Maresso: due statue oltre ai vasi in rame, il bottino del furto al cimitero
Con il trascorrere dei giorni il quadro si è fatto un poco più definito. Sarebbe infatti circoscritto a due statue e a qualche vaso, il bottino fruttato alla banda che nella notte fra sabato e domenica ha varcato l'ingresso del cimitero di Maresso, frazione di Missaglia. Un colpo (l'ennesimo peraltro ai danni della struttura per il riposo eterno di Via Milano) che ha turbato non poco la piccola comunità, dove in questi giorni non si parlava d'altro.
Ad accorgersi di quanto avvenuto sarebbero stati gli stessi visitatori nella prima mattina di domenica; passeggiando fra i vialetti del camposanto per recarsi verso i monumenti dei propri cari, qualcuno ha notato mazzi di fiori gettati a terra. I malviventi avevano infatti estratto dal corpo principale in marmo, i vasi in rame, depredando altresì un paio di tombe dalle statue in bronzo installate quale elemento di ulteriore devozione e commiato nei confronti dei defunti.
Il furto sarebbe avvenuto intorno alle 4.30, approfittando della scarsa presenza di veicoli lungo l'arteria che collega Maresso a Lomagna e da lì alla tangenziale est, solitamente trafficata. Ulteriori elementi utili ad inquadrare con ancor più efficacia quanto accaduto parrebbero emergere dal sistema di videosorveglianza che monitora gli accessi al cimitero missagliese.
Filmati nel frattempo consegnati ai carabinieri che si stanno occupando delle indagini finalizzate appunto a risalire agli autori del furto, che si sarebbero intrattenuti non più di una manciata di minuti all'interno della struttura missagliese, raggiunta con tutta probabilità con un mezzo a bordo del quale caricare il bottino e dileguarsi in fretta e furia il più lontano possibile.
Ad accorgersi di quanto avvenuto sarebbero stati gli stessi visitatori nella prima mattina di domenica; passeggiando fra i vialetti del camposanto per recarsi verso i monumenti dei propri cari, qualcuno ha notato mazzi di fiori gettati a terra. I malviventi avevano infatti estratto dal corpo principale in marmo, i vasi in rame, depredando altresì un paio di tombe dalle statue in bronzo installate quale elemento di ulteriore devozione e commiato nei confronti dei defunti.
Il furto sarebbe avvenuto intorno alle 4.30, approfittando della scarsa presenza di veicoli lungo l'arteria che collega Maresso a Lomagna e da lì alla tangenziale est, solitamente trafficata. Ulteriori elementi utili ad inquadrare con ancor più efficacia quanto accaduto parrebbero emergere dal sistema di videosorveglianza che monitora gli accessi al cimitero missagliese.
Filmati nel frattempo consegnati ai carabinieri che si stanno occupando delle indagini finalizzate appunto a risalire agli autori del furto, che si sarebbero intrattenuti non più di una manciata di minuti all'interno della struttura missagliese, raggiunta con tutta probabilità con un mezzo a bordo del quale caricare il bottino e dileguarsi in fretta e furia il più lontano possibile.