Castello Brianza: il gruppo alpini festeggia il suo 60°

“Difendere la pace è una tappa, non un traguardo”: questo il messaggio di Renato Spreafico per il 60° anniversario di fondazione del gruppo di Castello Brianza. Le celebrazioni, quest'oggi, domenica 28 aprile, dopo la messa sono entrate nel vivo con il corteo, accompagnato dalla Fanfara di Asso.
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Presente il Presidente della Sezione di Lecco con parte del direttivo, oltre ai rappresentanti degli altri gruppi del territorio e dell'Associazione “Combattenti e Reduci” nonché una nutrita schiera di sindaci del circondario.   
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“Grazie a tutti voi qui presenti oggi, comprese le associazioni e le autorità, senza le quali non sarebbe stato possibile organizzare la festa del nostro 60° anniversario” ha ringraziato il capogruppo. “Vorrei dedicare un momento alla memoria dei reduci che ci hanno lasciato, ma il loro ricordo è sempre vivo, come l’incarico di custodia del loro vessillo. Avere tutti voi qui vicino a noi significa sentire il vostro sostegno nel promuovere numerose iniziative sul territorio: non siamo un grande gruppo, per questo non riusciamo a raggiungere risultati eclatanti. Ma, nonostante questo, con queste piccole attività sono volte ad aiutare il nostro paese, come quelli limitrofi. Il nostro intento, infatti, è quello di proseguire con questo spirito, che animano i nostri progetti, grazie ai cosiddetti “alpini invisibili”. Quindi, rivolgo il mio invito in modo particolare a queste persone, per non lasciarci più frenare e scoraggiare da scuse, perché abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”. 
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Con questo incoraggiamento, è stata poi lasciata parola al sindaco di Castello Brianza Aldo Riva. “A nome di tutta l’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza rivolgo il mio saluto agli alpini in questa giornata speciale per tutta la comunità. Infatti, 60 anni fa, a Castello Brianza, si gettavano le basi per la nascita di un gruppo che tanto avrebbe fatto per noi, composto da alpini responsabili, capaci, altruisti che, con poche parole, si impegnano tanto per la collettività. In questi anni si sono succeduti numerosi capogruppo, come non menzionare Pierino Riva, presente quest’oggi. Come sindaco, non posso che essere onorato della loro presenza nel nostro territorio, in cui hanno contribuito concretamente, attraverso la collaborazione con altre associazioni, nel rispetto della solidarietà e del senso di appartenenza” sono state le parole del primo cittadino. 
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Questo sacrificio è stato messo in luce dalla costruzione della loro sede, integrata nello spazio dedicato al parco giochi comunale, custodito grazie alla loro dedizione. Come simbolo di questo importante valore è stata consegnata al gruppo una targa con incise parole che esprimono gratitudine verso il loro costante impegno. “Anche noi” ha esordito il presidente dell’associazione “Combattenti e Reduci” Antonio Panzeri “abbiamo riscontrato la vostra attenzione, che rende più sereno il cammino. I petti decorati dei reduci sono un’ulteriore testimonianza del loro passato, lacerato da una delle guerre più disastrose della storia. Li ricordiamo, quindi, come veri servitori della patria, spesso, non riconosciuti con la medesima generosità. Per questo, per questa occasione, vi auguro di proseguire lungo questa direzione, tracciata nel segno dell’amicizia, con la certezza che, anche in futuro, ci riserverete la stessa attenzione”. 

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“Vorrei soffermarmi sull’emozione del presidente” ha dichiarato Emiliano Invernizzi, presidente della sezione di Lecco dell’ANA. “Un domani non ci saremo più: per questo è onere dei giovani di continuare a rendere onore, in modo solenne, a quelle persone che ancora oggi ricordiamo. Tutti noi abbiamo o abbiamo avuto reduci nelle nostre case e sappiamo cosa significa conservare e tramandare quelle testimonianze. Per questo, esprimo orgoglio e onore nel portare il mio ringraziamento e quello di tutti gli alpini della sezione per questo gruppo, per ciò che continuate a portare avanti, malgrado i numerosi impegni”.
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Questa perseveranza è stata riconosciuta, attraverso la consegna di un riconoscimento, a tre soci fondatori dell’associazione: Angelo Cereda, Pierino Riva e Carlo Pirola. Con l’esempio di queste pietre miliari della storia del gruppo, si è conclusa la manifestazione, sentita e partecipata da tutti i cittadini, nonostante la giornata di maltempo.
V.I.
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