Molteno: elettrificazione delle linee per Como e Monza. Lo stato dei progetti
È stato presentato in commissione regionale il progetto di RFI sulle linee ferroviarie lombarde. Si tratta di un investimento dal costo complessivo di 23,5 miliardi di euro, finanziato per il 62% (14,5 milioni di euro). Tra gli interventi, alcuni riguarderanno anche il territorio lecchese come quello del raddoppio della linea Carnate-Ponte San Pietro, in progettazione. Tra i lavori programmati figurano poi l’elettrificazione della linea Como-Lecco e il potenziamento e l’elettrificazione della linea Monza-Molteno (lungo la quale corre il cosiddetto Besanino), entrambi ancora con un iter progettuale in via di prosecuzione.
Per quanto riguarda la Como-Lecco, ''l’intervento prevede l’elettrificazione della tratta a semplice binario Albate– Molteno– Lecco, pari a 36,77 km, che potrà essere suddiviso in due fasi funzionali: Albate– Molteno, di estesa pari a 22,06 km e Molteno– Lecco, di estesa pari a 14,71 km. La tratta Como– Albate è invece già elettrificata''.
Con questo progetto si provvederà, secondo le intenzioni espresse da RFI, anche ''all’adeguamento della sagoma della tratta Merone–Molteno–Lecco al fine di consentire la circolabilità del materiale rotabile di nuova generazione, secondo il modello di esercizio condiviso con Regione Lombardia''.
In merito ai benefici, la società Rete Ferroviaria Italiana sostiene che ''la realizzazione dell’intervento consentirà di istituire nuovi servizi ad oggi non esistenti, tra cui il prolungamento su Lecco dei treni provenienti dalla Svizzera ed oggi attestati a Como ovvero servizi promiscui tra rete RFI e rete elettrificata FNM (Milano– Asso), la cui interconnessione avviene nella stazione di Merone; l’utilizzo della linea anche da treni merci tra Chiasso e Lecco, i quali attualmente utilizzano il percorso via Seregno– Carnate''.
Il progetto è in stato di attuazione: ad aprile 2023 è stata ultimata la progettazione di fattibilità tecnico economica, mentre ad agosto 2023 è stata avviato l’iter autorizzativo del primo lotto prioritario relativo alla tratta Albate–Molteno. L’attivazione è prevista dal 2026, per fasi con una precisazione: ''in corso di consolidamento a valle dello stralcio del progetto PNRR''.
Il costo complessivo è di 140 milioni di euro, di cui 80 milioni provenenti dalle risorse PNRR.
Sulla linea Monza – Molteno, il progetto ''prevede l’elettrificazione delle tratte fra Monza e Molteno comprensivo del potenziamento della linea con adeguamento della massa assiale (da C3L a C3) e della sagoma (PMO)''. Il orogetto di fattibilità tecnica economica del ''potenziamento e l’elettrificazione della linea Monza– Molteno'' è in corso di redazione ed è prevista, secondo RFI, la conclusione nel primo semestre del 2024.
''La complessità dell’intervento, in considerazione del differente materiale rotabile previsto a seguito dei lavori, consiste nella necessità di compatibilizzare l’infrastruttura esistente soprattutto per quanto riguarda l’adeguamento della sagoma in relazione e il carico per asse della linea, non sempre possibile mantenendo in esercizio l’infrastruttura esistente in funzione della vetustà delle opere civili, potenzialmente soggette anche a vincolo di interesse culturale che ne rende complesso l’adeguamento. Dai primi esiti del progetto attualmente in fase di verifica, il CVI dell’intervento è stimato pari a circa 90 milioni di euro, mentre relativamente ai tempi di realizzazione attualmente sono stati stimati circa 5 anni considerando che alcune attività dovranno essere necessariamente effettuate in regime di interruzione dell’esercizio ferroviario''.
Per quanto riguarda la Como-Lecco, ''l’intervento prevede l’elettrificazione della tratta a semplice binario Albate– Molteno– Lecco, pari a 36,77 km, che potrà essere suddiviso in due fasi funzionali: Albate– Molteno, di estesa pari a 22,06 km e Molteno– Lecco, di estesa pari a 14,71 km. La tratta Como– Albate è invece già elettrificata''.
Con questo progetto si provvederà, secondo le intenzioni espresse da RFI, anche ''all’adeguamento della sagoma della tratta Merone–Molteno–Lecco al fine di consentire la circolabilità del materiale rotabile di nuova generazione, secondo il modello di esercizio condiviso con Regione Lombardia''.
In merito ai benefici, la società Rete Ferroviaria Italiana sostiene che ''la realizzazione dell’intervento consentirà di istituire nuovi servizi ad oggi non esistenti, tra cui il prolungamento su Lecco dei treni provenienti dalla Svizzera ed oggi attestati a Como ovvero servizi promiscui tra rete RFI e rete elettrificata FNM (Milano– Asso), la cui interconnessione avviene nella stazione di Merone; l’utilizzo della linea anche da treni merci tra Chiasso e Lecco, i quali attualmente utilizzano il percorso via Seregno– Carnate''.
Il progetto è in stato di attuazione: ad aprile 2023 è stata ultimata la progettazione di fattibilità tecnico economica, mentre ad agosto 2023 è stata avviato l’iter autorizzativo del primo lotto prioritario relativo alla tratta Albate–Molteno. L’attivazione è prevista dal 2026, per fasi con una precisazione: ''in corso di consolidamento a valle dello stralcio del progetto PNRR''.
Il costo complessivo è di 140 milioni di euro, di cui 80 milioni provenenti dalle risorse PNRR.
Sulla linea Monza – Molteno, il progetto ''prevede l’elettrificazione delle tratte fra Monza e Molteno comprensivo del potenziamento della linea con adeguamento della massa assiale (da C3L a C3) e della sagoma (PMO)''. Il orogetto di fattibilità tecnica economica del ''potenziamento e l’elettrificazione della linea Monza– Molteno'' è in corso di redazione ed è prevista, secondo RFI, la conclusione nel primo semestre del 2024.
''La complessità dell’intervento, in considerazione del differente materiale rotabile previsto a seguito dei lavori, consiste nella necessità di compatibilizzare l’infrastruttura esistente soprattutto per quanto riguarda l’adeguamento della sagoma in relazione e il carico per asse della linea, non sempre possibile mantenendo in esercizio l’infrastruttura esistente in funzione della vetustà delle opere civili, potenzialmente soggette anche a vincolo di interesse culturale che ne rende complesso l’adeguamento. Dai primi esiti del progetto attualmente in fase di verifica, il CVI dell’intervento è stimato pari a circa 90 milioni di euro, mentre relativamente ai tempi di realizzazione attualmente sono stati stimati circa 5 anni considerando che alcune attività dovranno essere necessariamente effettuate in regime di interruzione dell’esercizio ferroviario''.
M.Mau.