Oggiono: un contenzioso alla base della protesta di alcuni lavoratori di un cantiere edile saliti in cima ad una gru

Un contenzioso lavorativo è alla base della clamorosa protesta avviata questa mattina dai lavoratori di un’impresa edile del milanese e cessata poco dopo le 16, quando l'iniziativa è stata sospesa nel tentativo di giungere ad una soluzione mediata. Erano passate da poco le 8 quando ad Oggiono i residenti di Via Locatelli hanno intravisto due uomini arrampicarsi su di una gru a torre posizionata all’interno del cantiere edile di Piazza Padre Isidoro.
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Scattato l’allarme sono giunti sul posto gli operatori dei Vigili del Fuoco, i soccorritori del 118 e il personale dell’Arma dei Carabinieri, fra i quali il luogotenente Nicolino Ombrosi, comandante della stazione di Oggiono.
Il dispiegamento dei mezzi di soccorso ha mutato di poco lo scenario. Oltre ai due lavoratori arrampicati sulla gru, all’interno del cantiere erano presenti una decina di loro colleghi apparsi in piena sintonia con la protesta avviata.
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Con il passare dei minuti la vicenda è apparsa in tutta la sua complessità. I lavoratori in protesta fanno parte di un’impresa edile milanese a cui sono stati appaltati una parte delle opere edili del cantiere che conta due palazzine ora in fase di ultimazione. 
Lavori che sarebbero stati realizzati e sostanzialmente terminati – almeno secondo quanto riferito dai lavoratori in protesta – già alcuni mesi fa. Sempre secondo quanto si è potuto apprendere sul posto, l’impresa appaltante delle opere non sarebbe del medesimo avviso e avrebbe contestato la qualità di quanto realizzato sospendendo i pagamenti.
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La vicenda non avrebbe trovato risoluzione con il passare del tempo e nemmeno dopo una serie di incontri e sopralluoghi avvenuti in cantiere negli scorsi mesi. Nella mattinata odierna è scattata la decisione che ha portato due lavoratori a salire sulla gru come forma estrema di protesta.
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Fin dalle prime fasi si è presentato sul posto anche il sindaco di Oggiono Chiara Narciso con il comandante della Polizia Locale Mauro Sala. Durante la mattinata, con il passare delle ore, la situazione è andata complicandosi ulteriormente.
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Momenti di tensione sono stati registrati quando uno dei due lavoratori arrampicatosi di prima mattina sulla gru ha deciso di scendere a terra. Pochi attimi dopo, in cima alla torre, è salito direttamente il titolare dell’impresa, annunciando l'intenzione di scendere solo a pagamento avvenuto.
''Tutti abbiamo una famiglia da mantenere, non si può fare impresa così, chiediamo solo di essere pagati'' ha commentato, all’esterno del cantiere, uno dei lavoratori dell’impresa coinvolta nel contenzioso.
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Il cantiere di Via Locatelli, situato a fianco dell’ex ospedale di Oggiono, è stato avviato diversi anni fa e denominato ''Aceri Residence''. Stando a quanto ricostruito sembrerebbe che alcune problematiche abbiano  fatto naufragare l’operazione immobiliare con l’area, comprensiva di due palazzine parzialmente ultimate, successivamente finita all’asta e da lì stata rilevata da altre imprese.
In questa nuova fase il cantiere ha assunto una denominazione nuova e i lavori, a partire dal mese di gennaio 2022, erano gradualmente ripresi fino a giungere allo stato attuale.
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Poco dopo le 16 di questo pomeriggio la protesta è stata sospesa; i lavoratori sono scesi dalla struttura e ora la speranza è quella che le parti giungano ad una soluzione condivisa.

Lo spazio resta chiaramente a disposizione per eventuali precisazioni o repliche.
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L.A.
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