Casatenovo: le sale di Cascina Levada intitolate alla memoria di Vittorio Arrigoni
Ore di angoscia che si erano poi ''sciolte'' nel dolore, ma anche nella consapevolezza che quel segno così profondo avrebbe dato il suo frutto. E così è stato. Vittorio ''Vik'' Arrigoni, ucciso a Gaza il 15 aprile 2011 è stato capace di lasciare un messaggio indelebile.
Il suo ''Restiamo umani'' è risuonato nel pomeriggio di oggi anche a Casatenovo, dove l'amministrazione comunale ha scelto di dedicare le sale di Cascina Levada alla memoria dell'attivista e pacifista bulciaghese, che tanto si era speso nella sua purtroppo breve esistenza, nella difesa degli ultimi e più in generale, dei diritti umani. Quelli che nella Striscia di Gaza da mesi ormai sono calpestati, sepolti dalla violenza delle bombe. Un messaggio il suo che merita più che mai di essere rinnovato e gridato a gran voce.
''Vittorio Arrigoni è stato un giovane che ha dato molto per i valori in cui credeva. Ha sempre messo al primo posto la centralità della persona'' ha detto Davide Findeis per conto di Umanità alla Deriva, un insieme di associazioni e gruppi casatesi che negli scorsi mesi avevano proposto al sindaco Filippo Galbiati e al consiglio comunale, l'intitolazione di quegli spazi alla memoria di Vik.
Detto...fatto. Con una delibera approvata all'unanimità da maggioranza e gruppi di opposizione, quel desiderio è divenuto reale e nel pomeriggio odierno - a seguito dell'iter portato avanti con la Prefettura - l'intitolazione è stata sancita attraverso una cerimonia pubblica alla quale ha preso parte anche Egidia Beretta, mamma di Vittorio, ''un esempio da seguire'' secondo Davide Findeis che ha concluso il suo intervento ricordando Alberto Cazzaniga e Isidoro Galbusera, due figure preziose venute a mancare di recente e che tanto avevano dato ad alcune delle associazioni che a Cascina Levada si riuniscono, fornendo supporto ed assistenza agli alunni in difficoltà.
''Questa iniziativa è nata dall'alto'' ha detto il sindaco Galbiati, ricordando appunto la richiesta pervenuta da una serie di realtà del mondo associativo casatese e condivisa dal consiglio comunale tutto. ''Oggi è una bella giornata, ma a Gaza sono ore drammatiche. E' un'umanità alla deriva e Vik a tutto questo era molto attento. Non lo possiamo dimenticare'' ha proseguito, rivolgendosi poi ad Egidia Beretta, madre dell'attivista e sindaco di Bulciago per dieci anni sino al 2014. ''Questo è un segno piccolo, ma speriamo che possa essere un faro per tanti, soprattutto per le giovani generazioni''.
E' toccato dunque alla mamma - introdotta da Meri Sanvito di Umanità alla Deriva - prendere la parola, fra l'emozione palpabile e quella compostezza che la caratterizza. Proprio nelle prossime ore il dolore diventerà ancora più forte del solito perchè ricorrerà l'anniversario della morte di Vik.
''Grazie a chi ha proposto questa intitolazione e al consiglio comunale che si è espresso a favore all'unanimità. E' un momento significativo: da qui parte la solidarietà concreta, perchè la Palestina sembra lontana ma in realtà è fuori dall'uscio di casa quando incontriamo situazioni in cui i diritti umani non vengono rispettati, ma al contrario derisi. Sono sicura che Vittorio, ovunque adesso sia, gioirà insieme a noi'' ha aggiunto Egidia Beretta, ricordando quanto il figlio sognasse l'utopia, perchè in fin dei conti ''la storia la fanno le persone semplici, quelle che si impegnano per la pace. Basta crederci''.
Infine un pensiero rivolto a quel che sta accadendo a Gaza: ai morti innocenti, ai feriti, all'ingiustizia profonda, il cui prezzo lo stanno pagando come sempre gli ultimi.
A chiudere gli interventi prima del momento finale dell'intenso pomeriggio, è stato Duccio Facchini, direttore della rivista L'Altraeconomia, nonchè profondo conoscitore della storia di Vik e della politica internazionale, le cui parole hanno lasciato il posto ad un emozionante video con stralci degli ultimi anni di vita dell'attivista, a Gaza dal 2008 per stare dalla parte dei più deboli. ''Ho una passione sfrenata per i diritti umani'' diceva il bulciaghese, che amava ''combattere per la libertà''.
La scopertura della targa alla sua memoria - dopo le parole del vicario parrocchiale don Eusebio Stefanoni che nel suo intervento ha citato Papa Francesco e il suo messaggio di fraternità - collocata su una delle colonne all'esterno di Cascina Levada, ha chiuso una cerimonia emozionante che ha lasciato i presenti con una certezza.
Il messaggio forte, di speranza, lanciato da Vik è stato capace di sopravvivere alla sua morte, abbattendo muri, unendo popoli e accorciando distanze.
