Cittadinanza a Nino Di Matteo: a che punto siamo?
Con vari Cittadini interessati avevo preso l'impegno di aggiornarli sull'eventuale evoluzione della mia pubblica proposta all'Amministrazione Comunale di Oggiono e di Dolzago circa la concessione della Cittadinanza Onoraria al magistrato di Matteo + eventuali altri “Testimoni”della lotta alle Mafie ed in particolare alla ricerca della verità sulle relative ed assai inquietanti contiguità ( uso volutamente questo termine adottato da Falcone e Borsellino) di importanti apparati dello Stato.
Per la verità è sin dal luglio 2022 che avevo destinato in tal senso un pubblico Appello a tutti i Consigli Comunali del Territorio, a partire da quello di Oggiono mio Comune di appartenenza, e poi altrettanto pubblicamente reiterato in più occasioni successive.
Ecco quindi quello che potrei definire come resoconto “Il coraggio di prendere posizione 2”.
In sostanza: dopo una fitta e insistita interlocuzione epistolare (ecco il perché dell'allungamento dei tempi di questo aggiornamento) coi 2 sindaci sopra menzionati (col sindaco Lanfranchi anche in veste di Coordinatore provinciale di Avviso Pubblico) emerge un quadro che sembra essere un po' deludente. Cerco qui pur sinteticamente di tratteggiare tale apparente quadro anche in vista di un incontro pubblico più esplicativo che intenderei svolgere presso la sala consiliare di Oggiono o in Villa Sironi, la cui richiesta di utilizzo ho già pur informalmente inoltrato.
In pratica dopo almeno 1 anno e mezzo ( Sindaco di Oggiono) e perlomeno vari mesi ( Sindaco di Dolzago) mi sono sentito rispondere da parte loro un apparente Nì.
Un apparente e sostanziale Nì che di fatto sembrerebbe ulteriormente procrastinare, dopo troppi svariati mesi ma al contempo potenzialmente foriero di sviluppi successivi, la possibilità di attribuire un riconoscimento pubblico quantomeno al magistrato Di Matteo (ecco fortemente qui connessi una trentina di minuti di un imperdibile docufilm dal 16' 40” al 46' circa).
Quello che posso ancora una volta e anche qui ricordare, come pure ho loro evidenziato, è se non competa ad ognuno di noi, e specialmente alle Istituzioni, sostenere e non lasciar isolare ne delegittimare uomini così! e qui
Magistrati che rappresentano “modelli” non solo di ininterrotta lotta alle Mafie ma anche e soprattutto di instancabile ricerca della verità ( Trattativa Stato-mafia e mandanti occulti delle stragi del 92-93) su fatti che stanno sempre più disvelando quantomeno una “contiguità”, ma si potrebbe ben definire anche come una vera e propria connivenza, tra poteri criminali e importanti settori della nostra Società e delle nostre Istituzioni.
Del resto dovrebbe essere evidente a tutti che il modo migliore e più coerente per onorare le vittime delle Mafie è sostenere (in vita!) coloro che con coraggio ed abnegazione, e spesso – come è successo a Falcone e Borsellino – a rischio di isolamento e delegittimazione e poi delle stesse vite , si impegnano a rendere loro una doverosa giustizia. Una giustizia che contribuisca anche a rimuovere tutte le ombre che spesso si celano dietro queste morti.
In assenza di questo reale sostegno sarebbero ben vane e demagogiche ricorrenze e celebrazioni commemorative.
Ecco perché, oltre ai miei attuali diretti interlocutori, rinnovo a tutti e ad ognuno dei Consigli Comunali del nostro Territorio l'Appello a concedere la Cittadinanza Onoraria a Nino di Matteo e ad altri simili “Testimoni”.
Rimango in vigile attesa di ulteriori quanto auspicabili sviluppi di cui terrò puntualmente aggiornati tutti coloro che fossero interessati.