Oggiono: contenzioso legale per i lavori sulla SP51 sfocia in un ''debito fuori bilancio''
Iniziata con la consegna del nuovo grado di assistente all’agente di Polizia Locale Gabriele Papalia, la seduta consiliare di venerdì 26 gennaio a Oggiono è proseguita con la comunicazione dei prelevamenti dal fondo di riserva illustrati dall’assessore al bilancio Paola Borraccetti.
L’ammontare complessivo è stato di circa 18mila euro. Risorse che sono servite a coprire alcune spese, vale a dire un incarico al Garante della privacy, alcuni servizi di supporto al Responsabile unico del Procedimento (Rup), manutenzioni di immobili comunali, smaltimento e raccolta rifiuti e pagamenti di utenze della fornitura di acqua potabile.
Successivamente i consiglieri comunali hanno discusso e approvato all’unanimità il nuovo regolamento che norma il funzionamento della Protezione Civile. La nuova formulazione tiene in considerazione il sodalizio come un gruppo di volontariato a tutti gli effetti, così come vuole la normativa. Consentendo inoltre, l’iscrizione dell’associazione al registro nazionale del terzo settore. Questo passaggio consentirà alla PC oggionese di accedere più facilmente a bandi e finanziamenti di Regione Lombardia.
Il nuovo regolamento prevede una riorganizzazione delle strutture di amministrazione interna al gruppo di Protezione Civile. Sancisce l’istituzione di una Assemblea dei volontari, un consiglio direttivo eletto dall’Assemblea e un coordinatore operativo, sempre eletto dall’Assemblea, e nominato dal sindaco sulla base della scelta dei volontari. I costi ordinari e straordinari di funzionamento del gruppo resteranno in capo al Comune. Il nuovo regolamento è stato sviluppato, come è stato chiarito in aula, sulla base di un modello già approvato dal ministero.
Il capogruppo di maggioranza Claudio Castelli ha colto l’occasione per ringraziare tutti i volontari e il coordinatore Emilio Limonta ''da cui tutti dovremmo prendere esempio per l’impegno e la dedizione verso il ruolo che svolge''.
Successivamente il consiglio ha trattato una questione complessa e articolata, in corso dal 2015, dalla quale è scaturito un percorso giudiziario arrivato solo di recente alla sentenza di primo grado. Un’impresa incaricata di svolgere dei lavori pubblici in Via Papa Giovanni XXIII (strada provinciale 51) presentò – a seguito di alcuni rilievi e accertamenti – una richiesta di pagamento al Comune pari a 462mila euro ''dichiarando l’illegittimità delle detrazioni operate dal collaudatore, gravi inadempienze nella tenuta della contabilità e l’accertamento di un credito residuo'' come ha avuto modo di spiegare il sindaco Chiara Narciso. Ne seguì una ''lunga vicenda giudiziaria che approdò anche alla Corte Costituzionale per un chiarimento della normativa del codice degli appalti'' ha ricordato il primo cittadino. ''Questo lungo contenzioso – ha proseguito – ha portato nel 2023 a una sentenza del tribunale che prevede un parziale accoglimento delle richieste della ditta e condanna il Comune di Oggiono al pagamento di 48mila euro oltre ad altre cifre. La scelta della giunta comunale attuale è stata di costituirsi in Corte di Appello per impugnare questa sentenza e chiedere la sospensiva per quanto riguarda il pagamento delle somme''. Sospensiva che è stata rigettata e che ha portato l'ente al pagamento delle somme, costringendo all’approvazione del debito fuori bilancio. L’importo complessivo è pari a 90mila euro, che potrebbe essere ridotto in sede di appello.
Lamberto Lietti - del gruppo di minoranza ''Per Oggiono'' – ha ricordato come la cifra per far fronte alla sentenza fosse già stata accantonata all’epoca, nel 2015, domandando quali siano gli spazi di manovra che hanno portato oggi il Comune a presentare ricorso. Il sindaco ha spiegato che il legale incaricato ha confermato come – a suo giudizio - alcune interpretazioni nel percorso giudiziario siano state fatte in modo non corretto ed esistano ancora degli spazi di manovra per ridurre la cifra di pagamento imputata al comune. Il ricorso si è reso necessario anche come forma di tutela dell’ente e degli amministratori nei confronti della Corte dei Conti. ''Ci auguriamo che la sentenza di appello possa essere più favorevole al Comune'' ha confermato il capogruppo di maggioranza Castelli che ha ricordato i diversi contenziosi e problematiche ricevute in eredità e risolti dall’attuale amministrazione comunale (il restauro Villa Sironi, l’area ex Rex e Retesalute).
