Casatenovo: alla Colombina in scena tante storie (diverse) di donne
Non è stato solo uno spettacolo teatrale quello che ha animato la serata di sabato 9 marzo presso l'Associazione Colombina di Casatenovo: quella che ha preso il nome di "Vite ricamate", infatti, è stato più che altro un "progetto culturale volto a dare voce alle donne e alle loro storie in occasione della Festa della Donna''.
Come già spiegatoci da Chiara Caspani (una delle organizzatrici), si è trattato di "una proposta promossa dall'Associazione Colombina che, in occasione della Festa della Donna, ha voluto organizzare qualcosa di molto diverso rispetto a quello a cui siamo abituati", lavoro che è sfociato in un reading teatrale diretto dalla regista Giuliana Randone, presente in prima persona sul palco la sera della rappresentazione.
Dopo la prima parte dedicata a un apericena, lo spettacolo - al quale hanno partecipato le attrici Carolina, Diletta (cantante professionista), Lucia, Noemi, Nora, Sara e Simona - ha preso il via intorno alle 19, di fronte a una sala dal pubblico ben nutrito.
Per circa un'ora, tutti i presenti sono stati catturati dalle diverse storie che sono state portate in scena con una profondità, ma allo stesso tempo una semplicità, davvero disarmanti: storie di donne oppresse, vittime di violenza, ma anche storie di riscatto e riscoperta di sé stesse. "Quelle che abbiamo messo in scena sono tutte storie vere" spiega la stessa Randone.
"È stata una scelta personale. Anziché attingere da storie della letteratura, mi piaceva l'idea di raccontare qualcosa di vero, quindi tutto ciò che avete sentito questa sera è vero, qualcosa magari è stato rivisitato in chiave comica, ma alla base, sono tutte storie vere, attinte dalle nostre esperienze personali o da quelle di amiche e conoscenti. Anzi, io credo che qualcuna delle donne che ha dato la sua storia per lo spettacolo fosse presente questa sera fra il pubblico''.
"L'idea è nata dopo che abbiamo fatto girare le due lenzuola che vedete qui esposte questa sera fra le donne della Colombina e delle cascine qui vicine, o comunque, del territorio: l'obiettivo era che ognuno ricamasse, o scrivesse, o anche solo segnasse in qualche modo - a noi bastava una linea rossa - ciò che desiderava su questi teli bianchi, un po' nello stesso modo in cui le nostre nonne, o mamme, si trovavano nelle corti e nei cortili e ricamavano la dote, condividendola così con le altre donne" ha spiegato Lucia, attrice, mente dietro all'effettivo progetto. "Abbiamo voluto quindi che la giornata della donna fosse proprio un momento di scambio e aggregazione, un momento semplicemente per chiacchierare, ma che producesse anche dei ricami belli e delicati su questo lenzuolo''.
"Quando mi è stata presentata quest'idea" ha aggiunto ancora Giuliana "l'ho trovata davvero geniale, per questo secondo me non poteva rimanere in un cassetto. Così abbiamo immaginato che questo lenzuolo, questi fili rossi di donne, potessero raccontare nel tessuto storie vere, e così ha preso vita lo spettacolo, nel giro di quattro o cinque incontri. Ciò che mi preme dire, peraltro, è che molte attrici che sono salite questa sera sul palco sono alla loro prima esperienza di recitazione. Non posso non ringraziarle, e non posso non ringraziare la Colombina, che ha voluto fortemente questo evento''.
Fra gli ospiti in sala, per la serata, è stata invitata in particolare Sonia Lippi, una donna che di mestiere è scrittrice, artista ma lavora anche per Sky Italia ed è editor per la casa editrice Echos Edizioni. Il suo romanzo "Chi me l'ha fatto fare - storia di una donna qualunque", presentato il giorno prima presso la libreria Peregolibri di Barzanò, è risultato fra i 200 migliori romanzi del 2023. "Sonia racconta la storia di una donna incastrata in un rapporto tossico dal quale poi riesce però a rinascere" spiega Giuliana, introducendo la scrittrice. "Un romanzo profondo, ma allo stesso tempo leggero, nel quale si viene coinvolti in un mix di emozioni: si piange e si ride, in poche parole, si vive''.
E dopo i ringraziamenti a Sonia Lippi per la sua presenza e partecipazione, non potevano mancare quelli ai vari attori coinvolti dietro le quinte per la realizzazione dello spettacolo: Federico Pennati, Laura Caspani, Agnese Molteni e tanti altri, i tecnici audio e luci, le attrici stesse dello spettacolo, e la voce parlante del pubblico - espediente scenico - di Ivo.
