Viganò: il 6 apre la mostra sulla moda dell'artista Daf
Si chiama ''Rewind. Storie di atelier'' la mostra di Daf, all'anagrafe Dafne Fettolini, che sarà inaugurata sabato 6 aprile alle ore 16.30 presso la sala biblioteca comunale di Viganò, comune d'origine della giovane artista che ha trovato nella moda la sua fonte di creatività ed ispirazione.L'esposizione - allestita nelle sale dello spazio civico fino al 21 aprile - si comporrà infatti di capi realizzati a mano da Daf, con un'esaltazione al mondo del riciclo. Un evento proposto dal Gruppo Cultura in sinergia con l'Assessorato alla Cultura e la Biblioteca.
Da sempre appassionata e cresciuta nel mondo dell’arte, dopo gli studi al liceo artistico, DAF, all’anagrafe Dafne Fettolini, trova la sua definitiva forma di espressione nella moda. La respira, la studia, la sviluppa e la fa sua. Le sue creazioni spaziano dal riciclo di abiti già esistenti, ai quali dona una nuova vita, alla realizzazione di prodotti da zero. Il risultato è una piccola collezione fresca e accattivante, dai toni sabbiosi a quelli classici, che rispecchiano in tutto e per tutto la sua visione del mondo della moda e del vestiario; un mondo che deve essere libero da preconcetti e regole ferree, un mondo determinato dalla libertà di esprimersi attraverso ciò che si indossa, un soft glam accessibile a tutti, pensato per ogni tipo di fisicità che trovala sua realizzazione nell’inclusione, che accompagna l’armonia delle forme di ogni tipo di corporatura, cercando e trovando l’arte all’interno di ogni singolo capo, pensato e studiato sin dal minimo dettaglio.
Rewind - Storie di un atelier, è una mostra che nasce non per essere visitata, ma per essere vissuta; è la proiezione concreta dello spazio mentale dell’artista vista dagli occhi dei curatori, una stanza che diventa atelier d’artista ed esperienza immersiva dal sapore anche un po’ parigino. Bozzetti, vestiti appesi, rocchetti e materiale di lavoro portano il visitatore direttamente all’interno di quello che è il processo creativo e la nascita di un capo, dal cartamodello alle foto degli abiti finiti e indossati. Una visione a 360 gradi del mondo della giovane stilista, una mostra che invita e abbraccia senza alcuna pretesa se non quella di fare sentire a casa; uno “studio visit” creato ad hoc per dare la possibilità di vivere un’esperienza diversa dal solito, lontana dalla staticità classica di molte esposizioni.