Missaglia: taglio del nastro per la Barriano-Lomaniga, nuova ciclopedonale sulla SP54
Già aperta e utilizzata da qualche giorno, è stata inaugurata nella tarda mattinata odierna la pista ciclopedonale Lomaniga-Barriano, lungo la strada provinciale 54. Un'opera che ha richiesto ingenti sforzi, non solo economici, all'amministrazione comunale di Missaglia che ha voluto organizzare un breve momento ufficiale a chiusura di un lungo iter.
Nel dare il benvenuto ai presenti, riunitisi in prossimità del ponte a scavalco del torrente Molgoretta, il sindaco Paolo Redaelli ha ringraziato in primis i responsabili degli uffici, ma anche il predecessore Bruno Crippa che aveva individuato i fondi PNRR che hanno consentito di realizzare l'attesa opera.
La pista missagliese è costata 610mila euro, iva inclusa; 140mila euro si sono resi necessari per il lotto 1 (da Via Mozart a Via Vivaldi), 370mila euro per il lotto 2 (fino alla rotonda di Via Albareda) mentre ulteriori 1000mila euro per il progetto del ponte. Rispetto alla progettazione iniziale, i costi erano infatti lievitati e il Comune aveva dovuto scorporare il manufatto, procedendo ad un ulteriore affidamento.
''É stato un impegno importante, ma era necessario: se con la pista da Barriano a Maresso abbiamo collegato la frazione al centro paese, con questa opera raggiungiamo anche Lomaniga. Ora si può dire che tutte le località missagliesi sono collegate. Ci sono ancora dei marciapiedi da prolungare, ma la mobilità dolce ha ora delle direttrici fondamentali su cui appoggiarsi'' ha precisato il primo cittadino.
''In più, questa pista l’abbiamo inserita nel progetto 2ruote3parchi come parte della direttrice che collegherà Missaglia alla stazione ferroviaria di Cernusco-Merate e, assieme al progetto Dinamo in comune promosso dalla cooperativa Paso lavoro, potremo avviare un collegamento basato su bicilette elettriche che avrà una stazione presso il parcheggio del campo di calcio di Missaglia'' ha spiegato Redaelli, citando poi chi s’è impegnato nell’opera: in particolare i progettisti, i direttori lavori e le imprese che hanno materialmente eseguito i lavori, inclusi quelli per la posa del ponte.
''Sembra un’opera semplice, ma questa struttura scavalca il torrente a sei metri di altezza'' ha aggiunto l'amministratore, ripercorrendo in sintesi un lungo cantiere che ha incontrato qualche ostacolo lungo il percorso, riuscendo tuttavia ad arrivare al risultato finale, che soddisfa le aspettative.
''La difficoltà era partire e siamo partiti, poi abbiamo dovuto coordinarci con le varie competenze: se la difficoltà del primo lotto era operare nei pressi di accessi laterali e lavorare su tratti posti sui due lati della SP54, per il secondo tratto è stato lavorare in una curva cieca ed a cavallo del Molgoretta. Le maestranze impegnate son riuscite a finire bene entrambi gli incarichi'' ha aggiunto il primo cittadino di Missaglia.
''Oltre ad aver raggiunto Lomaniga, con questa opera doniamo ai missagliesi anche degli anelli che percorsi permetteranno di fare attività in sicurezza. Il principale è composto da via Mozart, questa pista fino alla rotonda di Lomaniga proseguendo fino a via Butto, poi il sentiero -già inserito quale VASP- da cascina Butto a cascina Pianina, quindi la pista Barriano-Maresso che riporta in via Mozart''.
''Un altro importante anello è quello realizzato dal primo tratto del Lotto1 che ha creato un percorso sicuro dal centro di Missaglia al Parco. Raggiunta via Pianette possiamo entrare in differenti sentieri del Parco di Montevecchia. Altri sentieri possiamo imboccarli raggiungendo la rotonda di Lomaniga alla fine del lotto 2 di questa pista'' ha terminato l'amministratore.
Chiuso l'intervento del sindaco, la parola è passata al parroco don Carlo Pirotta che ha ricordato quando da bambino percorreva a piedi o in bicicletta lo stesso territorio, sicuramente diverso da oggi. All'epoca - sessant'anni fa - non c'era ancora la strada provinciale e il traffico era molto meno intenso.
''La benedizione di oggi deve ricordarci che quando realizziamo opere che ci permettono di gustare la bellezza del territorio, significa cooperare con Dio'' ha detto il sacerdote, prevosto di Missaglia da due anni, ma originario di Cascina Campiù quindi legato da sempre alla comunità.
