Casatenovo, nuova scuola: il vicesindaco replica ai quesiti della minoranza sul cantiere
E' stato il vicesindaco Marta Comi a rispondere - ieri sera in consiglio comunale - all'interrogazione presentata da Più Casatenovo in merito al cantiere relativo alla nuova scuola media, in località Crotta. Lorenzo Citterio ha dato infatti lettura al documento attraverso il quale, insieme ai colleghi Barbara Beretta, Marcello Paleari e Marco Pellegrini, chiedeva ''lumi'' su costi e tempistiche conseguenti la scelta resa nota dall'amministrazione Galbiati, di raggiungere un accordo bonario con l'impresa che sta portando avanti l'intervento, procedendo ad un nuovo affidamento per completare le opere mancanti.
Dopo aver tracciato in sintesi la storia del cantiere - partito in salita ancora prima di cominciare, stante i due ricorsi notificati al Comune e poi vinti - l'assessore delegato ha innanzitutto evidenziato il problema dei costi che si era da subito presentato. Il progetto prevedeva infatti una spesa inferiore a quella richiesta alla vigilia dell'avvio dei lavori, poichè nel frattempo si era registrato un rincaro dei materiali e dell'energia, con tanto di variante resasi necessaria in corso d'opera.
''Poco dopo gli scavi abbiamo avuto il ritrovamento di alcuni reperti neolitici, oggetto fra l'altro di un convegno a gennaio della Soprintendenza. Una bella notizia dal punto di vista storico, ma anche questo ha rallentato i lavori'' ha aggiunto Comi.
Una serie di ostacoli presentatisi lungo il cammino che però, a detta del vicesindaco, non giustificherebbero il ritardo oggettivo del cantiere. ''Oggi sono terminati gli scavi e le fondazioni, le opere in calcestruzzo e il corpo A della struttura in legno. Non è però terminato il lotto 1 nel suo complesso, quello affidato in appalto. Per questa ragione abbiamo deciso, consultandoci con tecnici e legali, di portare l'impresa ad una proposta di accordo bonario, nel migliore interesse dell'ente'' ha aggiunto Marta Comi, ribadendo l'intenzione di far ultimare la struttura in legno all'impresa che sta attualmente gestendo il cantiere. ''A quel punto si chiuderebbe l'appalto in essere del primo lotto e tutte le lavorazioni che restano sarebbero riappaltate e inserite nel secondo''.
Una situazione che, come confermato dal vicesindaco, comporterà quale conseguenza un aumento dei prezzi rispetto a quanto previsto. I progetti esecutivi degli interventi mancanti di entrambi i lotti devono essere aggiornati a livello economico in virtù appunto dei costi dei materiali, aumentati rispetto all'approvazione.
E le tempistiche? In questo caso Marta Comi non ha saputo fornire delle certezze, perchè il quadro d'insieme è ancora tutto da definire. ''Se l'accordo bonario dovesse andare in porto in tempi brevi, potremmo ipotizzare circa sei mesi per il completamento del corpo B in legno e dunque per la chiusura del contratto in essere. Le previsioni per il completamento complessivo invece, valutando che ci sono da rifare gli esecutivi e che si dovrà andare in gara, ci portano alla fine del 2025'' ha aggiunto, con una chiosa finale. ''Noi non siamo soddisfatti di come sta lavorando l'impresa. Abbiamo deciso di proporre l'accordo bonario perchè riteniamo che completare il corpo in legno possa essere la soluzione migliore per chiudere una parte omogenea di questo appalto e poi tutto il resto rimetterlo in gara. Se non dovessero esserci le condizioni, si andrà alla risoluzione del contratto con l'applicazione di tutte le eventuali penali''.
Terminato l'intervento dell'assessore, il sindaco Filippo Galbiati ha voluto precisare come a suo avviso non vi siano inadempienze del Comune che potrebbero eventualmente giustificare la richiesta di un risarcimento da parte dell'impresa. La prudenza in questa fase, tuttavia, è massima. ''Ci stiamo muovendo con grande cautela perchè non vorremmo esporre l'ente a problematiche future'' ha detto.
Il consigliere Marcello Paleari di Più Casatenovo ha chiesto se l'accordo bonario è stato già proposto all'impresa o comunque se sono state indicate delle scadenze a questo proposito. ''Nei prossimi giorni sarà dato un termine per la conferma di questo passaggio, con atto formale'' ha risposto Marta Comi.
A chiudere la discussione, prima di dare la parola al consigliere Citterio che aveva presentato l'interrogazione, le parole del primo cittadino. ''E' stata una vicenda faticosa che ha incrociato alcuni problemi storici. Seguendo il consiglio dei nostri legali, crediamo che l'accordo bonario garantisca nel futuro il nostro Comune'' ha detto Galbiati.
