Casatenovo, Auditorium: Artissunch firma il nuovo spettacolo ''sold-out'' della rassegna teatrale. Un omaggio alla donna
''Portare questo spettacolo in scena è stata una vera e propria sfida, ma sentivo l’esigenza di far passare un messaggio importante e femminista: le forza delle donne è incontrollabile''. Queste le parole pronunciate dal regista Stefano Artissunch in merito allo spettacolo teatrale ''Una giornata qualunque'', andato in scena alle 21 di ieri, giovedì 14 marzo, in Auditorium a Casatenovo.
L’ennesimo sold out per il cineteatro casatese, che ha avuto modo di ospitare nuovamente un grande professionista come Artissunch, affezionato al cineteatro di Via Parini e a tutti i volontari.
Prima dell’inizio dello spettacolo, abbiamo avuto modo di chiacchierare con il regista, ma anche con l’attrice Gaia De Laurentiis e con Lorenzo Artissunch, ''figlio d’arte'' completamente a suo agio sul palcoscenico nonostante la giovane età.
I tre protagonisti, affiancati anche dalla produttrice Danila Celani (peraltro moglie di Stefano e madre di Lorenzo), ci hanno quindi raccontato il lungo processo ha portato alla messa in scena di Una giornata qualunque, cui testo è stato scritto anni fa da due capisaldi del teatro, ovvero Dario Fo e Franca Rame, entrambi affezionati alle ''storie al femminile''.
La vicenda si snoda infatti attorno alla storia di Giulia, una donna logorata dalla vita che non vede via di fuga dal suo malessere e che, per questo motivo, pianifica di farla finita. Eppure una “casualità” cambia il corso delle cose: il suo telefono inizia infatti a squillare ininterrottamente. Questo accade perché, per errore, il numero di telefono di Giulia è stato riportato al termine di un articolo di giornale in cui si parlava di salute mentale: tutte le donne dall’altro capo del cellulare, di fatti, pensano di parlare con una psichiatra, non con il personaggio interpretato da Gaia de Laurentiis.
La penna raffinata della coppia Fo e Rame, dunque, ha dato vita ad uno spettacolo dai tratti grotteschi, ma che nasconde al suo interno un messaggio molto importante e che lascia agli spettatori il compito di comprendere quanto sia bella e preziosa la vita.
Il processo creativo che ha portato alla rappresentazione teatrale, come ci ha raccontato il regista Stefano Artissunch, è stato tutt’altro che semplice: quando si affronta un testo di tale profondità scritto da due maestri del teatro, infatti, bisogna prestare particolare attenzione.
''All’inizio del lavoro, ho deciso di stare in ascolto di questo testo, che porta con sé tematiche attiviste e femministe. La discriminazione di genere è un problema vero e concreto: il teatro deve aiutarci a fare attenzione a questi temi, perché saltino agli occhi di tutti'' ci ha detto. ''Dario Fo e Franca Rame hanno affrontato con molta determinazione aspetti che possano raccontare la vita delle donne all’interno della società. Quando ho letto il testo, mi è sembrato subito adatto a Gaia de Laurentiis, che è un’attrice straordinaria e poliedrica'' ha continuato, spiegandoci anche la natura di questo ''viaggio teatrale'', definito da lui come complesso ma ricco di soddisfazioni.
Anche Gaia De Laurentiis ha voluto parlarci del suo rapporto con questo testo, svelandoci come all’inizio le sembrasse spigoloso e complesso. Poi, grazie all’aiuto di Stefano e dell’intelligenza emotiva che caratterizza ogni bravo attore, il lavoro è diventato sempre più entusiasmante.
''Il tema della casualità che viene affrontato nel corso di questa messa in scena è molto interessante'' ci ha detto. ''Ci sono tante cose, anche dal punto di vista lavorativo, che sembra accadano per caso. Con il senno di poi, però, si scopre come in realtà siamo noi che teniamo tra le mani i fili della nostra vita. Proprio per questo, come comprende la protagonista Giulia, se hai combinato un guaio vuol dire che hai anche la forza per uscirne''.
Un lavoro, quello di Gaia, Stefano e Lorenzo, caratterizzato dal rispetto verso temi così delicati e importanti, ma anche dalla simpatia e dal divertimento che contraddistinguono questi talenti. ''Per me è stato un vero piacere avere modo di lavorare fianco a fianco con il giovane Lorenzo. È un ragazzo talentuoso, oltre che un compagno di lavoro simpaticissimo'' ha aggiunto l’attrice.
Il figlio di Stefano, classe 2004, ci ha raccontato infatti di come il suo amore per il palcoscenico sia nato quando era ancora bambino. ''È stato interessantissimo prendere parte a questo progetto, comprenderne il linguaggio e seguire questa rappresentazione che ha in sé sfumature molto profonde e altre comiche'' ha spiegato Lorenzo Artissunch.
Insomma, anche questa messa in scena è stata per l’Auditorium un vero e proprio successo, in una stagione interamente sold out.
