Sirtori: i Petrelli volano in Belgio. E' loro la zucca europea più grande del 2023
La zucca più grande d'Europa coltivata nel 2023 è quella della famiglia Petrelli di Sirtori. Francesco, Guglielmo e Lorenzo erano già stati premiati durante la Festa della Zucca a Casatenovo per aver presentato un esemplare da ben 1184 chilogrammi.
Un risultato di primo livello che li ha fatti balzare nella parte alta della classifica della Great Pumpkin Commonwealth, il network mondiale dei coltivatori di zucche gigante. Negli scorsi giorni si sono recati in Belgio per partecipare alla premiazione finale della competizione. Qui hanno ricevuto un riconoscimento per aver prodotto durante il 2023 la zucca più grande d’Europa e la seconda più grande a livello mondiale. Non solo. Con un esemplare di quasi 12 quintali la famiglia Petrelli nel 2023 ha prodotto la quinta zucca più grande di sempre al mondo.
''Andare alla convention annuale del Gpc in Belgio è stata una esperienza bellissima'' ci ha detto Francesco Petrelli. ''Siamo andati per ritirare il premio di Campioni Europei e Vice campioni del mondo''.
Francesco con suo padre Guglielmo e suo figlio Lorenzo ha dato vita al Team Petrelli una decina di anni fa. ''Da tanti anni facciamo i giardinieri e siamo molto appassionati di orticultura. Siamo venuti a conoscenza di questa manifestazione e abbiamo iniziato a cercare i primi semi circa dieci anni fa. Nell’arco di questo tempo, in Europa la passione per la coltura della zucca gigante ha preso sempre più piede'' ha proseguito.
Una passione che arriva da oltre oceano. Infatti, è la prima volta – fatta salva per una parentesi in Inghilterra – che il Gpc si ritrova sul suolo europeo. I principali agricoltori che coltivano zucche giganti sono statunitensi.
Con il passare degli anni ''svariate tecniche molto particolari per la coltivazione delle zucche giganti, quasi tutte biologiche, hanno preso piede anche da noi e in Europa'' ha aggiunto Francesco nel ricordare come questa passione si sia diffusa anche sul continente europeo.
A testimonianza di ciò la presenza, in Belgio, di numerosi agricoltori da altri stati d’Europa. Una delle peculiarità della squadra italiana è stata, però, quella di essere un team formato da tre generazioni differenti di agricoltori: nonno, padre e nipote.
''Siamo unici al mondo per questo'' ha spiegato il sirtorese, ricordando come grazie a questa competizione siano maturate numerose amicizie con diversi agricoltori provenienti da diverse parti del mondo.
Già in passato il Team Petrelli aveva ottenuto ottimi risultati. Il secondo posto ottenuto grazie ai 1184 chilogrammi della zucca maturata lo scorso anno 2023 gli ha però convinti a cercare di realizzare una zucca ancora più grande e migliorare ancora.
Per questo il 2024 sarà un anno di ''pausa' per un'attività che comunque richiede almeno un’ora di lavoro al giorno da marzo a settembre. ''Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, ma ora prendiamo un periodo sabbatico per riprendere poi cercando di ottenere risultati ancora migliori'' ha concluso Francesco al quale sono andati i complimenti degli amici della Colombina, sede del Club degli Zucconi di Casatenovo.
Al centro Francesco Petrelli durante le giornate di premiazione in Belgio
Un risultato di primo livello che li ha fatti balzare nella parte alta della classifica della Great Pumpkin Commonwealth, il network mondiale dei coltivatori di zucche gigante. Negli scorsi giorni si sono recati in Belgio per partecipare alla premiazione finale della competizione. Qui hanno ricevuto un riconoscimento per aver prodotto durante il 2023 la zucca più grande d’Europa e la seconda più grande a livello mondiale. Non solo. Con un esemplare di quasi 12 quintali la famiglia Petrelli nel 2023 ha prodotto la quinta zucca più grande di sempre al mondo.
''Andare alla convention annuale del Gpc in Belgio è stata una esperienza bellissima'' ci ha detto Francesco Petrelli. ''Siamo andati per ritirare il premio di Campioni Europei e Vice campioni del mondo''.
Francesco con suo padre Guglielmo e suo figlio Lorenzo ha dato vita al Team Petrelli una decina di anni fa. ''Da tanti anni facciamo i giardinieri e siamo molto appassionati di orticultura. Siamo venuti a conoscenza di questa manifestazione e abbiamo iniziato a cercare i primi semi circa dieci anni fa. Nell’arco di questo tempo, in Europa la passione per la coltura della zucca gigante ha preso sempre più piede'' ha proseguito.
Una passione che arriva da oltre oceano. Infatti, è la prima volta – fatta salva per una parentesi in Inghilterra – che il Gpc si ritrova sul suolo europeo. I principali agricoltori che coltivano zucche giganti sono statunitensi.
Con il passare degli anni ''svariate tecniche molto particolari per la coltivazione delle zucche giganti, quasi tutte biologiche, hanno preso piede anche da noi e in Europa'' ha aggiunto Francesco nel ricordare come questa passione si sia diffusa anche sul continente europeo.
A destra Francesco con il figlio Lorenzo ritirano il riconoscimento
A testimonianza di ciò la presenza, in Belgio, di numerosi agricoltori da altri stati d’Europa. Una delle peculiarità della squadra italiana è stata, però, quella di essere un team formato da tre generazioni differenti di agricoltori: nonno, padre e nipote.
''Siamo unici al mondo per questo'' ha spiegato il sirtorese, ricordando come grazie a questa competizione siano maturate numerose amicizie con diversi agricoltori provenienti da diverse parti del mondo.
Già in passato il Team Petrelli aveva ottenuto ottimi risultati. Il secondo posto ottenuto grazie ai 1184 chilogrammi della zucca maturata lo scorso anno 2023 gli ha però convinti a cercare di realizzare una zucca ancora più grande e migliorare ancora.
Per questo il 2024 sarà un anno di ''pausa' per un'attività che comunque richiede almeno un’ora di lavoro al giorno da marzo a settembre. ''Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, ma ora prendiamo un periodo sabbatico per riprendere poi cercando di ottenere risultati ancora migliori'' ha concluso Francesco al quale sono andati i complimenti degli amici della Colombina, sede del Club degli Zucconi di Casatenovo.
L.A.