Missaglia: in stand-by i fondi Pnrr per la palestra della scuola Moneta. Lo sfogo del sindaco
Disappunto, accompagnato da altrettanta amarezza per i mancati contributi - da parte dello Stato - a favore del progetto di riqualificazione della palestra della scuola primaria Teodoro Moneta, il cosiddetto palazzetto, utilizzato da molte delle associazioni sportive di Missaglia, oltre che dagli alunni del confinante plesso. Al termine della seduta consiliare dello scorso martedì 26 marzo il sindaco Paolo Redaelli ha ripercorso la vicenda, tutt'ora in stand-by e originata dalla richiesta da parte del Comune di un contributo di 1.800.000 euro per un completo restyling della struttura sportivo-scolastica. Prevista infatti - dallo studio di fattibilità approvato dalla giunta - l'efficientamento energetico dell'edificio, oltre al rifacimento degli spogliatoi, al cappotto e alla posa di pannelli sulla copertura. Un intervento sulla scorta di quello già finanziato alla scuola di Maresso, i cui lavori dovrebbero prendere il via in estate.
''A fronte del risultato che vede il nostro Comune in settima posizione per quel che riguarda gli esclusi, rammarica che il Governo non abbia ancora provveduto a scorrere la graduatoria prevedendo a stanziare ulteriori risorse per i comuni che hanno partecipato'' ha spiegato Redaelli. Una affermazione - quella del primo cittadino - suffragata dalla presenza di fondi Pnrr non utilizzati che, se rimarranno tali ''dovranno essere restituiti all’Europa''.
''Il più grande rammarico – ha proseguito il sindaco - sta nel fatto che chi come il nostro comune si è dimostrato in grado di seguire e realizzare gli interventi a fronte delle erogazioni ricevute in passato, si trovi oggi nell’impossibilità di fruire di risorse preziose per la decisione nazionale di rimodulazione degli obbiettivi''.
La vicenda pare essere bloccata da un anno circa e non ha avuto sviluppi nonostante il trasferimento di risorse dallo Stato a Regione Lombardia.
''Con decreto del ministero dell’Istruzione – ha spiegato Redaelli - sono stati retrocessi 20milioni di euro per favorire interventi di messa in sicurezza di immobili pubblici adibiti ad uso scolastico, risorse che Regione non ha ancora assegnato. Quindi – ha concluso il sindaco - c’è copertura anche per il nostro progetto che è risultato approvato ma non finanziato''.
''A fronte del risultato che vede il nostro Comune in settima posizione per quel che riguarda gli esclusi, rammarica che il Governo non abbia ancora provveduto a scorrere la graduatoria prevedendo a stanziare ulteriori risorse per i comuni che hanno partecipato'' ha spiegato Redaelli. Una affermazione - quella del primo cittadino - suffragata dalla presenza di fondi Pnrr non utilizzati che, se rimarranno tali ''dovranno essere restituiti all’Europa''.
''Il più grande rammarico – ha proseguito il sindaco - sta nel fatto che chi come il nostro comune si è dimostrato in grado di seguire e realizzare gli interventi a fronte delle erogazioni ricevute in passato, si trovi oggi nell’impossibilità di fruire di risorse preziose per la decisione nazionale di rimodulazione degli obbiettivi''.
La vicenda pare essere bloccata da un anno circa e non ha avuto sviluppi nonostante il trasferimento di risorse dallo Stato a Regione Lombardia.
''Con decreto del ministero dell’Istruzione – ha spiegato Redaelli - sono stati retrocessi 20milioni di euro per favorire interventi di messa in sicurezza di immobili pubblici adibiti ad uso scolastico, risorse che Regione non ha ancora assegnato. Quindi – ha concluso il sindaco - c’è copertura anche per il nostro progetto che è risultato approvato ma non finanziato''.