Casatenovo: al via il progetto ''Sferruzzare solidale'' per i senza fissa dimora
Un progetto solidale, coinvolgente e all'insegna del green e dell'ecosostenibilità: è questa l'essenza di "Sferruzzare solidale", un progetto che ha preso il via mercoledì 7 febbraio e avrà luogo ogni due settimane, raccogliendo volontari e interessati dalle 20 alle 21.30 presso il salone dell'Associazione Colombina a Casatenovo.
Si tratta dell'ennesima iniziativa da parte dell'Associazione Rifugio, gruppo di una trentina di associati ormai noto alla comunità casatese, per la quale, tra le altre cose, dirige e coordina l'area studio presso Villa Facchi, la struttura recentemente riqualificata e interamente dedicata alla fruizione da parte della fetta più giovane di cittadini. Anche in questo caso, l'iniziativa ha un destinatario diretto, costituito però, questa volta, dalle persone senza fissa dimora: obiettivo del progetto, infatti, come si evince dal titolo, è la creazione grandi o piccoli - ognuno secondo le proprie possibilità - pezzettini di tessuto lavorato a maglia o all'uncinetto, i quali, a lavoro ultimato, verranno uniti tutti insieme per creare delle coperte da donare, nella parte più importante dell'evento, ai bisognosi.
La nobile iniziativa, una novità per l'associazione, è riuscita a coinvolgere, nella sua serata di apertura, circa una trentina di persone, suddivise tra chi era già pratico del lavoro, chi non aveva ancora imparato e chi, volontariamente, si prodigava per insegnare. Insomma, la parte fondamentale per l'iniziativa non può esistere senza la presenza di condivisione e aiuto reciproco, sentimenti naturalmente alla base della nascita del progetto.
Sentimenti così umani sono, in realtà, alla base di un po' tutte le attività di Rifugio, come ha spiegato Chiara Anghileri, portavoce del gruppo. "Rifugio è un'associazione che si occupa di progetti di vario tipo. In collaborazione con il Comune e con la cooperativa La Grande Casa, per esempio, gestiamo l'aula studio nello spazio giovani di Villa Facchi, ma più in generale ci occupiamo di organizzare incontri di vario tipo che possono essere dibattiti, eventi culturali o ricreativi". "Per esempio, per questo sabato abbiamo organizzato un incontro sul tema della discriminazione di genere nell'ambito della musica, che consisterà in un talk e un laboratorio nel pomeriggio, e in un momento più ricreativo con musica e aperitivo".
Anche l'iniziativa partita mercoledì sera prevedeva - a partire dalla Colombina - delle collaborazioni esterne, gestite, in questo caso, da Carolina Romano, anch'ella membro di Rifugio, che ha raccontato la nascita di "Sferruzzare Solidale". "L'idea ci è arrivata venendo a conoscenza dell'attività di un'altra associazione, City Angels (che opera a Milano in favore dei più bisognosi, ndr.), che già da tempo raccoglie quadrotti realizzati a maglia e uncinetto e li utilizza per creare coperte per persone senza fissa dimora. Per far rivivere la stessa cosa qui, abbiamo deciso di proporre l'iniziativa in collaborazione con la Colombina, perché il progetto è piaciuto molto anche a loro" ha spiegato la volontaria. "Per farlo, ho contattato personalmente City Angels, che è già a conoscenza dei luoghi di maggior aggregazione di persone senza fissa dimora, e abbiamo concordato che nell'inverno prossimo, grazie al lavoro che stiamo facendo qui, affiancheremo l'associazione nella distribuzione delle coperte. Penso sia un esempio di come anche le realtà più piccole, lavorando insieme a quelle più grandi, possano avere il loro impatto."
Senza tralasciare l'aspetto più propriamente inerente l'ambiente e l'impatto sul cambiamento climatico. "Teniamo tantissimo al fatto che il progetto sia il più sostenibile possibile. Per realizzare questa iniziativa ci siamo messi in contatto con l'associazione Il Gomitolo Rosa, che dona a progetti con finalità benefiche e a sostegno dei più bisognosi e per farlo utilizza scarti di lana e materiale avanzato. Io ho contattato diverse aziende e chiesto se avessero stoffe di scarto, che l'associazione ha poi reso gomitoli e li ha donati a noi. Fra gli altri partner dell'evento, inoltre, ci sono Fondazione Cariplo e Sheep Italia."
