Gandhi, odontotecnico: gli studenti incontrano il mondo del lavoro
Importante incontro per gli studenti del triennio dell’indirizzo Odontotecnico del ''Gandhi'' di Besana in Brianza che lo scorso venerdì hanno conosciuto due rappresentanti dell’azienda Zirkonzahn Worldwide e altrettanti odontotecnici titolari di laboratorio, allo scopo di sviscerare meglio le principali prospettive professionali dopo il raggiungimento del diploma.
Sergio Bellani, responsabile vendite del Team Italia presso l’azienda altoatesina, ha posto in evidenza l’importanza della formazione continua e della costruzione di un curriculum fondato sulle conoscenze e sulle competenze, sottolineando come il periodo compreso tra i 20 e i 30 anni sia il più proficuo per costruire le fondamenta per una brillante carriera professionale. Oltre a ciò, ha spiegato che, attualmente, i titolari di laboratori odontotecnici hanno un’età media di 50-60 anni e, spesso, lamentano la mancanza di un ricambio generazionale: questo potrebbe rappresentare un’occasione unica per i neo-diplomati che, dopo alcuni anni di lavoro da dipendenti durante i quali formarsi e incrementare le proprie competenze, potrebbero anche rilevare un laboratorio.
L’odontotecnico Mattia Santarelli, ventitreenne impiegato nel settore Ricerca e Sviluppo della Zirkonzahn, ha poi descritto brevemente la storia dell’azienda, nata nel 2003 dal progetto di Enrico Steger che, da un piccolo paesino della Valle Aurina, ha creato un’impresa di fama internazionale, con 300 dipendenti nelle varie sedi del mondo, tutti operanti all’insegna di valori quali la fiducia, la perseveranza, la diligenza, l’innovazione e la responsabilità: all’interno della realtà altoatesina la figura dell’odontotecnico diventa poliedrica poiché un giovane diplomato può trovare la propria strada nel settore Ricerca e Sviluppo oppure può aiutare i clienti attraverso le linee di supporto o, ancora, può occuparsi delle vendite o divenire un formatore nell’ambito delle scuole e dei percorsi di formazione che lo stesso Steger ha fondato.
Santarelli ha anche dato prova del forte cambiamento verso il digitale in atto nel mondo dell’odontotecnica, progettando la modellazione di una corona attraverso il software CAD dell’azienda, la cui realizzazione potrebbe avvenire con l’ausilio di fresatori CAM: tali procedure potranno essere presto seguite in toto anche dagli studenti del Gandhi, grazie al recente completamento della linea CAD-CAM attuato con i fondi relativi al PNRR. Il giovane odontotecnico, supportato anche da uno dei titolari di laboratorio presenti, il signor Vito Favuzzi, ha ribadito l’importanza del know-how, quindi la necessità delle conoscenze in ambito gnatologico e, comunque, delle procedure analogiche che si apprendono a partire dal percorso scolastico, al fine di operare sempre nella consapevolezza dei motivi per i quali si attua un determinato processo operativo.
Cristian Badan, titolare dell’omonimo laboratorio, dopo aver raccontato la propria esperienza, con grinta ed entusiasmo ha descritto la bellezza e il dinamismo del lavoro dell’odontotecnico e ha incoraggiato i giovani studenti del Gandhi, spiegando loro la notevole e varia offerta di lavoro in questo settore, pur ripetendo l’importanza della formazione continua e dell’impegno.
Vito Favuzzi, titolare del laboratorio Dentalprogress, si è focalizzato sul mindset dell’odontotecnico, che è quella figura professionale che deve avere le conoscenze e le competenze per costruire dispositivi medici su misura, operando, quindi, in ambito sanitario: chi intraprende questa strada deve essere animato da interesse, curiosità e passione e possedere scienza, tecnica e un pizzico di arte, nella consapevolezza che ''la conoscenza fa la differenza''. Il signor Favuzzi ha rivolto agli studenti l’invito a formarsi e interessarsi alle innovazioni e ai cambiamenti, trovando bravi maestri con i quali ricostruire o rinnovare il rapporto inter-generazionale, che sembra mancare in questo momento.
