Barzanò: PGT e lavori, dialogo tra Giunta e cittadini
Sono stati una ventina i cittadini che hanno scelto di partecipare, in sala civica, all’incontro con l’amministrazione comunale per dialogare su temi quali: Pgt, lavori pubblici e tributi. Il confronto, svoltosi nella serata di venerdì 2 febbraio, è stato uno dei tre appuntamenti voluti dalla Giunta per chiarire alcuni aspetti importanti che riguardano il futuro del paese e che si trovano, proprio in questi mesi, sul tavolo dell’amministrazione comunale.
A partire dal nuovo Piano di Governo del Territorio (Pgt) che – come ha spiegato il vicesindaco Giancarlo Aldeghi – costituisce una “variante” del Piano in vigore. Le linee guida del nuovo documento sono state illustrate dal sindaco Gualtiero Chiricò.
Una delle novità più importanti riguarda l’adeguamento delle possibilità di consumo del suolo in base alla nuova normativa di Regione Lombardia. L’edificabilità di alcune aree libere, già prevista dalla precedente versione del Pgt, sarà ridotta del 20%.
La variante del Pgt porta con sé alcune modifiche per cercare di sbloccare alcuni ambiti di trasformazione rimasti inattuati durante lo scorso decennio. Una di queste, di primaria importanza, riguarda la modifica dei precedenti ambiti di trasformazione in “schede tecniche”. Una variazione voluta per “semplificare l’iter procedurale” e favorire lo “sblocco” degli ambiti non realizzati, ovvero quasi tutti quelli previsti dal precedente Piano.
Gli unici due ambiti di trasformazione preservati sono stati due. Quello situato in località San Feriolo e quello dell’ex area industriale Beretta nel centro del paese. Proprio su quest’ultimo si sono concentrate le domande dei cittadini. In termini di volumetrie edificatorie non sono state apportate modifiche.
Nell’area ex Beretta potranno essere edificati fino a 45mila metri cubi. L’amministrazione non ha ridotto la capacità edificatoria dopo la riduzione già apportata in passato quando nell’area era prevista l’edificazione di circa 20mila metri cubi in più rispetto a quelli attualmente previsti.
Probabilmente una seconda ulteriore riduzione avrebbe allontanato ancora di più la possibilità di vedere l’area riqualificata.
Complessivamente se tutte le aree in cui è possibile edificare fossero oggetto di sviluppo immobiliare la popolazione di Barzanò potrebbe subire un incremento di circa 1000 abitanti. Si tratta di un calcolo ampiamente ipotetico e tecnico, come ha avuto modo di spiegare il vicesindaco Aldeghi. Di fronte a un possibile incremento dei cittadini residenti l’amministrazione comunale ha confermato che i servizi presenti in paese, come le scuole, sarebbero in grado di accogliere la nuova popolazione.
Domande da parte della cittadinanza sono giunte anche sul futuro di due edifici storici del paese: le ex scuole elementari e l’ex casa del fascio. Complessivamente per recuperare le due strutture sarebbero necessari circa 10milioni di euro. Un costo altissimo, dettato dai vincoli di carattere storico che gravano sulle strutture e che impongono restauri conservativi. Cifre che ovviamente l’amministrazione comunale non ha disposizione.
Per cercare di ottenerle farà affidamento a dei bandi pubblici. Per accedere a questi, come prevede la normativa, durante gli scorsi mesi la giunta ha avviato l’iter per le progettazioni definitive del recupero delle due strutture. Progettazioni che hanno avuto costi non indifferenti. Il solo studio di recupero dell’ex casa del fascio ha avuto un costo di circa 400mila euro. Risorse che l’amministrazione ha ottenuto grazie a un bando pubblico.
Confermate le future opere di riqualificazione del centro natatorio, la giunta ha ammesso di aver avviato un confronto con gli altri comuni interessati per avviare anche un progetto di riqualificazione delle scuole medie.
Fra le problematiche evidenziate dai cittadini vi sono state quelle legate alla mobilità leggera. L’assenza di marciapiedi o piste ciclo pedonali in alcune zone del paese e l’incuria del verde privato che rende impossibile utilizzare i marciapiedi in altre aree.
Per quanto concerne i lavori pubblici in corso da mesi lungo le strade comunali, il sindaco ha confermato la fine degli interventi realizzati da Lario Reti Holding, la società pubblica che gestisce il ciclo idrico in provincia di Lecco. Nei prossimi mesi saranno realizzate nuove asfaltature.
