Casatenovo, elezioni: ancora incerte le alleanze. Il decreto sul terzo mandato cambierà qualcosa?
Se ne parlava ormai da tempo e ora è ufficiale: è stato infatti approvato sul finire della scorsa settimana il decreto legge sul terzo mandato per i sindaci che amministrano i comuni fino a 15.000 abitanti. Il nostro pensiero - e quello di molti - si è subito rivolto a Casatenovo, dove le carte in tavola potrebbero cambiare; il primo cittadino uscente, Filippo Galbiati, ha da tempo reso nota la volontà di uscire di scena dalla politica attiva, dedicandosi a vita personale e professionale. Questa novità legislativa riuscirà in qualche a modo scalfire una decisione che fino a qualche giorno fa sembrava definitiva? C'è da scommettere che sono in moltissimi in queste ore a chiederselo e probabilmente a domandarlo al diretto interessato. Non resta che attendere qualche giorno - o forse un po' di più - per capire cosa succederà, anche se a nostro avviso è difficile che l'attuale sindaco casatese, giunto ormai agli sgoccioli del secondo mandato, decida di scendere nuovamente in campo.
Il clima che si respira in paese a qualche mese dalla chiamata alle urne (si voterà il prossimo giugno ndr) appare decisamente incerto per entrambi gli schieramenti. L'attuale gruppo di maggioranza Persone e Idee per Casatenovo sembra destinato a ripresentarsi - seppur con qualche defezione - schierando quale candidato sindaco l'attuale vice Marta Comi. Una scelta quasi naturale tenendo conto che l'assessore che ha gestito in questi anni le deleghe più importanti (scuola e nuovo centro solo per citarne due) siede in amministrazione dal lontano 2004. Prima semplice consigliere, poi l'incarico in giunta con Antonio Colombo e la promozione a vice nei due mandati dell'attuale sindaco Filippo Galbiati. Una candidatura che sembrava ormai scontata, ma che in realtà così certa non è. Sulla bilancia pende ancora il presunto accordo con gli attuali consiglieri del gruppo di minoranza Più Casatenovo (in particolare Barbara Beretta, Marcello Paleari e Lorenzo Citterio) con i quali da mesi ormai è stato aperto un dialogo finalizzato ad una eventuale convergenza. Un accordo - mai confermato ma neppure smentito - che se dovesse andare in porto, potrebbe consentire la costituzione di un nuovo gruppo civico.
Un'ipotesi che sembrava un po' troppo utopistica e dunque destinata a tramontare sul nascere ma che in realtà parrebbe ancora possibile: tutto sembra giocarsi su alcune questioni, fondamentali però. Su tutti il nome dell'aspirante sindaco e quello della lista, giusto per fare due esempi. Difficile che una convergenza possa divenire reale con un candidato fortemente legato all'esperienza amministrativa degli ultimi lustri come Marta Comi appunto. I partiti di centrosinistra che da tempo sostengono l'esperienza del PEI (Partito Democratico e Sinistra Italiana) non sembrerebbero tuttavia così disposti ad arretrare o a snaturare l'alleanza che negli ultimi vent'anni si è rivelata vincente, accogliendo gli attuali avversari politici.
Se Citterio, Paleari e Beretta (ignote al momento le intenzioni di Marco Pellegrini, il capogruppo) dovessero virare verso l'attuale maggioranza, la compagine di centrodestra perderebbe un pezzo non propriamente secondario dell'alleanza di cui farebbero parte certamente alcuni aderenti al circolo di Fratelli d'Italia, giovane seppur ''agguerrito''. C'è poi Forza Italia, rappresentata in primis da Rosanna Rampin, già consigliere in diversi mandati amministrativi, sempre in minoranza. E la Lega? Si può dire che a Casatenovo sia ormai (quasi) inesistente; l'ex segretario Simone Besana ha infatti lasciato da mesi la sezione a seguito del trasferimento in provincia di Monza e di altri militanti non se ne vedono, ad eccezione appunto dei citati Beretta e Citterio, al momento non nel picco di massima sintonia con il Carroccio.