A fronte delle risposte fornite, il gruppo Più Casatenovo non si è però dichiarato soddisfatto. ''I tempi potrebbero allungarsi non di poco. C'è poi l'aspetto dell'aumento dei costi complessivi dell'opera. Nell'accordo bonario è bene considerare anche questo: c'è infatti il rischio che ritardi non imputabili all'amministrazione vadano a gravare sulla spesa sostenuta dal Comune'' ha concluso Citterio.
Dopo aver tracciato in sintesi la storia del cantiere - partito in salita ancora prima di cominciare, stante i due ricorsi notificati al Comune e poi vinti - l'assessore delegato ha innanzitutto evidenziato il problema dei costi che si era da subito presentato. Il progetto prevedeva infatti una spesa inferiore a quella richiesta alla vigilia dell'avvio dei lavori, poichè nel frattempo si era registrato un rincaro dei materiali e dell'energia, con tanto di variante resasi necessaria in corso d'opera.
''Poco dopo gli scavi abbiamo avuto il ritrovamento di alcuni reperti neolitici, oggetto fra l'altro di un convegno a gennaio della Soprintendenza. Una bella notizia dal punto di vista storico, ma anche questo ha rallentato i lavori'' ha aggiunto Comi.
Una serie di ostacoli presentatisi lungo il cammino che però, a detta del vicesindaco, non giustificherebbero il ritardo oggettivo del cantiere. ''Oggi sono terminati gli scavi e le fondazioni, le opere in calcestruzzo e il corpo A della struttura in legno. Non è però terminato il lotto 1 nel suo complesso, quello affidato in appalto. Per questa ragione abbiamo deciso, consultandoci con tecnici e legali, di portare l'impresa ad una proposta di accordo bonario, nel migliore interesse dell'ente'' ha aggiunto Marta Comi, ribadendo l'intenzione di far ultimare la struttura in legno all'impresa che sta attualmente gestendo il cantiere. ''A quel punto si chiuderebbe l'appalto in essere del primo lotto e tutte le lavorazioni che restano sarebbero riappaltate e inserite nel secondo''.
Una situazione che, come confermato dal vicesindaco, comporterà quale conseguenza un aumento dei prezzi rispetto a quanto previsto. I progetti esecutivi degli interventi mancanti di entrambi i lotti devono essere aggiornati a livello economico in virtù appunto dei costi dei materiali, aumentati rispetto all'approvazione.
E le tempistiche? In questo caso Marta Comi non ha saputo fornire delle certezze, perchè il quadro d'insieme è ancora tutto da definire. ''Se l'accordo bonario dovesse andare in porto in tempi brevi, potremmo ipotizzare circa sei mesi per il completamento del corpo B in legno e dunque per la chiusura del contratto in essere. Le previsioni per il completamento complessivo invece, valutando che ci sono da rifare gli esecutivi e che si dovrà andare in gara, ci portano alla fine del 2025'' ha aggiunto, con una chiosa finale. ''Noi non siamo soddisfatti di come sta lavorando l'impresa. Abbiamo deciso di proporre l'accordo bonario perchè riteniamo che completare il corpo in legno possa essere la soluzione migliore per chiudere una parte omogenea di questo appalto e poi tutto il resto rimetterlo in gara. Se non dovessero esserci le condizioni, si andrà alla risoluzione del contratto con l'applicazione di tutte le eventuali penali''.
Terminato l'intervento dell'assessore, il sindaco Filippo Galbiati ha voluto precisare come a suo avviso non vi siano inadempienze del Comune che potrebbero eventualmente giustificare la richiesta di un risarcimento da parte dell'impresa. La prudenza in questa fase, tuttavia, è massima. ''Ci stiamo muovendo con grande cautela perchè non vorremmo esporre l'ente a problematiche future'' ha detto.
Il consigliere Marcello Paleari di Più Casatenovo ha chiesto se l'accordo bonario è stato già proposto all'impresa o comunque se sono state indicate delle scadenze a questo proposito. ''Nei prossimi giorni sarà dato un termine per la conferma di questo passaggio, con atto formale'' ha risposto Marta Comi.
A chiudere la discussione, prima di dare la parola al consigliere Citterio che aveva presentato l'interrogazione, le parole del primo cittadino. ''E' stata una vicenda faticosa che ha incrociato alcuni problemi storici. Seguendo il consiglio dei nostri legali, crediamo che l'accordo bonario garantisca nel futuro il nostro Comune'' ha detto Galbiati.
A fronte delle risposte fornite, il gruppo Più Casatenovo non si è però dichiarato soddisfatto. ''I tempi potrebbero allungarsi non di poco. C'è poi l'aspetto dell'aumento dei costi complessivi dell'opera. Nell'accordo bonario è bene considerare anche questo: c'è infatti il rischio che ritardi non imputabili all'amministrazione vadano a gravare sulla spesa sostenuta dal Comune'' ha concluso Citterio.
G.C.