Colle B.za, elezioni: Manzoni, mi candido pensando a una progettualità diversa

Lo avevamo intervistato nel mese di marzo 2019, all’epoca della chiusura della sua esperienza politica come sindaco di Colle Brianza. Marco Manzoni, dopo vent’anni di pubblica amministrazione, un mandato da vicesindaco e tre mandati come primo cittadino, si congedò con un consiglio ai suoi successori: ''Questo lavoro qui, in un paese piccolo come il nostro, va fatto con passione. Ci vuole tanto tempo e tanta voglia. […]. Ci sono momenti lenti, momenti duri e difficili. Bisogna affrontare tutte le situazioni''.
Ed è esattamente una situazione completamente nuova quella che l’ex primo cittadino si prepara ad affrontare ripresentandosi come candidato sindaco dopo essere rimasto ''fuori dai giochi'' per cinque anni.
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Una situazione nuova perché per la prima volta Manzoni si candida a sindaco senza essere amministratore comunale uscente. Nuova anche perché rispetto al 2019 sembra di essere in un'altra epoca dal punto di vista amministrativo. Sono passati solo cinque anni, per l’esattezza 1822 giorni da quel ''saluto'', ma complice anche la pandemia e i numerosi cambiamenti susseguitesi, oggi sembra davvero di essere in un’altra epoca.
Cambiamenti che Manzoni sembra aver colto e, per questo, mira a presentarsi con un programma nuovo rispetto al passato. Altri punti di partenza, altri istanze, nuove basi. Con la differenza che questa volta finirà per candidarsi affrontando una sfida elettorale che potrebbe avvenire contro alcune figure che – come quella del sindaco uscente Tiziana Galbusera – in passato avevano fatto parte proprio della sua giunta.

Come è nata l’idea di candidarsi nuovamente?
Ho riflettuto parecchio, non sto costruendo una lista contro nessuno. Sono stato contattato da persone, cittadini, ex consiglieri che vorrebbero vedere un progetto nuovo per il paese. Una, chiamiamola, ''presa di posizione'' diversa rispetto una serie di questioni. Poi c’è la passione per la vita amministrativa e sociale del paese. Una passione che mi ha portato, in passato, a dedicare vent’anni all’amministrazione in comune e mi porta, oggi, alla disponibilità a continuare.

Quali sono le opinioni di queste persone che chiedono una ''posizione diversa'' rispetto a quanto realizzato dall’attuale amministrazione comunale uscente?
Personalmente, per cinque anni sono rimasto fuori dalla vita amministrativa del paese. Non sono intervenuto in dibattiti e nel commentare le scelte politiche. Penso di aver partecipato a solo due assemblee pubbliche in tutto questo tempo. Quello che ho sentito, da parte dei cittadini, lo posso riassumere così: da un lato questa amministrazione ha fatto tanto, in tema di opere pubbliche, fino al punto di sembrare troppo. Al contempo, però, c’è stato un sentore di parziale lontananza della stessa amministrazione nel rapporto con i cittadini.

Andiamo con ordine. È stato fatto tanto, grazie alle risorse ottenute dai bandi. Parliamo di circa 4 milioni di euro investiti in opere pubbliche. Può essere questo un aspetto negativo?
No, e bisogna apprezzare il lavoro svolto che è stato veramente enorme. Bisogna fare un plauso. Ma, di alcune opere non è chiaro quale sarà il futuro.

Ad esempio?
Prendiamo il progetto di riqualificazione del borgo di Campsirago grazie ai fondi del Pnrr. Ricordo che il recupero del borgo è iniziato molti anni fa, alla fine degli anni Novanta, dall’amministrazione comunale che ha preceduto le mie. Oggi ben vengano queste risorse per completare il lavoro, ma permangono due dubbi.

Quali?
Il primo riguarda il progetto vero e proprio. Non è stata data un’informazione precisa di cosa si andrà a fare. I cittadini se lo domandano. Il secondo riguarda la sostenibilità a lungo termine. Le opere che saranno realizzate come verranno mantenute una volta che sarà terminato il Pnrr fra pochi anni?