Ecco perchè la situazione appare in stand-by. Saranno settimane decisive: scelte ed alleanze potranno determinare ulteriori mosse. Da tempo trapelano i rumors relativi ad una terza lista. Che possa essere magari una civica, capace di raccogliere i reduci del mancato accordo citato in precedenza? Oppure una fusione fra il Movimento Cinque Stelle (rappresentato da Christian Perego) e gli esponenti più a sinistra dell'alleanza che ha sempre sostenuto il PEI, per nulla convinta di un eventuale accordo con l'attuale opposizione? Mancano ancora diversi tasselli per comporre il puzzle...di scontato ad oggi non c'è nulla e questo clima vivace fa ben sperare. L'auspicio è che la reazione popolare possa tradursi in qualcosa di più della solita lamentela fine a se stessa, con un coinvolgimento un pizzico più convinto, alla vita politica.
Il clima che si respira in paese a qualche mese dalla chiamata alle urne (si voterà il prossimo giugno ndr) appare decisamente incerto per entrambi gli schieramenti. L'attuale gruppo di maggioranza Persone e Idee per Casatenovo sembra destinato a ripresentarsi - seppur con qualche defezione - schierando quale candidato sindaco l'attuale vice Marta Comi. Una scelta quasi naturale tenendo conto che l'assessore che ha gestito in questi anni le deleghe più importanti (scuola e nuovo centro solo per citarne due) siede in amministrazione dal lontano 2004. Prima semplice consigliere, poi l'incarico in giunta con Antonio Colombo e la promozione a vice nei due mandati dell'attuale sindaco Filippo Galbiati. Una candidatura che sembrava ormai scontata, ma che in realtà così certa non è. Sulla bilancia pende ancora il presunto accordo con gli attuali consiglieri del gruppo di minoranza Più Casatenovo (in particolare Barbara Beretta, Marcello Paleari e Lorenzo Citterio) con i quali da mesi ormai è stato aperto un dialogo finalizzato ad una eventuale convergenza. Un accordo - mai confermato ma neppure smentito - che se dovesse andare in porto, potrebbe consentire la costituzione di un nuovo gruppo civico.
Un'ipotesi che sembrava un po' troppo utopistica e dunque destinata a tramontare sul nascere ma che in realtà parrebbe ancora possibile: tutto sembra giocarsi su alcune questioni, fondamentali però. Su tutti il nome dell'aspirante sindaco e quello della lista, giusto per fare due esempi. Difficile che una convergenza possa divenire reale con un candidato fortemente legato all'esperienza amministrativa degli ultimi lustri come Marta Comi appunto. I partiti di centrosinistra che da tempo sostengono l'esperienza del PEI (Partito Democratico e Sinistra Italiana) non sembrerebbero tuttavia così disposti ad arretrare o a snaturare l'alleanza che negli ultimi vent'anni si è rivelata vincente, accogliendo gli attuali avversari politici.
Se Citterio, Paleari e Beretta (ignote al momento le intenzioni di Marco Pellegrini, il capogruppo) dovessero virare verso l'attuale maggioranza, la compagine di centrodestra perderebbe un pezzo non propriamente secondario dell'alleanza di cui farebbero parte certamente alcuni aderenti al circolo di Fratelli d'Italia, giovane seppur ''agguerrito''. C'è poi Forza Italia, rappresentata in primis da Rosanna Rampin, già consigliere in diversi mandati amministrativi, sempre in minoranza. E la Lega? Si può dire che a Casatenovo sia ormai (quasi) inesistente; l'ex segretario Simone Besana ha infatti lasciato da mesi la sezione a seguito del trasferimento in provincia di Monza e di altri militanti non se ne vedono, ad eccezione appunto dei citati Beretta e Citterio, al momento non nel picco di massima sintonia con il Carroccio.
Ecco perchè la situazione appare in stand-by. Saranno settimane decisive: scelte ed alleanze potranno determinare ulteriori mosse. Da tempo trapelano i rumors relativi ad una terza lista. Che possa essere magari una civica, capace di raccogliere i reduci del mancato accordo citato in precedenza? Oppure una fusione fra il Movimento Cinque Stelle (rappresentato da Christian Perego) e gli esponenti più a sinistra dell'alleanza che ha sempre sostenuto il PEI, per nulla convinta di un eventuale accordo con l'attuale opposizione? Mancano ancora diversi tasselli per comporre il puzzle...di scontato ad oggi non c'è nulla e questo clima vivace fa ben sperare. L'auspicio è che la reazione popolare possa tradursi in qualcosa di più della solita lamentela fine a se stessa, con un coinvolgimento un pizzico più convinto, alla vita politica.
G.C.