Barzanò: furti, truffe e reati. Una panoramica sul territorio
Uno sguardo agli accadimenti locali in fatto di reati ed indagini. Nel pomeriggio di sabato 17 febbraio si è tenuto, presso la sala civica di Monsignor Colli a Barzanò, un incontro sul tema, promosso dalla commissione cultura del Comune che ha recentemente stilato un ricco programma di eventi per il mese di febbraio.
Sono stati tre i relatori presenti all’incontro di ieri che si sono scambiati opinioni e hanno fornito indicazioni ai cittadini intervenuti: il capitano Giovanni Casamassima, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Merate, il maresciallo maggiore Ezio Riboldi, comandante della stazione di Cremella e il sindaco di Barzanò, Gualtiero Chiricò. Proprio quest’ultimo ha introdotto l’incontro. ''Cerchiamo di parlare di quello che succede sul territorio. L’idea è quella di poter portare nella discussione il punto di vista del cittadino che ha la necessità di avere chiarimenti e di comprendere. A Barzanò abbiamo attivo il controllo vicinato e i dati a nostra disposizione, in fatto di reati, ci parlano di danneggiamenti, truffe e qualche furto''.
Il comandante Casamassima, con esperienze precedenti ad Agrigento e Tivoli prima di approdare nel meratese, ha parlato di una realtà locale che, nel complesso, è buona. ''Per l’Arma il core business sono il controllo del territorio e garantire la sicurezza dei cittadini. Questa zona è piuttosto tranquilla sotto questo aspetto, o perlomeno secondo lo standard di criminalità percepita. I problemi più sentiti qui sono perlopiù furti in abitazione e truffe. I furti sono commessi spesso da bande disorganizzate e questa parcellizzazione del loro operato resta difficile da aggredire. Qui ci sono sistemi di lettura targhe, ma anche organizzazioni tra cittadini come il Controllo del Vicinato che ho visto funzionare bene, tanto che a volte ci arrivano spunti investigativi. Tutto questo ha però una criticità, ovvero la comunicazione alle forze di polizia. Spesso le informazioni ci arrivano in maniera confusa o con dettagli poco approfonditi, come il classico esempio di un furgone bianco che si aggira per le strade. Un aspetto migliorabile è la segnalazione alle forze di polizia: parlarne può essere utile a dare una mano in maniera puntuale. Spesso l’informazione ci arriva da un articolo di stampa, ma a noi la segnalazione serve nell’immediatezza quindi è essenziale comporre il 112 e avvertire la centrale operativa. Riusciamo infatti a mettere sul territorio una serie di pattuglie perlustrative e se il furgone bianco ci viene segnalato per tempo, questo può fare la differenza'' ha detto l'esponente dell'Arma. ''C'è poi il fenomeno delle truffe agli anziani e spesso organizziamo incontri con la popolazione su questo tema. Gli autori di questi reati, sono spesso persone organizzate. Anche in questo caso la strada percorribile è quella dell’informazione. Tutte le amministrazioni hanno la possibilità di proporre incontri e organizzare attività di prevenzione fornendo indicazioni che possono essere utili all’anziano per far capire che si tratta di una truffa''.
Il maresciallo Riboldi ha fornito una panoramica più diffusa dei reati con particolare riferimento al territorio seguito dalla sua stazione (che oltre Barzanò comprende Cremella, Cassago, Barzago, Sirtori e Viganò ndr). ''Ci sono molte truffe online come l’acquisto, anche incauto, tramite siti o social dove si accede a prodotti apparentemente a buon mercato: succede poi che, dopo l’acquisto, o il pacco non arriva mai o è pieno di mattoni. Al contrario, se un cittadino mette online merce in vendita e il compratore non fa una contrattazione sul prezzo, quest’ultimo poi riuscirà a indottrinare la vittima fino a farsi bonificare una certa quota. Un’altra truffa frequente riguarda le signore che vanno a fare la spesa: vengono distratte da chi chiede informazioni o dice che sono cadute le monete, intanto un complice apre la portiera dall’altro lato, prende la borsa e sfila via. Mi capita spesso di essere in giro per il mercato, soprattutto qui a Barzanò, che è il più grande, a fare prevenzione, per esempio tra le persone che, incautamente, lasciano borsa aperta da cui viene sfilato il portafoglio. Per quanto riguarda i furti in casa, va detto che, soprattutto in inverno quando si esce di casa lasciando le finestre aperte, l’accesso è facilitato perché ci sono barriere in meno da abbattere oppure considerare il fatto che spesso vengono posizionati gli antifurti ma poi non vengono attivati. L’allarme che suona invece, oltre a dare un segnale sul cellulare, può allertare anche il vicinato. In questo territorio, infine, i furti sulle autovetture in sosta sono scarsi e rari''.
I temi trattati sono stati anche quelli delle truffe online, dell’utilità delle telecamere installate sul territorio e dei vandalismi, oltre che dell’iter procedurale che segue il codice penale italiano.
