Missaglia: a luglio Valentina Carnevali correrà in Valmalenco per sostenere Francesca, affetta dalla sindrome di Sanfilippo
Una sfida non facile, che la porrà di fronte a qualche limite. Eppure il fine è così prezioso ed importante che Valentina Carnevali è disposta a superare ogni ostacolo, senza paura.
Residente da una decina d'anni a Missaglia - a Lomaniga per la precisione - la quasi 57enne parteciperà il prossimo luglio alla VUT Valmalenco Ultradistance Trail, correndo per 35 chilometri (con 2500 metri di dislivello) su e giù per i sentieri. Una partecipazione nata dal desiderio di fornire il proprio contributo ad un'importante causa: raccogliere fondi per sostenere la ricerca e trovare una cura per la Sindrome di Sanfilippo, patologia di cui è affetta Francesca, una giovane monzese a cui Valentina Carnevali è particolarmente affezionata.
''E' la figlia di Daniela, la mia migliore amica'' ci ha raccontato la missagliese, nata a Genova ma cresciuta a Monza. ''Ci siamo conosciute sui banchi del liceo e il nostro legame, nonostante i tanti anni trascorsi, è ancora molto stretto''.
In questo lungo periodo di conoscenza, la missagliese ha potuto osservare da vicino l'evoluzione della malattia che affligge Francesca; una sindrome rara (sono in quaranta in Italia a vivere questa realtà ndr), invalidante, che mette a dura prova anche le persone che si prendono cura dei propri cari. Riconoscere i sintomi, quando i casi sono così pochi, non è semplice e per questo la diagnosi spesso arriva molto tardi. Una serie di elementi che vanno ad aggravare un quadro già estremamente difficile.
''Francesca ora sta bene, ma la scorsa estate ha avuto una brutta crisi che l'ha trattenuta per due mesi in ospedale. E' stato proprio quel periodo a far scattare dentro di me una specie di molla. Dovevo fare qualcosa'' ci ha raccontato Valentina, che ha deciso dunque di prendere parte alla competizione in Valmalenco, legando questa esperienza ad una raccolta fondi per sostenere l'associazione Sanfilippo Fighters Italia.
Negli scorsi mesi la missagliese - grazie al contributo del marito, dei tre figli e dei tanti amici - ha aperto una campagna web tramite Gofundme, per far conoscere l'iniziativa e sperare in un supporto più capillare possibile. ''Lo faccio per la mia figlioccia Francesca e per tutte le bambine e tutti i bambini affetti dalla sindrome in Italia. Sono pochi, è una malattia rara e ad oggi senza cura'' si legge sulla piattaforma online, grazie alla quale ad oggi Valentina Carnevali ha raccolto 1899 euro grazie a 47 donazioni.
''Soffro di vertigini e non sono una specialista nella corsa. Ma il desiderio di accendere i riflettori su questa malattia è stato più forte di tutto. In questi mesi mi sto allenando in vista della gara grazie anche all'aiuto di Giorgia Borghi della palestra You&Me di Missaglia. Il suo contributo è davvero prezioso'' ha aggiunto la missagliese che appena può, imbocca uno dei sentieri del Parco del Curone, fra Montevecchia e Valle Santa Croce. Un sali e scendi fra le bellezze del nostro territorio in vista della prova che l'attende la prossima estate. ''Si sta creando intorno a me qualcosa di magico: una rete di entusiasmo che, insieme alle donazioni ricevute, mi dà grande carica''.
Valentina Carnevali non credeva che qualcuno potesse donare anche senza conoscerla direttamente: invece in queste settimane ha dovuto ricredersi. Una fiducia che sente di dover ricambiare. ''Inizialmente pensavo di correre un chilometro in allenamento per ognuna delle persone che mi avrebbe sostenuta anche tramite una piccola cifra. Quando le donazioni hanno iniziato a diventare tante, ho pensato di coinvolgere un gruppetto ristretto di familiari ed amici che mi aiuteranno in questa piccola impresa, allenandosi con me'' ha aggiunto la missagliese, che ha anche aperto una pagina su Instagram con aggiornamenti costanti sull'iniziativa.
Partecipare alla VUT Valmalenco Ultradistance Trail consentirà peraltro alla 57enne missagliese di avvicinarsi ancora una volta ad un territorio che le è molto caro. ''Il periodo fra il 2019 e il 2020 non è stato dei più facili per me, dal punto di vista personale. In quell'occasione mi sono rifugiata su quelle montagne e me ne sono innamorata. Fra l'altro non correrò da sola: anche mio marito Philip e mio figlio Davide gareggeranno con me. Il più bello degli obiettivi sarà arrivare al traguardo sperando che lì, ad attendermi, ci possa essere Francesca'' ha concluso.
