Cassago: una messa per la pace in Ucraina due anni dopo l'invasione russa

In un’epoca portatrice di venti bellici come quella attuale, non c’è niente di meglio di un concreto e robusto messaggio di pace. A tal proposito Cassago ha fatto la propria parte grazie alla celebrazione, sabato 24 febbraio alle ore 18, di una messa in occasione del secondo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina.

L’iniziativa è stata promossa dall'associazione Cassago chiama Chernobyl insieme a Comune, Parrocchia Santissimi Giacomo e Brigida e Istituto S. Antonio opera S. Luigi Guanella ed è stata supportata dalle famiglie ospitanti i bambini di Chernobyl di Ponte Lambro, associazioni Domani Zavtra di Darfo Boario Terme, L'Abbraccio Solidarietà e Accoglienza di Nerviano, Un Gesto per Loro di Seregno e Regala un Sorriso di Desio. 

La comunità si è data appuntamento alle ore 17.45 per un breve corteo che ha raggiunto la chiesa cassaghese, luogo di celebrazione della messa delle ore 18.

Significative le parole del parroco don Giuseppe Cotugno durante l’omelia. ''Il concetto di pace è uno dei capisaldi della nostra società. Uno dei comandamenti dati da Dio è non uccidere e purtroppo oggi in buona parte del mondo sembra che ci si sia dimenticati di questo principio. Tuti noi possiamo fare la nostra parte sia spiritualmente con la preghiera e il raccoglimento che materialmente supportando le associazioni che scendono in campo per sostenere le popolazioni colpite da queste tragedie''.

Al termine della funzione religiosa ha preso parola anche Roberta Marabese, sindaco di Cassago. ''Il nostro mondo non può prescindere dalla pace. A tal proposito sono molto attuali e rilevanti le parole di Papa Francesco che fungono da invito ad abbracciare questo importante concetto e a fare qualcosa, nel nostro piccolo, per migliorare la situazione. Ringrazio tutti i sindaci e rappresentanti dei vari comuni accorsi a questa celebrazione e ad Armando Crippa per il suo incrollabile e ammirevole impegno nella causa Ucraina''.
Era infatti massiccia la presenza dei rappresentanti del comuni del territorio: oltre al sindaco di Cassago, sono infatti intervenuti i colleghi amministratori di Barzago, Bulciago, Imbersago, Lomagna, Garbagnate Monastero, Costa Masnaga, Cremella, oltre ai rappresentanti dell’AIDO e dell’associazione Pensionati Cassaghesi.

Al termine della santa messa è stata proposta una stupenda e toccante preghiera della pace e l’inno ''Ya Ukraina'' (Io sono Ucraina) composti dopo l’invasione russa, cantato da Anastasiia, una bambina di 11 anni ucraina e dalla propria mamma.

A chiusura dell’evento ha preso la parola Armando Crippa, presidente dell’associazione Cassago Chiama Chernobyl. ''Il nostro scopo è sempre quello di fornire aiuto e vicinanza alla popolazione ucraina. Quando sentiamo notizie di cronaca quali bombardamenti e attacchi ci sentiamo scoraggiati e impotenti ma la nobile causa che ci spinge ad esistere e la generosità dei comuni della nostra zona ci dà la forza di non mollare e di mettere in atto delle azioni concrete'' ha detto, rivolgendosi ai presenti.

Il volontario ha poi fornito anche un resoconto delle iniziative profuse fino ad ora e dei progetti futuri. ''Abbiamo già inviato in Ucraina due tir pieni di beni di prima necessità, siamo riusciti ad ospitare due bambini ucraini nel nostro paese rispettivamente in estate e nel periodo natalizio. Se tutto andrà bene riproporremo il progetto di accoglienza anche per la prossima estate e a marzo cercheremo di consegnare un altro tir con aiuti umanitari. Abbiamo raccolto oltre 120mila euro che verranno utilizzati per costruire una struttura pubblica a Chernihiv, contribuiremo alla costruzione di uno spazio per bambini oncologici e all’acquisto di un’unità a flusso laminare a supporto dei medesimi. Il mio più sentito ringraziamento va ai sindaci presenti oggi a questa celebrazione, alle rispettive comunità, ai supermercati che hanno supportato le nostre iniziative e a tutte le persone che hanno contribuito alla buona riuscita dei nostri progetti''.

Questo intervento è stato chiuso con un sincero appello rivolto alle diplomazie europee e mondiali affinché possano trovare delle strategie risolutive che sposino il concetto di pace e dalla lettura di una lettera di ringraziamento scritta dal primario e direttore sanitario di Chernihiv, rivolta a tutti coloro che hanno dato una mano. 

Questa celebrazione ha rappresentato un’importantissima occasione per ricordare quanto la guerra costituisca tuttora un problema radicato nel mondo e difficile da risolvere definitivamente. Il cambiamento deve partire dal basso, dalle singole persone, dalle realtà come Cassago chiama Chernobyl.

Tutti noi siamo chiamati a fare la nostra parte e a dare il nostro contributo. Cassago ha, ancora una volta, ribadito fortemente il suo impegno a riguardo.