Caro Alfonso hai ragione, ma Perego ci mette la faccia. E gli altri? Possibile che ci si debba affidare ad un Galbiati tris?
Caro Alfonso, hai ragione.
La politica che conoscevamo noi non c’è più. Tutto è diventato fluido o anche liquido e questo a tutti i livelli. Quello nazionale dove il 50% che va a votare si sposta in modo vorticoso da una elezione all’altra. Renzi dal 50% al 20%; Salvini dal 30% al 10%; Meloni dal 5% al 30%. Quindi circa il 30 % di chi vota è pronto a cambiare parere.
Ma anche a livello locale gli scostamenti sono significativi, anche tu hai registrato che a Casatenovo un elettorato prevalentemente di centrodestra a livello nazionale si spostava a favore del centrosinistra per il Comune. Cioè elettori di destra votano candidati di sinistra. Questo non per adesione politica, ma per le persone e le proposte che le liste presentano.Ebbene, oggi a Casatenovo agli elettori si presenta Angelo Perego, architetto, impegnato nell’associazionismo e nello sport, che ci mette la faccia dichiarando di fare una lista civica dura e pura, pensando solo al bene di Casatenovo.
Ma chi è l’altro o l’altra che ci mette la faccia?
Ma è possibile che dopo venti anni di continuità amministrativa si arrivi alle elezioni ringraziando la legge del terzo mandato perché non c’è altro?
Davvero la maggioranza uscente di Casatenovo deve chiedere a Filippo Galbiati di stare lì a fare il candidato sindaco?
Le ultime volte che l’ho incontrato l’ho sentito desideroso di appendere la fascia di sindaco al chiodo.
La politica è fluida e va bene tutto. Una cosa però a Casatenovo non ricordo essere mai successa: consiglieri di opposizione che si candidano con la lista di maggioranza. Casatenovo non è stato mai un paese di transfughi.
Bene! Mi pare di capire che in questa fase politica si debbano guardare gli uomini e i programmi, almeno a livello di paese.
Voglio proprio vedere le facce e voglio proprio sapere cosa si farà, dopo venti anni di carte e carteggi, dell’ex salumificio Vismara, che ancora oggi,(alla faccia degli architetti internazionali), incombe pericolosamente sul centro del nostro paese nonostante venti anni di continuità amministrativa tra sindaci e vicesindaci.
P.S. Non sono un fascista
La politica che conoscevamo noi non c’è più. Tutto è diventato fluido o anche liquido e questo a tutti i livelli. Quello nazionale dove il 50% che va a votare si sposta in modo vorticoso da una elezione all’altra. Renzi dal 50% al 20%; Salvini dal 30% al 10%; Meloni dal 5% al 30%. Quindi circa il 30 % di chi vota è pronto a cambiare parere.
Ma anche a livello locale gli scostamenti sono significativi, anche tu hai registrato che a Casatenovo un elettorato prevalentemente di centrodestra a livello nazionale si spostava a favore del centrosinistra per il Comune. Cioè elettori di destra votano candidati di sinistra. Questo non per adesione politica, ma per le persone e le proposte che le liste presentano.Ebbene, oggi a Casatenovo agli elettori si presenta Angelo Perego, architetto, impegnato nell’associazionismo e nello sport, che ci mette la faccia dichiarando di fare una lista civica dura e pura, pensando solo al bene di Casatenovo.
Ma chi è l’altro o l’altra che ci mette la faccia?
Ma è possibile che dopo venti anni di continuità amministrativa si arrivi alle elezioni ringraziando la legge del terzo mandato perché non c’è altro?
Davvero la maggioranza uscente di Casatenovo deve chiedere a Filippo Galbiati di stare lì a fare il candidato sindaco?
Le ultime volte che l’ho incontrato l’ho sentito desideroso di appendere la fascia di sindaco al chiodo.
La politica è fluida e va bene tutto. Una cosa però a Casatenovo non ricordo essere mai successa: consiglieri di opposizione che si candidano con la lista di maggioranza. Casatenovo non è stato mai un paese di transfughi.
Bene! Mi pare di capire che in questa fase politica si debbano guardare gli uomini e i programmi, almeno a livello di paese.
Voglio proprio vedere le facce e voglio proprio sapere cosa si farà, dopo venti anni di carte e carteggi, dell’ex salumificio Vismara, che ancora oggi,(alla faccia degli architetti internazionali), incombe pericolosamente sul centro del nostro paese nonostante venti anni di continuità amministrativa tra sindaci e vicesindaci.
P.S. Non sono un fascista
Ildefonso Ghezzi