Appuntamento ora al 3 di aprile, quando il cineteatro casatese ospiterà A spasso con Daisy: protagonisti Milena Vukotic, Salvatore Marino e Maximilian Nisi.
Contributo fotografico di Guglielmo Pennati
L’ennesimo sold out per il cineteatro casatese, che ha avuto modo di ospitare nuovamente un grande professionista come Artissunch, affezionato al cineteatro di Via Parini e a tutti i volontari.
Prima dell’inizio dello spettacolo, abbiamo avuto modo di chiacchierare con il regista, ma anche con l’attrice Gaia De Laurentiis e con Lorenzo Artissunch, ''figlio d’arte'' completamente a suo agio sul palcoscenico nonostante la giovane età.
I tre protagonisti, affiancati anche dalla produttrice Danila Celani (peraltro moglie di Stefano e madre di Lorenzo), ci hanno quindi raccontato il lungo processo ha portato alla messa in scena di Una giornata qualunque, cui testo è stato scritto anni fa da due capisaldi del teatro, ovvero Dario Fo e Franca Rame, entrambi affezionati alle ''storie al femminile''.
La vicenda si snoda infatti attorno alla storia di Giulia, una donna logorata dalla vita che non vede via di fuga dal suo malessere e che, per questo motivo, pianifica di farla finita. Eppure una “casualità” cambia il corso delle cose: il suo telefono inizia infatti a squillare ininterrottamente. Questo accade perché, per errore, il numero di telefono di Giulia è stato riportato al termine di un articolo di giornale in cui si parlava di salute mentale: tutte le donne dall’altro capo del cellulare, di fatti, pensano di parlare con una psichiatra, non con il personaggio interpretato da Gaia de Laurentiis.
La penna raffinata della coppia Fo e Rame, dunque, ha dato vita ad uno spettacolo dai tratti grotteschi, ma che nasconde al suo interno un messaggio molto importante e che lascia agli spettatori il compito di comprendere quanto sia bella e preziosa la vita.
Il processo creativo che ha portato alla rappresentazione teatrale, come ci ha raccontato il regista Stefano Artissunch, è stato tutt’altro che semplice: quando si affronta un testo di tale profondità scritto da due maestri del teatro, infatti, bisogna prestare particolare attenzione.
''All’inizio del lavoro, ho deciso di stare in ascolto di questo testo, che porta con sé tematiche attiviste e femministe. La discriminazione di genere è un problema vero e concreto: il teatro deve aiutarci a fare attenzione a questi temi, perché saltino agli occhi di tutti'' ci ha detto. ''Dario Fo e Franca Rame hanno affrontato con molta determinazione aspetti che possano raccontare la vita delle donne all’interno della società. Quando ho letto il testo, mi è sembrato subito adatto a Gaia de Laurentiis, che è un’attrice straordinaria e poliedrica'' ha continuato, spiegandoci anche la natura di questo ''viaggio teatrale'', definito da lui come complesso ma ricco di soddisfazioni.
Anche Gaia De Laurentiis ha voluto parlarci del suo rapporto con questo testo, svelandoci come all’inizio le sembrasse spigoloso e complesso. Poi, grazie all’aiuto di Stefano e dell’intelligenza emotiva che caratterizza ogni bravo attore, il lavoro è diventato sempre più entusiasmante.
''Il tema della casualità che viene affrontato nel corso di questa messa in scena è molto interessante'' ci ha detto. ''Ci sono tante cose, anche dal punto di vista lavorativo, che sembra accadano per caso. Con il senno di poi, però, si scopre come in realtà siamo noi che teniamo tra le mani i fili della nostra vita. Proprio per questo, come comprende la protagonista Giulia, se hai combinato un guaio vuol dire che hai anche la forza per uscirne''.
Un lavoro, quello di Gaia, Stefano e Lorenzo, caratterizzato dal rispetto verso temi così delicati e importanti, ma anche dalla simpatia e dal divertimento che contraddistinguono questi talenti. ''Per me è stato un vero piacere avere modo di lavorare fianco a fianco con il giovane Lorenzo. È un ragazzo talentuoso, oltre che un compagno di lavoro simpaticissimo'' ha aggiunto l’attrice.
Il figlio di Stefano, classe 2004, ci ha raccontato infatti di come il suo amore per il palcoscenico sia nato quando era ancora bambino. ''È stato interessantissimo prendere parte a questo progetto, comprenderne il linguaggio e seguire questa rappresentazione che ha in sé sfumature molto profonde e altre comiche'' ha spiegato Lorenzo Artissunch.
Insomma, anche questa messa in scena è stata per l’Auditorium un vero e proprio successo, in una stagione interamente sold out.
Appuntamento ora al 3 di aprile, quando il cineteatro casatese ospiterà A spasso con Daisy: protagonisti Milena Vukotic, Salvatore Marino e Maximilian Nisi.
Contributo fotografico di Guglielmo Pennati
S.L.F.