Sirtori: ordinata la chiusura, ma l'homeschooling continua. ''Mi rivolgerò al prefetto''
È stanco e ripone le sue speranze nella Prefettura Michele Gorgoglione, il cittadino sirtorese che ormai da più di tre anni è costretto a convivere con un’attività di homeschooling nell’abitazione accanto alla sua, in Via Gaetano Besana.
Ogni giorno, dalle prime ore del mattino, oltre ad un via-vai di auto per la strada (peraltro privata), anche il conseguente rumore causato dalla decina di bambini che vengono ospitati appena oltre il suo muro di confine. Nonostante una salatissima multa e l’ordinanza contingibile e urgente di chiusura firmata dal sindaco Matteo Rosa il 30 ottobre scorso, la struttura sembra proseguire la propria attività.
''La storia va avanti da anni'' ricorda Gorgoglione. ''La vecchia amministrazione nell’agosto del 2020 aveva emesso due diffide. Nel febbraio del 2021 c’era stato sopralluogo da parte di Carabinieri, Ats e Guardia di Finanza ed era stata riscontrata la presenza di 20 bambini, ma poi tutto è finito lì. Quindi mi sono attivato con l’avvocato''.
Il sirtorese ha portato la questione davanti al TAR. ''È stato confermato che si trattasse di un’attività non regolare, ma ciò nonostante tutto prosegue. È solo diminuito un po’ il numero dei bambini. Ora intendo appellarmi al Prefetto, per rendere nota la situazione e spero che si chiuda definitivamente. Tutte le settimane da quando è stata emanata l’ordinanza io segnalo al sindaco e i Carabinieri che il servizio sta proseguendo, ma non succede nulla''.
Già interpellato tempo fa sulla questione, il primo cittadino ci aveva spiegato di aver compiuto tutti i passi richiesti, portando avanti l'iter conseguente la sentenza del TAR. Niente ad oggi però, è nei fatti cambiato: ecco perchè Gorgoglione attende oggi l’intervento del prefetto - a cui intende inviare un esposto - nella speranza di risolvere una questione piuttosto complessa e che sta turbando non poco gli animi, trascinandosi ormai da tempo.
Lo spazio resta a disposizione di chi volesse fornire eventuali contributi o precisazioni sulla vicenda.
Ogni giorno, dalle prime ore del mattino, oltre ad un via-vai di auto per la strada (peraltro privata), anche il conseguente rumore causato dalla decina di bambini che vengono ospitati appena oltre il suo muro di confine. Nonostante una salatissima multa e l’ordinanza contingibile e urgente di chiusura firmata dal sindaco Matteo Rosa il 30 ottobre scorso, la struttura sembra proseguire la propria attività.
''La storia va avanti da anni'' ricorda Gorgoglione. ''La vecchia amministrazione nell’agosto del 2020 aveva emesso due diffide. Nel febbraio del 2021 c’era stato sopralluogo da parte di Carabinieri, Ats e Guardia di Finanza ed era stata riscontrata la presenza di 20 bambini, ma poi tutto è finito lì. Quindi mi sono attivato con l’avvocato''.
Il sirtorese ha portato la questione davanti al TAR. ''È stato confermato che si trattasse di un’attività non regolare, ma ciò nonostante tutto prosegue. È solo diminuito un po’ il numero dei bambini. Ora intendo appellarmi al Prefetto, per rendere nota la situazione e spero che si chiuda definitivamente. Tutte le settimane da quando è stata emanata l’ordinanza io segnalo al sindaco e i Carabinieri che il servizio sta proseguendo, ma non succede nulla''.
Già interpellato tempo fa sulla questione, il primo cittadino ci aveva spiegato di aver compiuto tutti i passi richiesti, portando avanti l'iter conseguente la sentenza del TAR. Niente ad oggi però, è nei fatti cambiato: ecco perchè Gorgoglione attende oggi l’intervento del prefetto - a cui intende inviare un esposto - nella speranza di risolvere una questione piuttosto complessa e che sta turbando non poco gli animi, trascinandosi ormai da tempo.
Lo spazio resta a disposizione di chi volesse fornire eventuali contributi o precisazioni sulla vicenda.