Lago di Pusiano: la morìa di pesci? Un fenomeno naturale
Morìa di pesci nel Lago di Pusiano: secondo ARPA il fenomeno è da ritenersi naturale. La scorsa settimana sono stati visti da alcuni cittadini alcuni pesci ormai esanimi sulla superficie dell’acqua nella zona tra Casletto di Rogeno e la Darsena Brera a Bosisio Parini. Questa improvvisa morìa aveva suscitato perplessità tra quanti avevano notato i pesci senza vita.
Il Comune di Rogeno, insieme a quello di Bosisio Parini, aveva preso contatto con ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) per attuare un monitoraggio congiunto. Secondo i recenti aggiornamenti, l'ente ha reso noto che ''ARPA ha dato rassicurazioni che il fenomeno è da ritenersi naturale: i pesci sono venuti a riva per deporre le uova e, ad aggiungersi alla normale modalità di riproduzione, c'è stato il vento e il calo delle temperature''.
Secondo Lake Pusiano eco kayak team, che da tempo si occupa di sensibilizzazione dell’ambiente naturale attorno alle sponde lacustri, le prime segnalazioni da parte dei frequentatori abituali del lago risalgono alla settimana prima ''quando il ritorno dell'alta pressione era coinciso con un forte ed anomalo rialzo delle temperature massime, esaurite le piogge d'inizio primavera. Tanto che, secondo gli esperti, le temperature massime registrate, intorno ai 25° C in quasi tutta la Brianza, sarebbero state più compatibili con le medie del periodo estivo, anziché di quello primaverile. Perciò, secondo noi, è presumibile che sulla morìa dei pesci abbia influito anche il brusco aumento delle temperature della settimana scorsa''.
Per approfondire meglio la tesi qui sostenuta, da Lake Pusiano eco team hanno aggiunto una considerazione tratta da una fonte specifica, l’Association for the Sciences of Limnology and Oceanography (ASLO): ''In base ai più recenti studi scientifici, il cambiamento climatico sta già provocando effetti devastanti su tutti gli ecosistemi, compresi quelli lacustri. E questi eventi diventeranno sempre più frequenti nei prossimi decenni, se non faremo abbastanza per ridurre le emissioni di anidride carbonica e, più in generale, per mitigare gli effetti negativi dell'antropizzazione sull'ambiente. Secondo gli esperti, per limitare le morìe di pesci saranno necessari cambiamenti significativi nel modo in cui l'uomo interagisce con gli ecosistemi lacustri. Pertanto, bisognerà costruire un rapporto più sostenibile tra le comunità umane e gli ecosistemi, limitando ciò che l'uomo scarica nei laghi e nei fiumi e bisognerà accelerare la lotta al cambiamento climatico, prima che sia troppo tardi''.
Il Comune di Rogeno, insieme a quello di Bosisio Parini, aveva preso contatto con ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) per attuare un monitoraggio congiunto. Secondo i recenti aggiornamenti, l'ente ha reso noto che ''ARPA ha dato rassicurazioni che il fenomeno è da ritenersi naturale: i pesci sono venuti a riva per deporre le uova e, ad aggiungersi alla normale modalità di riproduzione, c'è stato il vento e il calo delle temperature''.
Secondo Lake Pusiano eco kayak team, che da tempo si occupa di sensibilizzazione dell’ambiente naturale attorno alle sponde lacustri, le prime segnalazioni da parte dei frequentatori abituali del lago risalgono alla settimana prima ''quando il ritorno dell'alta pressione era coinciso con un forte ed anomalo rialzo delle temperature massime, esaurite le piogge d'inizio primavera. Tanto che, secondo gli esperti, le temperature massime registrate, intorno ai 25° C in quasi tutta la Brianza, sarebbero state più compatibili con le medie del periodo estivo, anziché di quello primaverile. Perciò, secondo noi, è presumibile che sulla morìa dei pesci abbia influito anche il brusco aumento delle temperature della settimana scorsa''.
Per approfondire meglio la tesi qui sostenuta, da Lake Pusiano eco team hanno aggiunto una considerazione tratta da una fonte specifica, l’Association for the Sciences of Limnology and Oceanography (ASLO): ''In base ai più recenti studi scientifici, il cambiamento climatico sta già provocando effetti devastanti su tutti gli ecosistemi, compresi quelli lacustri. E questi eventi diventeranno sempre più frequenti nei prossimi decenni, se non faremo abbastanza per ridurre le emissioni di anidride carbonica e, più in generale, per mitigare gli effetti negativi dell'antropizzazione sull'ambiente. Secondo gli esperti, per limitare le morìe di pesci saranno necessari cambiamenti significativi nel modo in cui l'uomo interagisce con gli ecosistemi lacustri. Pertanto, bisognerà costruire un rapporto più sostenibile tra le comunità umane e gli ecosistemi, limitando ciò che l'uomo scarica nei laghi e nei fiumi e bisognerà accelerare la lotta al cambiamento climatico, prima che sia troppo tardi''.