Cremella, scuola primaria: pericolo scampato. ''La classe prima è garantita''

Il rischio era davvero alto, ma la comunità di Cremella può tirare un sospiro di sollievo: la classe prima alla scuola primaria Francesco Confalonieri ci sarà anche il prossimo anno. La conferma ufficiale arriva dalla dirigente scolastica Viviana Patricelli, reggente dell'istituto comprensivo di Cassago di cui il plesso cremellese fa parte. A conclusione del periodo riservato alle iscrizioni per le famiglie dei futuri ''primini'' si è fortunatamente riusciti a raggiungere il numero minimo per garantire la formazione di una classe. Se per un piccolo comune come Cremella il rischio è dietro l'angolo di anno in anno, stavolta l'apprensione era più alta del solito poichè i residenti in paese nati nel 2018 sono soltanto 6; un numero chiaramente insufficiente per dare vita ad un nuovo ciclo scolastico.
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La scuola primaria di Cremella in un'immagine d'archivio

Fondamentali - quest'anno ancor più del solito - le iscrizioni pervenute dai comuni limitrofi (da Barzanò e Cassago soprattutto, ma non solo). Molte famiglie scelgono Cremella poichè apprezzano la realtà piccola della scuola che da anni peraltro può contare su un gruppo di insegnanti stabile e collaudato.
''Abbiamo la sicurezza di formare la classe'' ci ha confermato la dirigente Patricelli. ''Quest'anno l'elemento di denatalità era marcato, ma non siamo preoccupati nemmeno per il futuro. Il plesso di Cremella gode di ottima salute, sia a livello di organico - con tutti i docenti di ruolo - sia a livello di offerta e di servizi''.
Un sospiro di sollievo può tirarlo anche l'amministrazione comunale che proprio in questi ultimi anni ha investito molto sulla scuola, mettendo in campo un intervento di ampliamento che ha consentito ad alunni ed insegnanti di disporre di nuovi spazi, più adeguati e funzionali alle quotidiane esigenze didattiche.
A questo proposito anche il sindaco Ave Pirovano si è detta soddisfatta dell'esito positivo delle iscrizioni, evidenziando l'importanza della scuola e delle relazioni che grazie anche ad essa si possono creare sul territorio.
G.C.
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