Annone: 36 aderenti al Controllo Del Vicinato. Il punto a due anni dall'avvio del progetto
Il punto sul progetto di Controllo Del Vicinato. Giovedì 14 marzo si è svolta, nella sala consiliare di Annone di Brianza, una serata dedicata al progetto di sicurezza, volto a fare il punto della situazione a ben due anni dalla sua attivazione sul territorio comunale.
Il Controllo Del Vicinato è una pratica che si è sviluppata in America negli anni Sessanta-Settanta, poi arrivata in Inghilterra negli anni Ottanta, dove all'epoca viveva il presidente italiano che l'ha portata nel suo paese d'origine, a Caronno Pertusella, ottenendo un buon riscontro. L'associazione, nata nel 2013, oggi raggruppa quasi 80.000 famiglie dislocate su tutta Italia, la maggior parte delle quali si trovano nel centro-nord Italia, ma si sta espandendo anche nelle regioni del sud: è stata strutturata tramite esperti criminologi e appartenenti delle forze dell'ordine e riguarda la sicurezza partecipata, un bene di tutti e senza colore politico. Il controllo del vicinato non è un presidio mobile, bensì uno strumento di prevenzione della microcriminalità e di promozione della sicurezza urbana tramite la solidarietà dei cittadini.
Sono due i modelli teorici di riferimento del progetto, la teoria delle finestre rotte e la teoria delle attività routinarie. La prima sostiene che una finestra rotta può generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante: mantenere e controllare gli ambienti urbani contribuisce a creare un clima di ordine e legalità. Per la teoria delle attività routinarie, ci sono invece tre fattori alla base del crimine: un bersaglio disponibile (come l'abitazione), un potenziale aggressore e l'assenza di un controllore capace. Esistono le vulnerabilità comportamentali come quando non si inserisce l'allarme se ci si allontana da casa per brevi periodi o si diffondono informazioni sulle assenze ma ci sono anche quelle di status, che coinvolgono soprattutto le persone che abitano da sole come gli anziani. Le vulnerabilità strutturali riguardano l'edificio come le siepi troppo alte che mascherano la vista all'interno e quelle ambientali hanno a che fare con strade poco frequentate, abitazioni vicine a punti di osservazione, abitazione vicina a vie di fuga. Infine, le vulnerabilità temporanee sono limitate ad un determinato periodo come mercati ed eventi, lavori di ristrutturazione e traslochi.
La collaborazione con le forze dell'ordine avviene nel rispetto dei reciproci ruoli, con i cittadini che provvedono a fare segnalazioni qualificate, ovvero in presa diretta. Ci sono alcune buone pratiche che possono costituire un deterrente dei furti e che ciascun cittadino può mettere in pratica: assicurarsi di chiudere bene porte e finestre, illuminare di sera le zone buie, non lasciare mai le chiavi dell'auto visibili o, peggio ancora, nel garage all'interno dell'auto e fotografare oggetti di valore che si posseggono per facilitare eventuali denunce alle forze dell'ordine o alla compagnia di assicurazione in caso di furto.
L’incontro dell’altra sera ad Annone Brianza è stato una tavola rotonda che ha visto gli interventi del comandante dell’Arma dei Carabinieri presso la stazione di Oggiono, luogotenente Nicolino Ombrosi, del comandante del Corpo di Polizia Locale di Annone e Oggiono, Mauro Sala, dell’agente Silvia Gravante, del referente provinciale del Controllo del Vicinato Raul Piemonti e della consigliera Laura Bartesaghi, referente e promotrice del progetto nel Comune di Annone di Brianza.
È stata fatta un’analisi di come il progetto si è evoluto sia in termini di iscrizioni, sia in termini di segnalazioni e rapporto con le Forze dell’Ordine. Quello che è emerso è stato un bilancio positivo: il numero attuale degli aderenti ammonta a 37 cittadini e, in più occasioni, il sistema di segnalazioni è risultato efficacie. Anche il riscontro dei Carabinieri e della Polizia è stato ottimo.
In particolare, il luogotenente Ombrosi ha delineato quelli che sono le principali criticità del territorio comunale, ossia i furti in orario serale, dando ai cittadini delle indicazioni su come prevenirli. Il Comandante dei Carabinieri ha sottolineato l’importanza di avere delle segnalazioni precise e tempestive.
Infine, si è convenuto sulla necessità di ampliare il numero degli aderenti al progetto, così da garantire una maggiore copertura delle diverse vie del Paese.
La consigliera Laura Bartesaghi ha ricordato che le iscrizioni sono sempre aperte: per poter aderire basta scaricare il modulo sul sito comunale, nella sezione ''Controllo Del Vicinato'', oppure, reperirlo direttamente presso gli Uffici Comunali. Una volta effettuata l’iscrizione, il cittadino interessato verrà contattato da uno dei referenti del progetto per un colloquio illustrativo delle regole del progetto e poi inserito nel gruppo whatsapp.
