuto l'Italian Teacher Award per uno dei sei migliori progetti didattici d'Italia.
Il sacerdote educatore, esperto in problematiche giovanili, ha subito chiarito di non poter offrire una verità: ''Parliamo di persone che costantemente cambiamo. Racconto le cose che vedo senza la pretesa che diventi un incontro normativo, ma che, al contrario, diventi un dialogo che vi faccia pensare e faccia pensare a me a cose che non ho pensato''.
Annone_don_pichetto00002.JPG (151 KB)
Don Pichetto ha portato nella sala dell’oratorio di Annone alcuni casi-studio dei suoi allievi per spiegare l’idea che, grazie al suo lavoro, si è fatto dei giovani di oggi.
''Siamo di fronte a ragazzi che non sono abituati a fallire, a sentirsi dire un no o un giudizio. Il bene passa anche per il no e i fallimenti'' ha detto. ''Questa generazione è abituata al successo e al sì: noi li applaudiamo per tutto, persino da quando da infanti, dopo aver mangiato, fanno il ruttino. Quando nella vita arriva il no, diventa pesante. Come un giudizio insufficiente a scuola: vedo ragazzi che vogliono cambiare scuola dopo qualche mese perché i voti non sono in linea con quelli medie. Il problema sono i genitori, che mandano la richiesta di nulla osta senza parlare con nessuno, ma non dobbiamo far diventare una percezione della realtà, una realtà. Questo è il dramma. Facendo così, i ragazzi fanno quello che vogliono. Invece si cresce attraverso i no, le delusioni, le fatiche''.
Annone_don_pichetto00004.JPG (124 KB)
C’è un altro aspetto introdotto dal sacerdote ed è quello del valore di una persona, che va al di là di un successo. ''I ragazzi di oggi non credono di avere in valore: gli buttiamo addosso talmente tanto i successi (nello sport, a scuola…) che loro non credono di avere un valore. La domanda è: cosa valgo, oltre il calcio, la scuola? I ragazzi inoltre non credono davvero che gli adulti siano interessati a loro''.
Quanto al modello per educare le nuove generazioni di giovani che abitano il mondo, don Pichetto si è espresso così: ''Educare i ragazzi significa sprecare il tempo con loro, sapere chiedere scusa e scommettere su di loro quando nessuno lo fa non perché siamo bravi ma perché scommettiamo sul fatto che si scovi l’umano. La rivoluzione cristiana non è la conquista di un potere ma un amore così grande che fa sbucare l’umano. È bello poter vedere lo spettacolo che il Mistero fa davanti a noi''.
Annone_don_pichetto00001.JPG (109 KB)
Come ha spiegato lo stesso sacerdote, l’educazione dei giovani non è un compito facile: va costruita con pazienza, grazie al tempo e alla perseveranza. ''Il punto è la capacità di costruire un ambiente, una relazione, un modo di stare dentro la scuola che rende queste cose possibili. Tante volte noi rinunciamo a costruire un ambiente. Il lavoro è invece quello di costruire pazientemente un ambiente in cui l’umano non è più un’eccezione''. L’educazione dei ragazzi, tuttavia, va da sé, ma è bene sottolinearlo, comincia in famiglia.
Annone_don_pichetto00003.JPG (125 KB)
''L’educazione dei figli è l’esito del cammino che facciamo: loro non ascoltano quello che diciamo ma guardano quello che siamo. Quando vado in classe, faccio con loro un cammino, una strada. I ragazzi, al contrario di quelli di un tempo, si preoccupano dei problemi degli adulti, si occupano degli adulti e di non dare altri problemi agli adulti. Agli adulti dico che occorre riprendere in mano la propria strada per il proprio bene, senza chiedere ai ragazzi di fare cose o sentirsi responsabilità che vanno oltre quelle che spettano a un giovane'' ha proseguito il religioso.
Annone_don_pichetto00005.JPG (122 KB)
L'incontro ha offerto molti spunti sulle modalità per rapportarsi con i giovani ma anche sull’approccio con il quale gli adulti dovrebbero guardarsi all’interno per una relazione funzionale e costruttiva con i loro figli e nipoti e permettere quel dialogo intergenerazionale che oggi sembra spezzato.
Il prossimo appuntamento con ''Adamo dove sei?'' si terrà lunedì 26 febbraio: sarà ospite Mauro Magatti, professore di sociologia presso l’università Cattolica di Milano, editorialista del Corriere della Sera e Avvenire.
M.Mau.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.