Missaglia: contenere i danni dei...piccioni. Un'ordinanza del Comune
Provvedere a ripulire gli spazi imbrattati dal guano degli uccelli e ad installare griglie, reti, e maglie che impediscano agli stessi di infilarsi nei pertugi e prosperare in solai, vespai e sottotetti. E' in sintesi il contenuto dell'ordinanza firmata dal sindaco di Missaglia, Paolo Redaelli, impegnato nella ''lotta'' contro le conseguenze del proliferare in paese dei piccioni.
Tante le segnalazioni pervenute in municipio che hanno costretto l'amministrazione ad intervenire. I cittadini da tempo segnalano infatti ''problematiche sul territorio di carattere igienico sanitario e di decoro'' provocate ''dal guano di piccione su infissi, ingressi e spazi esterni accessori di vari immobili privati''.
Un obbligo di intervento da parte dei proprietari che per la verità è già previsto dal regolamento edilizio in vigore. Eppure per ribadire il concetto e permettere alla polizia locale di intervenire e sanzionare comportamenti non in linea con lo stesso, la scelta è stata quella di emettere un'ordinanza, pubblicata negli corsi giorni all'albo pretorio dell'ente.
Il problema come dicevamo, non è nuovo. Lo scorso anno Redaelli aveva preso contatti con ATS Brianza per poter individuare soluzioni capaci di arginare una presenza decisamente sgradita. Quella dei...piccioni appunto. Il numero di volatili negli ultimi tempi sembra essere infatti aumentato, così come le segnalazioni da parte di residenti e commercianti, esasperati dalla copiosa presenza dell'animale. Lamentele giungono agli uffici comunali con frequenza ormai più che elevata: le zone più colpite in particolare, risultano essere quelle situate in prossimità di Piazza Libertà a Missaglia e di Via Conti Casati a Maresso; non a caso le aree che circondano la basilica di San Vittore e la chiesa dei SS Faustino e Giovita. Proprio nella torre campanaria o comunque sulle facciate dei due edifici religiosi, i piccioni sono soliti nidificare, nonostante la presenza in più punti di veri e propri spuntoni, installati tempo fa per evitare lo stazionamento dei volatili.
Eppure sembra che questa modalità non riesca nell'intento: numerosi residenti lamentano da mesi e mesi ormai, forti disagi e inconvenienti derivanti dai piccioni e non solo nei due punti sopra indicati.
Le conseguenze sono infatti note: ingenti quantità di escrementi, piume, carcasse di esemplari morti e disturbo alla quiete pubblica. Senza contare che l'esemplare di volatile risulta essere un potenziale portatore di malattie infettive e pericolose per l'uomo. Eventuali problemi potrebbero essere arrecati anche alle aziende agricole, visto che - durante il periodo di semina - stormi di piccioni compiono razzie nelle coltivazioni cagionando danni economici importanti.
Di qui l'esigenza dell'ordinanza pubblicata in questi giorni nella speranza che si possa perlomeno mitigare il problema.
Tante le segnalazioni pervenute in municipio che hanno costretto l'amministrazione ad intervenire. I cittadini da tempo segnalano infatti ''problematiche sul territorio di carattere igienico sanitario e di decoro'' provocate ''dal guano di piccione su infissi, ingressi e spazi esterni accessori di vari immobili privati''.
Un obbligo di intervento da parte dei proprietari che per la verità è già previsto dal regolamento edilizio in vigore. Eppure per ribadire il concetto e permettere alla polizia locale di intervenire e sanzionare comportamenti non in linea con lo stesso, la scelta è stata quella di emettere un'ordinanza, pubblicata negli corsi giorni all'albo pretorio dell'ente.
Il problema come dicevamo, non è nuovo. Lo scorso anno Redaelli aveva preso contatti con ATS Brianza per poter individuare soluzioni capaci di arginare una presenza decisamente sgradita. Quella dei...piccioni appunto. Il numero di volatili negli ultimi tempi sembra essere infatti aumentato, così come le segnalazioni da parte di residenti e commercianti, esasperati dalla copiosa presenza dell'animale. Lamentele giungono agli uffici comunali con frequenza ormai più che elevata: le zone più colpite in particolare, risultano essere quelle situate in prossimità di Piazza Libertà a Missaglia e di Via Conti Casati a Maresso; non a caso le aree che circondano la basilica di San Vittore e la chiesa dei SS Faustino e Giovita. Proprio nella torre campanaria o comunque sulle facciate dei due edifici religiosi, i piccioni sono soliti nidificare, nonostante la presenza in più punti di veri e propri spuntoni, installati tempo fa per evitare lo stazionamento dei volatili.
Eppure sembra che questa modalità non riesca nell'intento: numerosi residenti lamentano da mesi e mesi ormai, forti disagi e inconvenienti derivanti dai piccioni e non solo nei due punti sopra indicati.
Le conseguenze sono infatti note: ingenti quantità di escrementi, piume, carcasse di esemplari morti e disturbo alla quiete pubblica. Senza contare che l'esemplare di volatile risulta essere un potenziale portatore di malattie infettive e pericolose per l'uomo. Eventuali problemi potrebbero essere arrecati anche alle aziende agricole, visto che - durante il periodo di semina - stormi di piccioni compiono razzie nelle coltivazioni cagionando danni economici importanti.
Di qui l'esigenza dell'ordinanza pubblicata in questi giorni nella speranza che si possa perlomeno mitigare il problema.
G.C.