L’incontro ha suscitato interesse tra i cittadini che hanno posto domande ai relatori per conoscere meglio le tipologie di reati e le modalità attraverso le quali fare prevenzione.
Sono stati tre i relatori presenti all’incontro di ieri che si sono scambiati opinioni e hanno fornito indicazioni ai cittadini intervenuti: il capitano Giovanni Casamassima, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Merate, il maresciallo maggiore Ezio Riboldi, comandante della stazione di Cremella e il sindaco di Barzanò, Gualtiero Chiricò. Proprio quest’ultimo ha introdotto l’incontro. ''Cerchiamo di parlare di quello che succede sul territorio. L’idea è quella di poter portare nella discussione il punto di vista del cittadino che ha la necessità di avere chiarimenti e di comprendere. A Barzanò abbiamo attivo il controllo vicinato e i dati a nostra disposizione, in fatto di reati, ci parlano di danneggiamenti, truffe e qualche furto''.
Il comandante Casamassima, con esperienze precedenti ad Agrigento e Tivoli prima di approdare nel meratese, ha parlato di una realtà locale che, nel complesso, è buona. ''Per l’Arma il core business sono il controllo del territorio e garantire la sicurezza dei cittadini. Questa zona è piuttosto tranquilla sotto questo aspetto, o perlomeno secondo lo standard di criminalità percepita. I problemi più sentiti qui sono perlopiù furti in abitazione e truffe. I furti sono commessi spesso da bande disorganizzate e questa parcellizzazione del loro operato resta difficile da aggredire. Qui ci sono sistemi di lettura targhe, ma anche organizzazioni tra cittadini come il Controllo del Vicinato che ho visto funzionare bene, tanto che a volte ci arrivano spunti investigativi. Tutto questo ha però una criticità, ovvero la comunicazione alle forze di polizia. Spesso le informazioni ci arrivano in maniera confusa o con dettagli poco approfonditi, come il classico esempio di un furgone bianco che si aggira per le strade. Un aspetto migliorabile è la segnalazione alle forze di polizia: parlarne può essere utile a dare una mano in maniera puntuale. Spesso l’informazione ci arriva da un articolo di stampa, ma a noi la segnalazione serve nell’immediatezza quindi è essenziale comporre il 112 e avvertire la centrale operativa. Riusciamo infatti a mettere sul territorio una serie di pattuglie perlustrative e se il furgone bianco ci viene segnalato per tempo, questo può fare la differenza'' ha detto l'esponente dell'Arma. ''C'è poi il fenomeno delle truffe agli anziani e spesso organizziamo incontri con la popolazione su questo tema. Gli autori di questi reati, sono spesso persone organizzate. Anche in questo caso la strada percorribile è quella dell’informazione. Tutte le amministrazioni hanno la possibilità di proporre incontri e organizzare attività di prevenzione fornendo indicazioni che possono essere utili all’anziano per far capire che si tratta di una truffa''.
Il maresciallo Riboldi ha fornito una panoramica più diffusa dei reati con particolare riferimento al territorio seguito dalla sua stazione (che oltre Barzanò comprende Cremella, Cassago, Barzago, Sirtori e Viganò ndr). ''Ci sono molte truffe online come l’acquisto, anche incauto, tramite siti o social dove si accede a prodotti apparentemente a buon mercato: succede poi che, dopo l’acquisto, o il pacco non arriva mai o è pieno di mattoni. Al contrario, se un cittadino mette online merce in vendita e il compratore non fa una contrattazione sul prezzo, quest’ultimo poi riuscirà a indottrinare la vittima fino a farsi bonificare una certa quota. Un’altra truffa frequente riguarda le signore che vanno a fare la spesa: vengono distratte da chi chiede informazioni o dice che sono cadute le monete, intanto un complice apre la portiera dall’altro lato, prende la borsa e sfila via. Mi capita spesso di essere in giro per il mercato, soprattutto qui a Barzanò, che è il più grande, a fare prevenzione, per esempio tra le persone che, incautamente, lasciano borsa aperta da cui viene sfilato il portafoglio. Per quanto riguarda i furti in casa, va detto che, soprattutto in inverno quando si esce di casa lasciando le finestre aperte, l’accesso è facilitato perché ci sono barriere in meno da abbattere oppure considerare il fatto che spesso vengono posizionati gli antifurti ma poi non vengono attivati. L’allarme che suona invece, oltre a dare un segnale sul cellulare, può allertare anche il vicinato. In questo territorio, infine, i furti sulle autovetture in sosta sono scarsi e rari''.
I temi trattati sono stati anche quelli delle truffe online, dell’utilità delle telecamere installate sul territorio e dei vandalismi, oltre che dell’iter procedurale che segue il codice penale italiano.
L’incontro ha suscitato interesse tra i cittadini che hanno posto domande ai relatori per conoscere meglio le tipologie di reati e le modalità attraverso le quali fare prevenzione.
M.Mau.