Viganò: esordio ufficiale per la CER, comunità energetica
Un’iniziativa dedicata all’importanza delle comunità energetiche rinnovabili (CER), quella che si è tenuta nel tardo pomeriggio di venerdì 1° marzo a Viganò, presso il municipio. Presente per l’occasione il dottor Roberto Gregori, consulente ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani) e il sindaco di Rudiano – nel bresciano – Alfredo Bonetti.
Come ha spiegato il primo cittadino Fabio Bertarini in apertura dell'iniziativa, il Comune di Viganò è il primo nel circondario ad aver fondato una propria comunità energetica, una vera soddisfazione per l'ente. Le CER, infatti, sono delle vere e proprie associazioni che danno modo a cittadini, attività commerciali e amministrazioni pubbliche di unire le forze, producendo e scambiando energia attraverso fonti rinnovabili su scala locale.
Una proposta che l’amministrazione viganese ha accolto di buon grado grazie all’importante supporto dei consiglieri comunali Luca Rigamonti, Lucia Bruno e Giorgio Ruini, che si sono occupati della gestione del progetto. Le CER, come ha asserito Ruini, sono nate una decina di anni fa, e nell’ultimo biennio sono diventate un vero e proprio punto di riferimento per sostenere cittadini e imprese: come ha chiarito, infatti, ogni privato e azienda aderente continuerà a ricevere e pagare per intero la propria bolletta, ricevendo però allo stesso tempo un importo per la condivisione dei benefici e, dunque, portando a un'effettiva riduzione dei costi per ognuno. “Comunità vuol dire mettere insieme chi produce e chi consuma” ha detto. “Questo sistema sta diventando ancora più importante considerando la situazione che sta vivendo il mondo negli ultimi due anni. La comunità energetica è un valore civico, ci guadagna la società”.
A prendere la parola, dunque, i rappresentanti Gregori e Bonetti, che hanno spiegato ai presenti alcune delle tappe e normative che hanno portato alla nascita delle comunità. L’ultimo tassello, risalente al 24 febbraio, ha visto l’entrata in vigore del decreto direttoriale, concludendo dunque un iter normativo lungo diversi anni. Il sindaco Bonetti ha voluto dunque condividere l’esperienza maturata negli anni grazie al lavoro fatto a Rudiano, che rappresenta un vero e proprio esempio quando si parla di comunità energetiche. Di fatti, aderire a una CER significa prendere parte attivamente a un progetto che offre tre benefici: quello economico, quello ambientale e quello sociale. “Fare domanda per prendervi parte è molto semplice” ha spiegato Bonetti. “Una volta concluso l’iter burocratico, raccolte le domande e installati i sistemi per la rinnovabile, verrà fatto il conto dell’energia da voi immessa nella rete pubblica, così come quella consumata” ha concluso.
L’importanza delle fonti di energia rinnovabili, di fatti, è ormai nota da diversi anni, per diminuire i costi che pesano sulle spalle delle aziende e dei privati. "Con le CER, anche di piccole dimensioni, si ottiene un risparmio sia per lo Stato, che non deve spostare l’energia di Regione in Regione, che per i cittadini stessi” ha ricordato il consulente Gregori.
I dubbi portati all’attenzione dai rappresentanti delle aziende presenti nel corso dell’iniziativa sono stati dunque chiariti dai due responsabili. “La CER è un’associazione libera, in cui si entra e si esce con una firma. All’ingresso è necessario installare un apposito impianto, che si può pagare in più di quattro anni considerando anche che il 40% del costo vi verrà ridato a fondo perduto” ha chiarito Gregori. “I soldi per il rimborso ovviamente non sono illimitati, ma essendo che quella di Viganò è tra le prime realtà fondate avete un grande vantaggio competitivo” ha continuato.
Presente per l’occasione anche il vice sindaco di Sirtori, Tiziano Paschetto, particolarmente interessato anche alla possibilità per i cittadini e le aziende del suo paese di aderire alla comunità energetica della vicina Viganò, che dunque rappresenta una vera e propria novità per tutto il circondario. A partire dall’8 aprile, con ulteriori dettagli che verranno forniti dal Comune stesso in seguito, privati e aziende avranno modo di fare domanda per poter entrare a farne parte, sfruttando dunque al massimo le potenzialità di questa proposta.