Insomma, un lavoro davvero corposo, che ha dato però grandi risultati: una serata ricca di emozioni, e uno spettacolo che, dai presenti, non verrà facilmente dimenticato.
Come già spiegatoci da Chiara Caspani (una delle organizzatrici), si è trattato di "una proposta promossa dall'Associazione Colombina che, in occasione della Festa della Donna, ha voluto organizzare qualcosa di molto diverso rispetto a quello a cui siamo abituati", lavoro che è sfociato in un reading teatrale diretto dalla regista Giuliana Randone, presente in prima persona sul palco la sera della rappresentazione.
Dopo la prima parte dedicata a un apericena, lo spettacolo - al quale hanno partecipato le attrici Carolina, Diletta (cantante professionista), Lucia, Noemi, Nora, Sara e Simona - ha preso il via intorno alle 19, di fronte a una sala dal pubblico ben nutrito.
Per circa un'ora, tutti i presenti sono stati catturati dalle diverse storie che sono state portate in scena con una profondità, ma allo stesso tempo una semplicità, davvero disarmanti: storie di donne oppresse, vittime di violenza, ma anche storie di riscatto e riscoperta di sé stesse. "Quelle che abbiamo messo in scena sono tutte storie vere" spiega la stessa Randone.
"È stata una scelta personale. Anziché attingere da storie della letteratura, mi piaceva l'idea di raccontare qualcosa di vero, quindi tutto ciò che avete sentito questa sera è vero, qualcosa magari è stato rivisitato in chiave comica, ma alla base, sono tutte storie vere, attinte dalle nostre esperienze personali o da quelle di amiche e conoscenti. Anzi, io credo che qualcuna delle donne che ha dato la sua storia per lo spettacolo fosse presente questa sera fra il pubblico''.
"L'idea è nata dopo che abbiamo fatto girare le due lenzuola che vedete qui esposte questa sera fra le donne della Colombina e delle cascine qui vicine, o comunque, del territorio: l'obiettivo era che ognuno ricamasse, o scrivesse, o anche solo segnasse in qualche modo - a noi bastava una linea rossa - ciò che desiderava su questi teli bianchi, un po' nello stesso modo in cui le nostre nonne, o mamme, si trovavano nelle corti e nei cortili e ricamavano la dote, condividendola così con le altre donne" ha spiegato Lucia, attrice, mente dietro all'effettivo progetto. "Abbiamo voluto quindi che la giornata della donna fosse proprio un momento di scambio e aggregazione, un momento semplicemente per chiacchierare, ma che producesse anche dei ricami belli e delicati su questo lenzuolo''.
"Quando mi è stata presentata quest'idea" ha aggiunto ancora Giuliana "l'ho trovata davvero geniale, per questo secondo me non poteva rimanere in un cassetto. Così abbiamo immaginato che questo lenzuolo, questi fili rossi di donne, potessero raccontare nel tessuto storie vere, e così ha preso vita lo spettacolo, nel giro di quattro o cinque incontri. Ciò che mi preme dire, peraltro, è che molte attrici che sono salite questa sera sul palco sono alla loro prima esperienza di recitazione. Non posso non ringraziarle, e non posso non ringraziare la Colombina, che ha voluto fortemente questo evento''.
Fra gli ospiti in sala, per la serata, è stata invitata in particolare Sonia Lippi, una donna che di mestiere è scrittrice, artista ma lavora anche per Sky Italia ed è editor per la casa editrice Echos Edizioni. Il suo romanzo "Chi me l'ha fatto fare - storia di una donna qualunque", presentato il giorno prima presso la libreria Peregolibri di Barzanò, è risultato fra i 200 migliori romanzi del 2023. "Sonia racconta la storia di una donna incastrata in un rapporto tossico dal quale poi riesce però a rinascere" spiega Giuliana, introducendo la scrittrice. "Un romanzo profondo, ma allo stesso tempo leggero, nel quale si viene coinvolti in un mix di emozioni: si piange e si ride, in poche parole, si vive''.
E dopo i ringraziamenti a Sonia Lippi per la sua presenza e partecipazione, non potevano mancare quelli ai vari attori coinvolti dietro le quinte per la realizzazione dello spettacolo: Federico Pennati, Laura Caspani, Agnese Molteni e tanti altri, i tecnici audio e luci, le attrici stesse dello spettacolo, e la voce parlante del pubblico - espediente scenico - di Ivo.
Insomma, un lavoro davvero corposo, che ha dato però grandi risultati: una serata ricca di emozioni, e uno spettacolo che, dai presenti, non verrà facilmente dimenticato.
G.G.