Il Controllo Del Vicinato è una pratica che si è sviluppata in America negli anni Sessanta-Settanta, poi arrivata in Inghilterra negli anni Ottanta, dove all'epoca viveva il presidente italiano che l'ha portata nel suo paese d'origine, a Caronno Pertusella, ottenendo un buon riscontro. L'associazione, nata nel 2013, oggi raggruppa quasi 80.000 famiglie dislocate su tutta Italia, la maggior parte delle quali si trovano nel centro-nord Italia, ma si sta espandendo anche nelle regioni del sud: è stata strutturata tramite esperti criminologi e appartenenti delle forze dell'ordine e riguarda la sicurezza partecipata, un bene di tutti e senza colore politico. Il controllo del vicinato non è un presidio mobile, bensì uno strumento di prevenzione della microcriminalità e di promozione della sicurezza urbana tramite la solidarietà dei cittadini.
Sono due i modelli teorici di riferimento del progetto, la teoria delle finestre rotte e la teoria delle attività routinarie. La prima sostiene che una finestra rotta può generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante: mantenere e controllare gli ambienti urbani contribuisce a creare un clima di ordine e legalità. Per la teoria delle attività routinarie, ci sono invece tre fattori alla base del crimine: un bersaglio disponibile (come l'abitazione), un potenziale aggressore e l'assenza di un controllore capace. Esistono le vulnerabilità comportamentali come quando non si inserisce l'allarme se ci si allontana da casa per brevi periodi o si diffondono informazioni sulle assenze ma ci sono anche quelle di status, che coinvolgono soprattutto le persone che abitano da sole come gli anziani. Le vulnerabilità strutturali riguardano l'edificio come le siepi troppo alte che mascherano la vista all'interno e quelle ambientali hanno a che fare con strade poco frequentate, abitazioni vicine a punti di osservazione, abitazione vicina a vie di fuga. Infine, le vulnerabilità temporanee sono limitate ad un determinato periodo come mercati ed eventi, lavori di ristrutturazione e traslochi.
La collaborazione con le forze dell'ordine avviene nel rispetto dei reciproci ruoli, con i cittadini che provvedono a fare segnalazioni qualificate, ovvero in presa diretta. Ci sono alcune buone pratiche che possono costituire un deterrente dei furti e che ciascun cittadino può mettere in pratica: assicurarsi di chiudere bene porte e finestre, illuminare di sera le zone buie, non lasciare mai le chiavi dell'auto visibili o, peggio ancora, nel garage all'interno dell'auto e fotografare oggetti di valore che si posseggono per facilitare eventuali denunce alle forze dell'ordine o alla compagnia di assicurazione in caso di furto.
L’incontro dell’altra sera ad Annone Brianza è stato una tavola rotonda che ha visto gli interventi del comandante dell’Arma dei Carabinieri presso la stazione di Oggiono, luogotenente Nicolino Ombrosi, del comandante del Corpo di Polizia Locale di Annone e Oggiono, Mauro Sala, dell’agente Silvia Gravante, del referente provinciale del Controllo del Vicinato Raul Piemonti e della consigliera Laura Bartesaghi, referente e promotrice del progetto nel Comune di Annone di Brianza.
È stata fatta un’analisi di come il progetto si è evoluto sia in termini di iscrizioni, sia in termini di segnalazioni e rapporto con le Forze dell’Ordine. Quello che è emerso è stato un bilancio positivo: il numero attuale degli aderenti ammonta a 37 cittadini e, in più occasioni, il sistema di segnalazioni è risultato efficacie. Anche il riscontro dei Carabinieri e della Polizia è stato ottimo.
In particolare, il luogotenente Ombrosi ha delineato quelli che sono le principali criticità del territorio comunale, ossia i furti in orario serale, dando ai cittadini delle indicazioni su come prevenirli. Il Comandante dei Carabinieri ha sottolineato l’importanza di avere delle segnalazioni precise e tempestive.
Infine, si è convenuto sulla necessità di ampliare il numero degli aderenti al progetto, così da garantire una maggiore copertura delle diverse vie del Paese.
La consigliera Laura Bartesaghi ha ricordato che le iscrizioni sono sempre aperte: per poter aderire basta scaricare il modulo sul sito comunale, nella sezione ''Controllo Del Vicinato'', oppure, reperirlo direttamente presso gli Uffici Comunali. Una volta effettuata l’iscrizione, il cittadino interessato verrà contattato da uno dei referenti del progetto per un colloquio illustrativo delle regole del progetto e poi inserito nel gruppo whatsapp.
M.Mau.