Papa Francesco: quando la narrazione mediatica rovescia volutamente i significati
Finalmente si possono compiutamente valutare le parole di Papa Francesco: Il video integrale della sua intervista alla tv svizzera è stato messo a disposizione dell'opinione pubblica.
Ed allora come non avere un moto quantomeno d'indignazione nei confronti dei molti soloni che hanno vomitato sul pontefice fiumi di commenti distorsivi. Una evidente distorsione a cui sono state sottoposte le sue pacate e coraggiose parole e che ora si possono ben evincere dalla visione diretta, a cui qui rimando. https://www.tvsvizzera.it/tvs/qui-mondo/papa-francesco-e-il-coraggio-della-bandiera-bianca/74035327.
Quindi che dire, se non risottolineare la doverosa attenzione che qualsiasi cittadino consapevole deve saper porre nell'approcciarsi a quello che da molti viene definito il GCM (Grande Circo Mediatico) ed in particolare quello televisivo con le sue virtuosità ma anche con le sue campagne manipolatorie e relative distorsioni non certamente casuali.
Un responsabile atteggiamento “critico” che sappia filtrare, magari incrociando le fonti anche se il rischio del mainstream è sempre presente, “il grano dal loglio” come ad esempio, nel caso delle parole di Papa Francesco, occorra attingere alle fonti dirette, senza interposte interpretazione troppe volte strumentali a logiche partigiane.
Un responsabile atteggiamento “critico” quantomai indispensabile proprio in momenti come questi di impazzimento di alcune leadership specie europee che sembrano prendere seriamente in considerazione l'opzione “guerra”.
E' quindi assolutamente prioritario non lasciarsi risucchiare da solo presunti interessi nazionali che spesso mascherano tutt'altri interessi di ben altra natura.
Come diceva un certo compianto Don Lorenzo Milani “ “Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora io dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri…”.
Rendiamo concrete queste profetiche quanto praticabili parole