Asd O. Barzanò in festa per il passaggio in 2^ Categoria
La Terza Categoria girone Lecco è biancoazzurra, il cielo sopra alla Brianza è biancoazzurro. Con questa semi-citazione che rimanda al celebre commento di Beppe Bergomi dopo la finale Italia-Francia del mondiale 2006, l'Asd O. Barzanò ha festeggiato la vittoria del campionato con una giornata d’anticipo.
80 punti conquistati su 90 disponibili, miglior squadra in casa e seconda miglior squadra in trasferta. Cosa si potrebbe chiedere di più a questo team che è entrato di diritto nella storia e nella leggenda del paese rappresentato?
L’Asd O. Barzanò è una società intrinsecamente legata alla realtà oratoriana. Fin dalle giovanili, agli atleti vengono insegnati i sani valori dello sport quali unione, collaborazione e capacità di affrontare tutti insieme le difficoltà. In un campionato in cui hanno partecipato società sportive che ai nastri di partenza erano più quotate per gli addetti ai lavori, il ''Barza'' ha compiuto un piccolo miracolo sportivo.
Per poter comprendere gli ingredienti che hanno permesso a questa realtà del calcio di provincia di trionfare, siamo andati a visitare l’oratorio Paolo VI, cuore pulsante dell’attività sportiva bianco azzurra e a parlare con le varie componenti che costituiscono l’organigramma della società.
Ci siamo presentati al campo sportivo in un insolito freddo pomeriggio di aprile. La prima squadra era in campo per preparare la semifinale di ritorno della Coppa Lombardia e abbiamo avuto il piacere di scambiare due parole con Paolo Pittarella, dirigente della squadra: ''Quest'anno siamo riusciti a vincere il campionato grazie a una clamorosa unione d'intenti messa in campo da tutte le componenti della società. Voglio sottolineare innanzitutto i grandissimi valori umani schierati dal nostro allenatore Moreno Zaramella e dai nostri ragazzi sia nei momenti di gioia che in quelli di difficoltà. Io sono in Polisportiva da più di 15 anni e ho vissuto sostanzialmente tutte le epoche e fasi che hanno contraddistinto questa realtà. Mi ricordo quando siamo saliti in seconda categoria e poi in prima e purtroppo anche quando poi siamo scesi nuovamente in terza. Il calcio è fatto di cicli e questo è il nostro momento. Dobbiamo essere bravi a continuare a cavalcarlo''.
In seconda battuta abbiamo preso un buon caffè con il presidente Flavio Perego, il quale ci ha spiegato il proprio punto di vista riguardo questa annata trionfale. ''Uno degli aspetti chiave che a mio avviso ci hanno portato a vincere è il rispetto che si è venuto a creare fra i calciatori, i tifosi, l'allenatore e la società. Guardando la tv ci imbattiamo in sgradevoli episodi riguardanti lo sport ad alto livello. Nel nostro piccolo invece, cerchiamo di portare avanti i sani valori che dovrebbero contraddistinguere la nostra disciplina''.
Successivamente abbiamo disquisito di questioni più tecniche con mister Zaramella il quale ha mostrato i suoi solidi valori umani e la sua elevata competenza tecnica. ''Quest'anno abbiamo dovuto affrontare un numero elevatissimo di infortuni e di conseguenza ci siamo dovuti compattare nelle situazioni di difficoltà. Abbiamo gettato il cuore oltre l'ostacolo interpretando in modo magistrale sia dal punto di vista tattico che emotivo delle partite che sulla carta erano veramente toste. Nel momento in cui sono arrivato in questa società mi è stato chiesto di recuperare emotivamente e mentalmente alcuni elementi della squadra che negli anni precedenti si erano un po’ persi. Penso di aver compiuto questa missione ma voglio sottolineare che il merito principale di questa grande annata è dei ragazzi''.
Girando per il centro sportivo abbiamo notato la presenza di tifosi che hanno presenziato agli allenamenti incitando continuamente la squadra. L'Asd O. Barzanò ha infatti una vera e propria curva composta da circa una settantina di ragazzi barzanesi che ogni settimana seguono la squadra sia in casa che in trasferta per trasmettere loro forza ed energia.
A tal proposito l’allenatore ha espresso un parere positivo. ''Facendo scorrere l'annata calcistica come se fosse un rullino, ci sono state delle partite bloccate sullo 0-0 per gran parte del tempo di gioco che sono state vinte grazie al supporto dei nostri tifosi, ne sono sicuro''.
Ogni partita del Barzanò infatti, ha regalato uno spettacolo di colori fuori dal campo. Emblematico il fatto che i tifosi abbiano seguito la squadra anche a 250 km di distanza per una partita di Coppa Lombardia.
In ultima istanza abbiamo parlato proprio con i tifosi, i quali ci hanno fornito un punto di vista organico sulla squadra e in generale sulla loro attività di supporto. ''Per noi l'oratorio è sempre stato un punto di ritrovo fin da piccoli e ritornarci in veste di tifosi della squadra rappresentante il nostro paese è veramente stimolante. Abbiamo deciso di imbarcarci in questa avventura con la squadra e ne siamo usciti tutti vincitori. Che sia sul nostro campo o in trasferta, è come se il Barzanò giocasse sempre in casa perché noi seguiamo la squadra ovunque''.