Insomma, un'iniziativa curata sotto ogni aspetto, mossa dall'aiuto reciproco e dalla solidarietà, che per l'associazione Rifugio è un ennesimo traguardo.
Si tratta dell'ennesima iniziativa da parte dell'Associazione Rifugio, gruppo di una trentina di associati ormai noto alla comunità casatese, per la quale, tra le altre cose, dirige e coordina l'area studio presso Villa Facchi, la struttura recentemente riqualificata e interamente dedicata alla fruizione da parte della fetta più giovane di cittadini. Anche in questo caso, l'iniziativa ha un destinatario diretto, costituito però, questa volta, dalle persone senza fissa dimora: obiettivo del progetto, infatti, come si evince dal titolo, è la creazione grandi o piccoli - ognuno secondo le proprie possibilità - pezzettini di tessuto lavorato a maglia o all'uncinetto, i quali, a lavoro ultimato, verranno uniti tutti insieme per creare delle coperte da donare, nella parte più importante dell'evento, ai bisognosi.
La nobile iniziativa, una novità per l'associazione, è riuscita a coinvolgere, nella sua serata di apertura, circa una trentina di persone, suddivise tra chi era già pratico del lavoro, chi non aveva ancora imparato e chi, volontariamente, si prodigava per insegnare. Insomma, la parte fondamentale per l'iniziativa non può esistere senza la presenza di condivisione e aiuto reciproco, sentimenti naturalmente alla base della nascita del progetto.
Sentimenti così umani sono, in realtà, alla base di un po' tutte le attività di Rifugio, come ha spiegato Chiara Anghileri, portavoce del gruppo. "Rifugio è un'associazione che si occupa di progetti di vario tipo. In collaborazione con il Comune e con la cooperativa La Grande Casa, per esempio, gestiamo l'aula studio nello spazio giovani di Villa Facchi, ma più in generale ci occupiamo di organizzare incontri di vario tipo che possono essere dibattiti, eventi culturali o ricreativi". "Per esempio, per questo sabato abbiamo organizzato un incontro sul tema della discriminazione di genere nell'ambito della musica, che consisterà in un talk e un laboratorio nel pomeriggio, e in un momento più ricreativo con musica e aperitivo".
Anche l'iniziativa partita mercoledì sera prevedeva - a partire dalla Colombina - delle collaborazioni esterne, gestite, in questo caso, da Carolina Romano, anch'ella membro di Rifugio, che ha raccontato la nascita di "Sferruzzare Solidale". "L'idea ci è arrivata venendo a conoscenza dell'attività di un'altra associazione, City Angels (che opera a Milano in favore dei più bisognosi, ndr.), che già da tempo raccoglie quadrotti realizzati a maglia e uncinetto e li utilizza per creare coperte per persone senza fissa dimora. Per far rivivere la stessa cosa qui, abbiamo deciso di proporre l'iniziativa in collaborazione con la Colombina, perché il progetto è piaciuto molto anche a loro" ha spiegato la volontaria. "Per farlo, ho contattato personalmente City Angels, che è già a conoscenza dei luoghi di maggior aggregazione di persone senza fissa dimora, e abbiamo concordato che nell'inverno prossimo, grazie al lavoro che stiamo facendo qui, affiancheremo l'associazione nella distribuzione delle coperte. Penso sia un esempio di come anche le realtà più piccole, lavorando insieme a quelle più grandi, possano avere il loro impatto."
Senza tralasciare l'aspetto più propriamente inerente l'ambiente e l'impatto sul cambiamento climatico. "Teniamo tantissimo al fatto che il progetto sia il più sostenibile possibile. Per realizzare questa iniziativa ci siamo messi in contatto con l'associazione Il Gomitolo Rosa, che dona a progetti con finalità benefiche e a sostegno dei più bisognosi e per farlo utilizza scarti di lana e materiale avanzato. Io ho contattato diverse aziende e chiesto se avessero stoffe di scarto, che l'associazione ha poi reso gomitoli e li ha donati a noi. Fra gli altri partner dell'evento, inoltre, ci sono Fondazione Cariplo e Sheep Italia."
Insomma, un'iniziativa curata sotto ogni aspetto, mossa dall'aiuto reciproco e dalla solidarietà, che per l'associazione Rifugio è un ennesimo traguardo.
G.G.