Residente da una decina d'anni a Missaglia - a Lomaniga per la precisione - la quasi 57enne parteciperà il prossimo luglio alla VUT Valmalenco Ultradistance Trail, correndo per 35 chilometri (con 2500 metri di dislivello) su e giù per i sentieri. Una partecipazione nata dal desiderio di fornire il proprio contributo ad un'importante causa: raccogliere fondi per sostenere la ricerca e trovare una cura per la Sindrome di Sanfilippo, patologia di cui è affetta Francesca, una giovane monzese a cui Valentina Carnevali è particolarmente affezionata.
''E' la figlia di Daniela, la mia migliore amica'' ci ha raccontato la missagliese, nata a Genova ma cresciuta a Monza. ''Ci siamo conosciute sui banchi del liceo e il nostro legame, nonostante i tanti anni trascorsi, è ancora molto stretto''.
In questo lungo periodo di conoscenza, la missagliese ha potuto osservare da vicino l'evoluzione della malattia che affligge Francesca; una sindrome rara (sono in quaranta in Italia a vivere questa realtà ndr), invalidante, che mette a dura prova anche le persone che si prendono cura dei propri cari. Riconoscere i sintomi, quando i casi sono così pochi, non è semplice e per questo la diagnosi spesso arriva molto tardi. Una serie di elementi che vanno ad aggravare un quadro già estremamente difficile.
''Francesca ora sta bene, ma la scorsa estate ha avuto una brutta crisi che l'ha trattenuta per due mesi in ospedale. E' stato proprio quel periodo a far scattare dentro di me una specie di molla. Dovevo fare qualcosa'' ci ha raccontato Valentina, che ha deciso dunque di prendere parte alla competizione in Valmalenco, legando questa esperienza ad una raccolta fondi per sostenere l'associazione Sanfilippo Fighters Italia.
Negli scorsi mesi la missagliese - grazie al contributo del marito, dei tre figli e dei tanti amici - ha aperto una campagna web tramite Gofundme, per far conoscere l'iniziativa e sperare in un supporto più capillare possibile. ''Lo faccio per la mia figlioccia Francesca e per tutte le bambine e tutti i bambini affetti dalla sindrome in Italia. Sono pochi, è una malattia rara e ad oggi senza cura'' si legge sulla piattaforma online, grazie alla quale ad oggi Valentina Carnevali ha raccolto 1899 euro grazie a 47 donazioni.
''Soffro di vertigini e non sono una specialista nella corsa. Ma il desiderio di accendere i riflettori su questa malattia è stato più forte di tutto. In questi mesi mi sto allenando in vista della gara grazie anche all'aiuto di Giorgia Borghi della palestra You&Me di Missaglia. Il suo contributo è davvero prezioso'' ha aggiunto la missagliese che appena può, imbocca uno dei sentieri del Parco del Curone, fra Montevecchia e Valle Santa Croce. Un sali e scendi fra le bellezze del nostro territorio in vista della prova che l'attende la prossima estate. ''Si sta creando intorno a me qualcosa di magico: una rete di entusiasmo che, insieme alle donazioni ricevute, mi dà grande carica''.
Valentina Carnevali non credeva che qualcuno potesse donare anche senza conoscerla direttamente: invece in queste settimane ha dovuto ricredersi. Una fiducia che sente di dover ricambiare. ''Inizialmente pensavo di correre un chilometro in allenamento per ognuna delle persone che mi avrebbe sostenuta anche tramite una piccola cifra. Quando le donazioni hanno iniziato a diventare tante, ho pensato di coinvolgere un gruppetto ristretto di familiari ed amici che mi aiuteranno in questa piccola impresa, allenandosi con me'' ha aggiunto la missagliese, che ha anche aperto una pagina su Instagram con aggiornamenti costanti sull'iniziativa.
Partecipare alla VUT Valmalenco Ultradistance Trail consentirà peraltro alla 57enne missagliese di avvicinarsi ancora una volta ad un territorio che le è molto caro. ''Il periodo fra il 2019 e il 2020 non è stato dei più facili per me, dal punto di vista personale. In quell'occasione mi sono rifugiata su quelle montagne e me ne sono innamorata. Fra l'altro non correrò da sola: anche mio marito Philip e mio figlio Davide gareggeranno con me. Il più bello degli obiettivi sarà arrivare al traguardo sperando che lì, ad attendermi, ci possa essere Francesca'' ha concluso.
G.C.