La scopertura della targa installata alla memoria di Vittorio Arrigoni
Il suo ''Restiamo umani'' è risuonato nel pomeriggio di oggi anche a Casatenovo, dove l'amministrazione comunale ha scelto di dedicare le sale di Cascina Levada alla memoria dell'attivista e pacifista bulciaghese, che tanto si era speso nella sua purtroppo breve esistenza, nella difesa degli ultimi e più in generale, dei diritti umani. Quelli che nella Striscia di Gaza da mesi ormai sono calpestati, sepolti dalla violenza delle bombe. Un messaggio il suo che merita più che mai di essere rinnovato e gridato a gran voce.
Al microfono Meri Sanvito di Umanità alla Deriva
''Vittorio Arrigoni è stato un giovane che ha dato molto per i valori in cui credeva. Ha sempre messo al primo posto la centralità della persona'' ha detto Davide Findeis per conto di Umanità alla Deriva, un insieme di associazioni e gruppi casatesi che negli scorsi mesi avevano proposto al sindaco Filippo Galbiati e al consiglio comunale, l'intitolazione di quegli spazi alla memoria di Vik.
Detto...fatto. Con una delibera approvata all'unanimità da maggioranza e gruppi di opposizione, quel desiderio è divenuto reale e nel pomeriggio odierno - a seguito dell'iter portato avanti con la Prefettura - l'intitolazione è stata sancita attraverso una cerimonia pubblica alla quale ha preso parte anche Egidia Beretta, mamma di Vittorio, ''un esempio da seguire'' secondo Davide Findeis che ha concluso il suo intervento ricordando Alberto Cazzaniga e Isidoro Galbusera, due figure preziose venute a mancare di recente e che tanto avevano dato ad alcune delle associazioni che a Cascina Levada si riuniscono, fornendo supporto ed assistenza agli alunni in difficoltà.
Il sindaco Filippo Galbiati
''Questa iniziativa è nata dall'alto'' ha detto il sindaco Galbiati, ricordando appunto la richiesta pervenuta da una serie di realtà del mondo associativo casatese e condivisa dal consiglio comunale tutto. ''Oggi è una bella giornata, ma a Gaza sono ore drammatiche. E' un'umanità alla deriva e Vik a tutto questo era molto attento. Non lo possiamo dimenticare'' ha proseguito, rivolgendosi poi ad Egidia Beretta, madre dell'attivista e sindaco di Bulciago per dieci anni sino al 2014. ''Questo è un segno piccolo, ma speriamo che possa essere un faro per tanti, soprattutto per le giovani generazioni''.
Egidia Beretta Arrigoni
E' toccato dunque alla mamma - introdotta da Meri Sanvito di Umanità alla Deriva - prendere la parola, fra l'emozione palpabile e quella compostezza che la caratterizza. Proprio nelle prossime ore il dolore diventerà ancora più forte del solito perchè ricorrerà l'anniversario della morte di Vik.
''Grazie a chi ha proposto questa intitolazione e al consiglio comunale che si è espresso a favore all'unanimità. E' un momento significativo: da qui parte la solidarietà concreta, perchè la Palestina sembra lontana ma in realtà è fuori dall'uscio di casa quando incontriamo situazioni in cui i diritti umani non vengono rispettati, ma al contrario derisi. Sono sicura che Vittorio, ovunque adesso sia, gioirà insieme a noi'' ha aggiunto Egidia Beretta, ricordando quanto il figlio sognasse l'utopia, perchè in fin dei conti ''la storia la fanno le persone semplici, quelle che si impegnano per la pace. Basta crederci''.
Infine un pensiero rivolto a quel che sta accadendo a Gaza: ai morti innocenti, ai feriti, all'ingiustizia profonda, il cui prezzo lo stanno pagando come sempre gli ultimi. Duccio Facchini e Davide Findeis
A chiudere gli interventi prima del momento finale dell'intenso pomeriggio, è stato Duccio Facchini, direttore della rivista L'Altraeconomia, nonchè profondo conoscitore della storia di Vik e della politica internazionale, le cui parole hanno lasciato il posto ad un emozionante video con stralci degli ultimi anni di vita dell'attivista, a Gaza dal 2008 per stare dalla parte dei più deboli. ''Ho una passione sfrenata per i diritti umani'' diceva il bulciaghese, che amava ''combattere per la libertà''.
Il vicario don Eusebio Stefanoni
La scopertura della targa alla sua memoria - dopo le parole del vicario parrocchiale don Eusebio Stefanoni che nel suo intervento ha citato Papa Francesco e il suo messaggio di fraternità - collocata su una delle colonne all'esterno di Cascina Levada, ha chiuso una cerimonia emozionante che ha lasciato i presenti con una certezza.
Il messaggio forte, di speranza, lanciato da Vik è stato capace di sopravvivere alla sua morte, abbattendo muri, unendo popoli e accorciando distanze.
G.C.