Lei cosa pensa a riguardo?
È arrivato questo robusto finanziamento grazia al Pnrr, spero sia stato valutato bene cosa fare.
Penso che sia necessario avere una prospettiva, fare scelte che non ricadano e finiscano per appesantire, magari fra qualche anno, il bilancio comunale in termini di spese e manutenzioni. Mi preoccupa la gestione più che le opere vere e proprie. Inoltre, vi è il problema irrisolto di accesso all’area dettato dalla strada, quindi di viabilità, e degli scarsi parcheggi. In futuro mi riservo di vedere, mi piacerebbe poter vedere i progetti precisi.

Tornando al rapporto amministrazione e cittadini, qual è la sua nuova proposta politica in risposta alle problematiche evidenziate?
Con il mio gruppo ci siamo posti l’obbiettivo di fare un programma che possa essere interessante per i cittadini. In tema di opere pubbliche è stato fatto molto. Noi vogliamo creare una proposta che stimoli i cittadini su di altri aspetti come: cultura, istruzione, partecipazione, associazionismo, spazi pubblici, ambiente e sentieristica. Vorremmo anche creare più unione e progettualità condivise fra comune e associazioni, manca una Pro Loco a Colle Brianza, bisogna cercare di ''amalgamare'' di più le realtà attive fra loro e con il Comune.

Diamo uno sguardo al settore dell’istruzione. Ogni anno è difficile formare una nuova classe prima alla scuola primaria. Cosa pensate di fare?
Servono nuovi giovani residenti. Una certa espansione del Pgt anche con la ristrutturazione di immobili nel centro serve per ''tenere in piedi'' scuola, asilo ed esercizi commerciali. Ma, le persone scelgono di venire a vivere a Colle Brianza se il paese offre una qualità della vita che sia attrattiva. Per questo pensiamo di fare proposte negli ambiti che puntino a migliorare questo aspetto. Per la scuola, inoltre, pensiamo di avviare un progetto di riqualificazione energetica.
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Oltre a questo, lei ha parlato di proposte mirate ai giovani. Il paese è suddiviso in molti nuclei abitativi, lontano dai centri urbani che offrono più occasioni di svago…
La nostra idea è di pensare a eventi e occasioni di svago per i giovani. Ma, lo vogliamo fare direttamente con loro. Sarebbe bello avere un consigliere o un assessore giovane, con una delega specifica a lavorare in questo ambito. Per risolvere alcuni problemi, potremmo anche pensare all’acquisto di un piccolo mezzo di trasporto, oltre che organizzare gite a eventi specifici. Inoltre, pensiamo alla creazione di una sala polivalente che possa essere a servizio delle associazioni, ma anche dei giovani per i loro progetti.

Fra le diverse scelte fatte da questa amministrazione, parliamo di una che cambierebbe se lei fosse rieletto sindaco…
Tengo a ribadire e premettere che non voglio criticare e giudicare nessuno. Cambierei la convezione di Polizia Locale fatta con Galbiate. Credo vada rivista e superata. Penso che l’amministrazione l’abbia sottoscritta con Galbiate per strutturare di più il servizio, ma ho raccolto diverse lamentele da parte dei cittadini. Anche in termini di servizio allo sportello. Penso che vada cambiata o rimodulata.

Quali altri proposte pensate di introdurre nel vostro programma elettorale?
Vorremmo puntare a realizzare un’opera di promozione del territorio. Pensiamo a nuove aree verdi pubbliche, percorsi attrezzati, valorizzazioni dei sentieri, bike sharing, più cultura, eventi e musica.

Concludendo, l’obbiettivo sembra quello di spostare l’accento dalle opere pubbliche alla ''comunità''…
Sì, da un certo senso possiamo riassumere così la nostra proposta, vogliamo una progettualità diversa.
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Lorenzo Adorni
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