Ancora in corso invece gli interventi di installazione della fibra ottica da parte di un’azienda privata. In tema di tassazione e tributi non sono previste modifiche sostanziali dei regimi di fiscalità in vigore.
A partire dal nuovo Piano di Governo del Territorio (Pgt) che – come ha spiegato il vicesindaco Giancarlo Aldeghi – costituisce una “variante” del Piano in vigore. Le linee guida del nuovo documento sono state illustrate dal sindaco Gualtiero Chiricò.
Una delle novità più importanti riguarda l’adeguamento delle possibilità di consumo del suolo in base alla nuova normativa di Regione Lombardia. L’edificabilità di alcune aree libere, già prevista dalla precedente versione del Pgt, sarà ridotta del 20%.
La variante del Pgt porta con sé alcune modifiche per cercare di sbloccare alcuni ambiti di trasformazione rimasti inattuati durante lo scorso decennio. Una di queste, di primaria importanza, riguarda la modifica dei precedenti ambiti di trasformazione in “schede tecniche”. Una variazione voluta per “semplificare l’iter procedurale” e favorire lo “sblocco” degli ambiti non realizzati, ovvero quasi tutti quelli previsti dal precedente Piano.
Gli unici due ambiti di trasformazione preservati sono stati due. Quello situato in località San Feriolo e quello dell’ex area industriale Beretta nel centro del paese. Proprio su quest’ultimo si sono concentrate le domande dei cittadini. In termini di volumetrie edificatorie non sono state apportate modifiche.
Nell’area ex Beretta potranno essere edificati fino a 45mila metri cubi. L’amministrazione non ha ridotto la capacità edificatoria dopo la riduzione già apportata in passato quando nell’area era prevista l’edificazione di circa 20mila metri cubi in più rispetto a quelli attualmente previsti.
Probabilmente una seconda ulteriore riduzione avrebbe allontanato ancora di più la possibilità di vedere l’area riqualificata.
Complessivamente se tutte le aree in cui è possibile edificare fossero oggetto di sviluppo immobiliare la popolazione di Barzanò potrebbe subire un incremento di circa 1000 abitanti. Si tratta di un calcolo ampiamente ipotetico e tecnico, come ha avuto modo di spiegare il vicesindaco Aldeghi. Di fronte a un possibile incremento dei cittadini residenti l’amministrazione comunale ha confermato che i servizi presenti in paese, come le scuole, sarebbero in grado di accogliere la nuova popolazione.
Domande da parte della cittadinanza sono giunte anche sul futuro di due edifici storici del paese: le ex scuole elementari e l’ex casa del fascio. Complessivamente per recuperare le due strutture sarebbero necessari circa 10milioni di euro. Un costo altissimo, dettato dai vincoli di carattere storico che gravano sulle strutture e che impongono restauri conservativi. Cifre che ovviamente l’amministrazione comunale non ha disposizione.
Per cercare di ottenerle farà affidamento a dei bandi pubblici. Per accedere a questi, come prevede la normativa, durante gli scorsi mesi la giunta ha avviato l’iter per le progettazioni definitive del recupero delle due strutture. Progettazioni che hanno avuto costi non indifferenti. Il solo studio di recupero dell’ex casa del fascio ha avuto un costo di circa 400mila euro. Risorse che l’amministrazione ha ottenuto grazie a un bando pubblico.
Confermate le future opere di riqualificazione del centro natatorio, la giunta ha ammesso di aver avviato un confronto con gli altri comuni interessati per avviare anche un progetto di riqualificazione delle scuole medie.
Fra le problematiche evidenziate dai cittadini vi sono state quelle legate alla mobilità leggera. L’assenza di marciapiedi o piste ciclo pedonali in alcune zone del paese e l’incuria del verde privato che rende impossibile utilizzare i marciapiedi in altre aree.
Per quanto concerne i lavori pubblici in corso da mesi lungo le strade comunali, il sindaco ha confermato la fine degli interventi realizzati da Lario Reti Holding, la società pubblica che gestisce il ciclo idrico in provincia di Lecco. Nei prossimi mesi saranno realizzate nuove asfaltature.
Ancora in corso invece gli interventi di installazione della fibra ottica da parte di un’azienda privata. In tema di tassazione e tributi non sono previste modifiche sostanziali dei regimi di fiscalità in vigore.
L.A.