Castello B.za: si è spento a 88 anni Padre Noè Cereda della Consolata
Lutto a Castello di Brianza ma non solo, per la scomparsa di Padre Noè Cereda, Missionario della Consolata. Lunga la sua opera a favore dei più deboli, soprattutto in Madagascar dove è stato responsabile della locale scuola per i figli degli antichi schiavi tagliatori di canna da zucchero (ancora considerati tali dalla popolazione autoctona), 1.300 piccoli allievi. Un servizio che gli era valso, nel 2010 il Premio per la Pace alla memoria di Madre Erminia Cazzaniga e Graziella Fumagalli.
Ordinato sacerdote nel dicembre 1963 a Torino, all'età di trent'anni, per decenni il religioso nativo proprio di Castello aveva girato il mondo: tanta la strada percorsa e altrettanta la gente incontrata nella sua lunga esistenza, terminata nelle prime ore di ieri, domenica 17 marzo.
Una volta ricevuta l'ordinazione sacerdotale Padre Noè era partito alla volta del Canada, dove era rimasto per tre anni. Da qui si era quindi trasferito in Belgio, dove al termine di quattro anni di studi presso l'università di Lovanio, si era laureato in criminologia. Una formazione che gli era servita durante la sua prima importante esperienza missionaria in Africa: i 17 anni trascorsi in Congo dove aveva insegnato criminologia nella facoltà di diritto, occupandosi in particolare nei percorsi rieducativi dei detenuti.
Al termine di una nuova parentesi europea che l'aveva quindi visto per due anni a Parigi come sostituto parroco, poi per otto anni a Bologna nella Casa Editrice Missionaria Italiana e infine per quattro anni di nuovo a Torino, dove aveva aperto una libreria cattolica, Padre Cereda nel 1999 era quindi partito di nuovo per il continente africano, direzione Madagascar, la sua ultima destinazione missionaria.
Il religioso si è spento ieri a Torino, nella casa di riposo dei Missionari della Consolata; i suoi funerali si terranno nei prossimi giorni a Castello di Brianza.
Ordinato sacerdote nel dicembre 1963 a Torino, all'età di trent'anni, per decenni il religioso nativo proprio di Castello aveva girato il mondo: tanta la strada percorsa e altrettanta la gente incontrata nella sua lunga esistenza, terminata nelle prime ore di ieri, domenica 17 marzo.
Padre Noè Cereda (a sinistra con don Giorgio Salati, allora parroco a Castello e Dolzago)
Una volta ricevuta l'ordinazione sacerdotale Padre Noè era partito alla volta del Canada, dove era rimasto per tre anni. Da qui si era quindi trasferito in Belgio, dove al termine di quattro anni di studi presso l'università di Lovanio, si era laureato in criminologia. Una formazione che gli era servita durante la sua prima importante esperienza missionaria in Africa: i 17 anni trascorsi in Congo dove aveva insegnato criminologia nella facoltà di diritto, occupandosi in particolare nei percorsi rieducativi dei detenuti.
Al termine di una nuova parentesi europea che l'aveva quindi visto per due anni a Parigi come sostituto parroco, poi per otto anni a Bologna nella Casa Editrice Missionaria Italiana e infine per quattro anni di nuovo a Torino, dove aveva aperto una libreria cattolica, Padre Cereda nel 1999 era quindi partito di nuovo per il continente africano, direzione Madagascar, la sua ultima destinazione missionaria.
Il religioso si è spento ieri a Torino, nella casa di riposo dei Missionari della Consolata; i suoi funerali si terranno nei prossimi giorni a Castello di Brianza.