Il taglio del nastro da parte del sindaco Redaelli ha chiuso la breve cerimonia alla quale hanno preso parte gli assessori, alcuni consiglieri di maggioranze e opposizione, la Polizia locale, l'Associazione Nazionale Carabinieri, il CAI e altri volontari che operano nell'associazionismo locale.
Nel dare il benvenuto ai presenti, riunitisi in prossimità del ponte a scavalco del torrente Molgoretta, il sindaco Paolo Redaelli ha ringraziato in primis i responsabili degli uffici, ma anche il predecessore Bruno Crippa che aveva individuato i fondi PNRR che hanno consentito di realizzare l'attesa opera.
La pista missagliese è costata 610mila euro, iva inclusa; 140mila euro si sono resi necessari per il lotto 1 (da Via Mozart a Via Vivaldi), 370mila euro per il lotto 2 (fino alla rotonda di Via Albareda) mentre ulteriori 1000mila euro per il progetto del ponte. Rispetto alla progettazione iniziale, i costi erano infatti lievitati e il Comune aveva dovuto scorporare il manufatto, procedendo ad un ulteriore affidamento.
''É stato un impegno importante, ma era necessario: se con la pista da Barriano a Maresso abbiamo collegato la frazione al centro paese, con questa opera raggiungiamo anche Lomaniga. Ora si può dire che tutte le località missagliesi sono collegate. Ci sono ancora dei marciapiedi da prolungare, ma la mobilità dolce ha ora delle direttrici fondamentali su cui appoggiarsi'' ha precisato il primo cittadino.
''In più, questa pista l’abbiamo inserita nel progetto 2ruote3parchi come parte della direttrice che collegherà Missaglia alla stazione ferroviaria di Cernusco-Merate e, assieme al progetto Dinamo in comune promosso dalla cooperativa Paso lavoro, potremo avviare un collegamento basato su bicilette elettriche che avrà una stazione presso il parcheggio del campo di calcio di Missaglia'' ha spiegato Redaelli, citando poi chi s’è impegnato nell’opera: in particolare i progettisti, i direttori lavori e le imprese che hanno materialmente eseguito i lavori, inclusi quelli per la posa del ponte.
''Sembra un’opera semplice, ma questa struttura scavalca il torrente a sei metri di altezza'' ha aggiunto l'amministratore, ripercorrendo in sintesi un lungo cantiere che ha incontrato qualche ostacolo lungo il percorso, riuscendo tuttavia ad arrivare al risultato finale, che soddisfa le aspettative.
''La difficoltà era partire e siamo partiti, poi abbiamo dovuto coordinarci con le varie competenze: se la difficoltà del primo lotto era operare nei pressi di accessi laterali e lavorare su tratti posti sui due lati della SP54, per il secondo tratto è stato lavorare in una curva cieca ed a cavallo del Molgoretta. Le maestranze impegnate son riuscite a finire bene entrambi gli incarichi'' ha aggiunto il primo cittadino di Missaglia.
''Oltre ad aver raggiunto Lomaniga, con questa opera doniamo ai missagliesi anche degli anelli che percorsi permetteranno di fare attività in sicurezza. Il principale è composto da via Mozart, questa pista fino alla rotonda di Lomaniga proseguendo fino a via Butto, poi il sentiero -già inserito quale VASP- da cascina Butto a cascina Pianina, quindi la pista Barriano-Maresso che riporta in via Mozart''.
''Un altro importante anello è quello realizzato dal primo tratto del Lotto1 che ha creato un percorso sicuro dal centro di Missaglia al Parco. Raggiunta via Pianette possiamo entrare in differenti sentieri del Parco di Montevecchia. Altri sentieri possiamo imboccarli raggiungendo la rotonda di Lomaniga alla fine del lotto 2 di questa pista'' ha terminato l'amministratore.
Chiuso l'intervento del sindaco, la parola è passata al parroco don Carlo Pirotta che ha ricordato quando da bambino percorreva a piedi o in bicicletta lo stesso territorio, sicuramente diverso da oggi. All'epoca - sessant'anni fa - non c'era ancora la strada provinciale e il traffico era molto meno intenso.
''La benedizione di oggi deve ricordarci che quando realizziamo opere che ci permettono di gustare la bellezza del territorio, significa cooperare con Dio'' ha detto il sacerdote, prevosto di Missaglia da due anni, ma originario di Cascina Campiù quindi legato da sempre alla comunità.
Il taglio del nastro da parte del sindaco Redaelli ha chiuso la breve cerimonia alla quale hanno preso parte gli assessori, alcuni consiglieri di maggioranze e opposizione, la Polizia locale, l'Associazione Nazionale Carabinieri, il CAI e altri volontari che operano nell'associazionismo locale.
G.C.