Come ha spiegato il primo cittadino Fabio Bertarini in apertura dell'iniziativa, il Comune di Viganò è il primo nel circondario ad aver fondato una propria comunità energetica, una vera soddisfazione per l'ente. Le CER, infatti, sono delle vere e proprie associazioni che danno modo a cittadini, attività commerciali e amministrazioni pubbliche di unire le forze, producendo e scambiando energia attraverso fonti rinnovabili su scala locale.
Una proposta che l’amministrazione viganese ha accolto di buon grado grazie all’importante supporto dei consiglieri comunali Luca Rigamonti, Lucia Bruno e Giorgio Ruini, che si sono occupati della gestione del progetto. Le CER, come ha asserito Ruini, sono nate una decina di anni fa, e nell’ultimo biennio sono diventate un vero e proprio punto di riferimento per sostenere cittadini e imprese: come ha chiarito, infatti, ogni privato e azienda aderente continuerà a ricevere e pagare per intero la propria bolletta, ricevendo però allo stesso tempo un importo per la condivisione dei benefici e, dunque, portando a un'effettiva riduzione dei costi per ognuno. “Comunità vuol dire mettere insieme chi produce e chi consuma” ha detto. “Questo sistema sta diventando ancora più importante considerando la situazione che sta vivendo il mondo negli ultimi due anni. La comunità energetica è un valore civico, ci guadagna la società”.
A prendere la parola, dunque, i rappresentanti Gregori e Bonetti, che hanno spiegato ai presenti alcune delle tappe e normative che hanno portato alla nascita delle comunità. L’ultimo tassello, risalente al 24 febbraio, ha visto l’entrata in vigore del decreto direttoriale, concludendo dunque un iter normativo lungo diversi anni. Il sindaco Bonetti ha voluto dunque condividere l’esperienza maturata negli anni grazie al lavoro fatto a Rudiano, che rappresenta un vero e proprio esempio quando si parla di comunità energetiche. Di fatti, aderire a una CER significa prendere parte attivamente a un progetto che offre tre benefici: quello economico, quello ambientale e quello sociale. “Fare domanda per prendervi parte è molto semplice” ha spiegato Bonetti. “Una volta concluso l’iter burocratico, raccolte le domande e installati i sistemi per la rinnovabile, verrà fatto il conto dell’energia da voi immessa nella rete pubblica, così come quella consumata” ha concluso.
L’importanza delle fonti di energia rinnovabili, di fatti, è ormai nota da diversi anni, per diminuire i costi che pesano sulle spalle delle aziende e dei privati. "Con le CER, anche di piccole dimensioni, si ottiene un risparmio sia per lo Stato, che non deve spostare l’energia di Regione in Regione, che per i cittadini stessi” ha ricordato il consulente Gregori.
I dubbi portati all’attenzione dai rappresentanti delle aziende presenti nel corso dell’iniziativa sono stati dunque chiariti dai due responsabili. “La CER è un’associazione libera, in cui si entra e si esce con una firma. All’ingresso è necessario installare un apposito impianto, che si può pagare in più di quattro anni considerando anche che il 40% del costo vi verrà ridato a fondo perduto” ha chiarito Gregori. “I soldi per il rimborso ovviamente non sono illimitati, ma essendo che quella di Viganò è tra le prime realtà fondate avete un grande vantaggio competitivo” ha continuato.
Presente per l’occasione anche il vice sindaco di Sirtori, Tiziano Paschetto, particolarmente interessato anche alla possibilità per i cittadini e le aziende del suo paese di aderire alla comunità energetica della vicina Viganò, che dunque rappresenta una vera e propria novità per tutto il circondario. A partire dall’8 aprile, con ulteriori dettagli che verranno forniti dal Comune stesso in seguito, privati e aziende avranno modo di fare domanda per poter entrare a farne parte, sfruttando dunque al massimo le potenzialità di questa proposta.
S.L.F.