La dirigente scolastica del Gandhi, professoressa Virginia Rizzo, ha concluso la mattinata orientativa ricordando alle sue studentesse e ai suoi studenti l’importanza dell’impegno, per divenire lavoratori consapevoli e responsabili (aggettivi che caratterizzano il profilo del ''cittadino Gandhi'', il quale è anche solidale, inclusivo, digitale e internazionale), e della formazione continua, valore su cui si fonda l’intera didattica orientativa dell’Istituto.
Sergio Bellani, responsabile vendite del Team Italia presso l’azienda altoatesina, ha posto in evidenza l’importanza della formazione continua e della costruzione di un curriculum fondato sulle conoscenze e sulle competenze, sottolineando come il periodo compreso tra i 20 e i 30 anni sia il più proficuo per costruire le fondamenta per una brillante carriera professionale. Oltre a ciò, ha spiegato che, attualmente, i titolari di laboratori odontotecnici hanno un’età media di 50-60 anni e, spesso, lamentano la mancanza di un ricambio generazionale: questo potrebbe rappresentare un’occasione unica per i neo-diplomati che, dopo alcuni anni di lavoro da dipendenti durante i quali formarsi e incrementare le proprie competenze, potrebbero anche rilevare un laboratorio.
L’odontotecnico Mattia Santarelli, ventitreenne impiegato nel settore Ricerca e Sviluppo della Zirkonzahn, ha poi descritto brevemente la storia dell’azienda, nata nel 2003 dal progetto di Enrico Steger che, da un piccolo paesino della Valle Aurina, ha creato un’impresa di fama internazionale, con 300 dipendenti nelle varie sedi del mondo, tutti operanti all’insegna di valori quali la fiducia, la perseveranza, la diligenza, l’innovazione e la responsabilità: all’interno della realtà altoatesina la figura dell’odontotecnico diventa poliedrica poiché un giovane diplomato può trovare la propria strada nel settore Ricerca e Sviluppo oppure può aiutare i clienti attraverso le linee di supporto o, ancora, può occuparsi delle vendite o divenire un formatore nell’ambito delle scuole e dei percorsi di formazione che lo stesso Steger ha fondato.
Santarelli ha anche dato prova del forte cambiamento verso il digitale in atto nel mondo dell’odontotecnica, progettando la modellazione di una corona attraverso il software CAD dell’azienda, la cui realizzazione potrebbe avvenire con l’ausilio di fresatori CAM: tali procedure potranno essere presto seguite in toto anche dagli studenti del Gandhi, grazie al recente completamento della linea CAD-CAM attuato con i fondi relativi al PNRR. Il giovane odontotecnico, supportato anche da uno dei titolari di laboratorio presenti, il signor Vito Favuzzi, ha ribadito l’importanza del know-how, quindi la necessità delle conoscenze in ambito gnatologico e, comunque, delle procedure analogiche che si apprendono a partire dal percorso scolastico, al fine di operare sempre nella consapevolezza dei motivi per i quali si attua un determinato processo operativo.
Cristian Badan, titolare dell’omonimo laboratorio, dopo aver raccontato la propria esperienza, con grinta ed entusiasmo ha descritto la bellezza e il dinamismo del lavoro dell’odontotecnico e ha incoraggiato i giovani studenti del Gandhi, spiegando loro la notevole e varia offerta di lavoro in questo settore, pur ripetendo l’importanza della formazione continua e dell’impegno.
Vito Favuzzi, titolare del laboratorio Dentalprogress, si è focalizzato sul mindset dell’odontotecnico, che è quella figura professionale che deve avere le conoscenze e le competenze per costruire dispositivi medici su misura, operando, quindi, in ambito sanitario: chi intraprende questa strada deve essere animato da interesse, curiosità e passione e possedere scienza, tecnica e un pizzico di arte, nella consapevolezza che ''la conoscenza fa la differenza''. Il signor Favuzzi ha rivolto agli studenti l’invito a formarsi e interessarsi alle innovazioni e ai cambiamenti, trovando bravi maestri con i quali ricostruire o rinnovare il rapporto inter-generazionale, che sembra mancare in questo momento.
La dirigente scolastica del Gandhi, professoressa Virginia Rizzo, ha concluso la mattinata orientativa ricordando alle sue studentesse e ai suoi studenti l’importanza dell’impegno, per divenire lavoratori consapevoli e responsabili (aggettivi che caratterizzano il profilo del ''cittadino Gandhi'', il quale è anche solidale, inclusivo, digitale e internazionale), e della formazione continua, valore su cui si fonda l’intera didattica orientativa dell’Istituto.