Come ultimo punto all’ordine del giorno della seduta il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una variazione di bilancio che, oltre ad alcuni investimenti minori, porta all’applicazione esecutiva il pagamento del debito fuori bilancio formalmente riconosciuto dai consiglieri pochi momenti prima.
L’ammontare complessivo è stato di circa 18mila euro. Risorse che sono servite a coprire alcune spese, vale a dire un incarico al Garante della privacy, alcuni servizi di supporto al Responsabile unico del Procedimento (Rup), manutenzioni di immobili comunali, smaltimento e raccolta rifiuti e pagamenti di utenze della fornitura di acqua potabile.
Successivamente i consiglieri comunali hanno discusso e approvato all’unanimità il nuovo regolamento che norma il funzionamento della Protezione Civile. La nuova formulazione tiene in considerazione il sodalizio come un gruppo di volontariato a tutti gli effetti, così come vuole la normativa. Consentendo inoltre, l’iscrizione dell’associazione al registro nazionale del terzo settore. Questo passaggio consentirà alla PC oggionese di accedere più facilmente a bandi e finanziamenti di Regione Lombardia.
Il nuovo regolamento prevede una riorganizzazione delle strutture di amministrazione interna al gruppo di Protezione Civile. Sancisce l’istituzione di una Assemblea dei volontari, un consiglio direttivo eletto dall’Assemblea e un coordinatore operativo, sempre eletto dall’Assemblea, e nominato dal sindaco sulla base della scelta dei volontari. I costi ordinari e straordinari di funzionamento del gruppo resteranno in capo al Comune. Il nuovo regolamento è stato sviluppato, come è stato chiarito in aula, sulla base di un modello già approvato dal ministero.
Il capogruppo di maggioranza Claudio Castelli ha colto l’occasione per ringraziare tutti i volontari e il coordinatore Emilio Limonta ''da cui tutti dovremmo prendere esempio per l’impegno e la dedizione verso il ruolo che svolge''.
Successivamente il consiglio ha trattato una questione complessa e articolata, in corso dal 2015, dalla quale è scaturito un percorso giudiziario arrivato solo di recente alla sentenza di primo grado. Un’impresa incaricata di svolgere dei lavori pubblici in Via Papa Giovanni XXIII (strada provinciale 51) presentò – a seguito di alcuni rilievi e accertamenti – una richiesta di pagamento al Comune pari a 462mila euro ''dichiarando l’illegittimità delle detrazioni operate dal collaudatore, gravi inadempienze nella tenuta della contabilità e l’accertamento di un credito residuo'' come ha avuto modo di spiegare il sindaco Chiara Narciso. Ne seguì una ''lunga vicenda giudiziaria che approdò anche alla Corte Costituzionale per un chiarimento della normativa del codice degli appalti'' ha ricordato il primo cittadino. ''Questo lungo contenzioso – ha proseguito – ha portato nel 2023 a una sentenza del tribunale che prevede un parziale accoglimento delle richieste della ditta e condanna il Comune di Oggiono al pagamento di 48mila euro oltre ad altre cifre. La scelta della giunta comunale attuale è stata di costituirsi in Corte di Appello per impugnare questa sentenza e chiedere la sospensiva per quanto riguarda il pagamento delle somme''. Sospensiva che è stata rigettata e che ha portato l'ente al pagamento delle somme, costringendo all’approvazione del debito fuori bilancio. L’importo complessivo è pari a 90mila euro, che potrebbe essere ridotto in sede di appello.
Lamberto Lietti - del gruppo di minoranza ''Per Oggiono'' – ha ricordato come la cifra per far fronte alla sentenza fosse già stata accantonata all’epoca, nel 2015, domandando quali siano gli spazi di manovra che hanno portato oggi il Comune a presentare ricorso. Il sindaco ha spiegato che il legale incaricato ha confermato come – a suo giudizio - alcune interpretazioni nel percorso giudiziario siano state fatte in modo non corretto ed esistano ancora degli spazi di manovra per ridurre la cifra di pagamento imputata al comune. Il ricorso si è reso necessario anche come forma di tutela dell’ente e degli amministratori nei confronti della Corte dei Conti. ''Ci auguriamo che la sentenza di appello possa essere più favorevole al Comune'' ha confermato il capogruppo di maggioranza Castelli che ha ricordato i diversi contenziosi e problematiche ricevute in eredità e risolti dall’attuale amministrazione comunale (il restauro Villa Sironi, l’area ex Rex e Retesalute).
Come ultimo punto all’ordine del giorno della seduta il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una variazione di bilancio che, oltre ad alcuni investimenti minori, porta all’applicazione esecutiva il pagamento del debito fuori bilancio formalmente riconosciuto dai consiglieri pochi momenti prima.
L.A.