Quella dell’Asd O. Barzanò è a tutti gli effetti una favola sportiva giustificata da risultati e unione di intenti. Lunga vita allo sport e a queste belle realtà.
80 punti conquistati su 90 disponibili, miglior squadra in casa e seconda miglior squadra in trasferta. Cosa si potrebbe chiedere di più a questo team che è entrato di diritto nella storia e nella leggenda del paese rappresentato?
L’Asd O. Barzanò è una società intrinsecamente legata alla realtà oratoriana. Fin dalle giovanili, agli atleti vengono insegnati i sani valori dello sport quali unione, collaborazione e capacità di affrontare tutti insieme le difficoltà. In un campionato in cui hanno partecipato società sportive che ai nastri di partenza erano più quotate per gli addetti ai lavori, il ''Barza'' ha compiuto un piccolo miracolo sportivo.
Per poter comprendere gli ingredienti che hanno permesso a questa realtà del calcio di provincia di trionfare, siamo andati a visitare l’oratorio Paolo VI, cuore pulsante dell’attività sportiva bianco azzurra e a parlare con le varie componenti che costituiscono l’organigramma della società.
Ci siamo presentati al campo sportivo in un insolito freddo pomeriggio di aprile. La prima squadra era in campo per preparare la semifinale di ritorno della Coppa Lombardia e abbiamo avuto il piacere di scambiare due parole con Paolo Pittarella, dirigente della squadra: ''Quest'anno siamo riusciti a vincere il campionato grazie a una clamorosa unione d'intenti messa in campo da tutte le componenti della società. Voglio sottolineare innanzitutto i grandissimi valori umani schierati dal nostro allenatore Moreno Zaramella e dai nostri ragazzi sia nei momenti di gioia che in quelli di difficoltà. Io sono in Polisportiva da più di 15 anni e ho vissuto sostanzialmente tutte le epoche e fasi che hanno contraddistinto questa realtà. Mi ricordo quando siamo saliti in seconda categoria e poi in prima e purtroppo anche quando poi siamo scesi nuovamente in terza. Il calcio è fatto di cicli e questo è il nostro momento. Dobbiamo essere bravi a continuare a cavalcarlo''.
In seconda battuta abbiamo preso un buon caffè con il presidente Flavio Perego, il quale ci ha spiegato il proprio punto di vista riguardo questa annata trionfale. ''Uno degli aspetti chiave che a mio avviso ci hanno portato a vincere è il rispetto che si è venuto a creare fra i calciatori, i tifosi, l'allenatore e la società. Guardando la tv ci imbattiamo in sgradevoli episodi riguardanti lo sport ad alto livello. Nel nostro piccolo invece, cerchiamo di portare avanti i sani valori che dovrebbero contraddistinguere la nostra disciplina''.
Successivamente abbiamo disquisito di questioni più tecniche con mister Zaramella il quale ha mostrato i suoi solidi valori umani e la sua elevata competenza tecnica. ''Quest'anno abbiamo dovuto affrontare un numero elevatissimo di infortuni e di conseguenza ci siamo dovuti compattare nelle situazioni di difficoltà. Abbiamo gettato il cuore oltre l'ostacolo interpretando in modo magistrale sia dal punto di vista tattico che emotivo delle partite che sulla carta erano veramente toste. Nel momento in cui sono arrivato in questa società mi è stato chiesto di recuperare emotivamente e mentalmente alcuni elementi della squadra che negli anni precedenti si erano un po’ persi. Penso di aver compiuto questa missione ma voglio sottolineare che il merito principale di questa grande annata è dei ragazzi''.
Girando per il centro sportivo abbiamo notato la presenza di tifosi che hanno presenziato agli allenamenti incitando continuamente la squadra. L'Asd O. Barzanò ha infatti una vera e propria curva composta da circa una settantina di ragazzi barzanesi che ogni settimana seguono la squadra sia in casa che in trasferta per trasmettere loro forza ed energia.
A tal proposito l’allenatore ha espresso un parere positivo. ''Facendo scorrere l'annata calcistica come se fosse un rullino, ci sono state delle partite bloccate sullo 0-0 per gran parte del tempo di gioco che sono state vinte grazie al supporto dei nostri tifosi, ne sono sicuro''.
Ogni partita del Barzanò infatti, ha regalato uno spettacolo di colori fuori dal campo. Emblematico il fatto che i tifosi abbiano seguito la squadra anche a 250 km di distanza per una partita di Coppa Lombardia.
In ultima istanza abbiamo parlato proprio con i tifosi, i quali ci hanno fornito un punto di vista organico sulla squadra e in generale sulla loro attività di supporto. ''Per noi l'oratorio è sempre stato un punto di ritrovo fin da piccoli e ritornarci in veste di tifosi della squadra rappresentante il nostro paese è veramente stimolante. Abbiamo deciso di imbarcarci in questa avventura con la squadra e ne siamo usciti tutti vincitori. Che sia sul nostro campo o in trasferta, è come se il Barzanò giocasse sempre in casa perché noi seguiamo la squadra ovunque''.
Quella dell’Asd O. Barzanò è a tutti gli effetti una favola sportiva giustificata da risultati e unione di intenti. Lunga vita allo sport e a queste belle realtà.
Mattia Giovenzana