La poesia di Umberto Colombo/69: la Pasqua nei tempi duri
Quest'oggi, 31 marzo 2024, si celebra la Pasqua. È la festa più solenne della religione cristiana: rappresenta il culmine del Triduo pasquale e prosegue con l’Ottava di Pasqua e con il tempo liturgico di Pasqua che dura 50 giorni, includendo la festività dell’Ascensione, fino alla solennità della Pentecoste. Si tratta di una festa mobile, fissata nella domenica che seguiva il plenilunio di primavera.
La parola deriva dal greco ''pascha'', a sua volta derivante dall'aramaico e significa propriamente ''passare oltre'', quindi ''passaggio''. Per i cristiani è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo.
La poesia di Umberto Colombo invita a soffermarci su questi giorni particolari, nel contesto mondiale. Siamo nel tempo dell’incertezza e questo non fa intravedere futuro. ''Per queste festività ho pensato a qualche verso non proprio in linea con la gioia generale. I tempi sono duri ed è difficile vedere un futuro roseo a cominciare dal clima., dalle guerre dalle difficoltà sui generi alimentari, dai costi dall'incertezza generale. Quindi ho scritto questi versi con animo critico ma, nell'insieme, auguro a tutti una buona Pasqua'' le parole dell’autore della poesia.
TITOLO FUORI
LA POESIA DELLA SETTIMANA/69
La Pasqua in tempi duri nel
testo di Umberto Colombo
TITOLO DENTRO
La poesia di Umberto Colombo/69: la Pasqua nei tempi duri
Quest'oggi, 31 marzo 2024, si celebra la Pasqua. È la festa più solenne della religione cristiana: rappresenta il culmine del Triduo pasquale e prosegue con l’Ottava di Pasqua e con il tempo liturgico di Pasqua che dura 50 giorni, includendo la festività dell’Ascensione, fino alla solennità della Pentecoste. Si tratta di una festa mobile, fissata nella domenica che seguiva il plenilunio di primavera.
La parola deriva dal greco ''pascha'', a sua volta derivante dall'aramaico e significa propriamente ''passare oltre'', quindi ''passaggio''. Per i cristiani è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo.
FOTO UMBERTO COLOMBO
La poesia di Umberto Colombo invita a soffermarci su questi giorni particolari, nel contesto mondiale. Siamo nel tempo dell’incertezza e questo non fa intravedere futuro. ''Per queste festività ho pensato a qualche verso non proprio in linea con la gioia generale. I tempi sono duri ed è difficile vedere un futuro roseo a cominciare dal clima., dalle guerre dalle difficoltà sui generi alimentari, dai costi dall'incertezza generale. Quindi ho scritto questi versi con animo critico ma, nell'insieme, auguro a tutti una buona Pasqua'' le parole dell’autore della poesia.
La parola deriva dal greco ''pascha'', a sua volta derivante dall'aramaico e significa propriamente ''passare oltre'', quindi ''passaggio''. Per i cristiani è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo.
TITOLO FUORI
LA POESIA DELLA SETTIMANA/69
La Pasqua in tempi duri nel
testo di Umberto Colombo
TITOLO DENTRO
La poesia di Umberto Colombo/69: la Pasqua nei tempi duri
Quest'oggi, 31 marzo 2024, si celebra la Pasqua. È la festa più solenne della religione cristiana: rappresenta il culmine del Triduo pasquale e prosegue con l’Ottava di Pasqua e con il tempo liturgico di Pasqua che dura 50 giorni, includendo la festività dell’Ascensione, fino alla solennità della Pentecoste. Si tratta di una festa mobile, fissata nella domenica che seguiva il plenilunio di primavera.
La parola deriva dal greco ''pascha'', a sua volta derivante dall'aramaico e significa propriamente ''passare oltre'', quindi ''passaggio''. Per i cristiani è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo.
FOTO UMBERTO COLOMBO
La poesia di Umberto Colombo invita a soffermarci su questi giorni particolari, nel contesto mondiale. Siamo nel tempo dell’incertezza e questo non fa intravedere futuro. ''Per queste festività ho pensato a qualche verso non proprio in linea con la gioia generale. I tempi sono duri ed è difficile vedere un futuro roseo a cominciare dal clima., dalle guerre dalle difficoltà sui generi alimentari, dai costi dall'incertezza generale. Quindi ho scritto questi versi con animo critico ma, nell'insieme, auguro a tutti una buona Pasqua'' le parole dell’autore della poesia.
Una ricorrenza, la Pasqua
ci viene regalata una via aperta ogni anno
che ci invita ad essere più buoni e sereni
perché il mondo è matto e pieno d’affanno
e non si sbroglia per niente, noi siamo gli alieni
domani è Pasqua e Gesù torna alla mente
ma ci spalanca le vie del Paradiso che a flotte
le anime di tutti quei morti uccisi per niente
si fanno avanti e per lor si aprono le porte
quanta inumana giustizia corre sulla terra
noi sempre chiediamo al giusto un suo apporto
avutolo lo buttiamo sul punto di una guerra
per trovare che il mondo è sempre più contorto
ma la Pasqua richiama all’amore tra la gente
il giusto è giusto e non può essere dimenticato
Il sole sorge ogni giorno ed è sempre più splendente
ci porta l’amore coraggio e un grande afflato
vogliamoci più bene e troviamoci al giorno sereni
la vita non è nostra proprietà ma è un regalo
un regalo di luce e di fortuna senza sprecare beni
e il grande rispetto verrà senza mai averne un calo
“Natale coi tuoi e Pasqua con chi vuoi” è un proverbio
vecchio di centinaia d’anni, ma non porta alla rovina
ma fila dritto alla serenità e non certo in un diverbio
teniamoci per mano noi siamo il meglio sulla crina
la Pasqua sia la pace, la Pasqua sia l’amore e rispetto
diamoci un bacio di fratellanza e teniamocelo caro
noi siamo solo dei giullari su questo mondo stretto
auguri a tutti, e torni la Pasqua su questo mondo avaro
Umberto Colombo
