Casatenovo: il 24 si chiude il progetto educativo per i giovani
Venerdì 24 maggio, dalle ore 18 alle 20.30, presso l’Auditorium di Casatenovo, incontro finale del Progetto Dalla Ghianda alla Quercia 2 (clicca QUI per scaricare il volantino), realizzato dall'Asd Gso San Giorgio, insieme all'amministrazione comunale e all'Asd Movisport. Un'iniziativa finanziata dalla Fondazione di Comunità del Lecchese, e ha prodotto attività per ragazzi e adulti di riferimento sul territorio, nelle scuole, in oratorio per 2 anni e mezzo.
Tutto il progetto ha avuto come perno l’attività fisico-sportiva come fonte di relazioni e come base per gli apprendimenti, sia per i piccoli, sia per i grandi. Molte le iniziative che hanno coinvolto bambini e persone con disabilità, dai laboratori sensoriali con aziende locali allo sport integrato.
Rilevante il lavoro nelle scuole: attività di accoglienza per i primi anni all’Istituto Fumagalli e laboratori di sportività e gioco insieme agli educatori di ''Io Tifo Positivo'' per le secondarie di primo grado dell'istituto comprensivo di Casatenovo, e 30 settimane di psicomotricità a scuola per le primarie, in continuità con l’orario scolastico.
Non è mancato uno spettacolo di espressione corporea interamente svolto da ragazzi con disabilità (Eccomi) basato sulle loro storie personali, in un allestimento coinvolgente ed emozionate presso Villa Mariani.
La conduzione dell’evento è affidata a Marco Fantasia, giornalista di Raisport, autore del libro ''Golden Set'', libro che racconta le storie di 12 grandi atlete ed atleti ''che non si sono fatti schiacciare'' dalle difficoltà, anche grandi, che sono loro capitate nella vita. Nel corso dell’incontro, Fantasia intervisterà Anna Gray (giocatrice di Volley di serie A1, pallone d’oro come miglior muro della stagione passata) e Adolfo Berdun (giocatore della Briantea84 di basket in carrozzina, Capitano della Nazionale argentina).
Ci sarà un reading teatrale, che vuole raccontare, con leggerezza ma non troppo, alcuni passaggi del vissuto degli sport in cui si incespica e si esagera, ritmato da alcune pillole delle evidenze della grande ricerca svolta insieme alla scuola presso ragazzi, famiglie e insegnanti dalla quarta primaria in su (cosa fanno, cosa vorrebbero, che valore ha per loro).
''È un’occasione per fare mente locale su come stiamo dopo la fase di ripresa del difficile periodo pandemico, per mettere in scena le nostre capacità e risorse, per un attimo di riflessione sul valore educativo dello sport e delle attività ben vissute che aiutano la convivenza'' fa sapere Patrizia Rizzotti, referente del progetto.
Tutto il progetto ha avuto come perno l’attività fisico-sportiva come fonte di relazioni e come base per gli apprendimenti, sia per i piccoli, sia per i grandi. Molte le iniziative che hanno coinvolto bambini e persone con disabilità, dai laboratori sensoriali con aziende locali allo sport integrato.
Rilevante il lavoro nelle scuole: attività di accoglienza per i primi anni all’Istituto Fumagalli e laboratori di sportività e gioco insieme agli educatori di ''Io Tifo Positivo'' per le secondarie di primo grado dell'istituto comprensivo di Casatenovo, e 30 settimane di psicomotricità a scuola per le primarie, in continuità con l’orario scolastico.
Non è mancato uno spettacolo di espressione corporea interamente svolto da ragazzi con disabilità (Eccomi) basato sulle loro storie personali, in un allestimento coinvolgente ed emozionate presso Villa Mariani.
La conduzione dell’evento è affidata a Marco Fantasia, giornalista di Raisport, autore del libro ''Golden Set'', libro che racconta le storie di 12 grandi atlete ed atleti ''che non si sono fatti schiacciare'' dalle difficoltà, anche grandi, che sono loro capitate nella vita. Nel corso dell’incontro, Fantasia intervisterà Anna Gray (giocatrice di Volley di serie A1, pallone d’oro come miglior muro della stagione passata) e Adolfo Berdun (giocatore della Briantea84 di basket in carrozzina, Capitano della Nazionale argentina).
Ci sarà un reading teatrale, che vuole raccontare, con leggerezza ma non troppo, alcuni passaggi del vissuto degli sport in cui si incespica e si esagera, ritmato da alcune pillole delle evidenze della grande ricerca svolta insieme alla scuola presso ragazzi, famiglie e insegnanti dalla quarta primaria in su (cosa fanno, cosa vorrebbero, che valore ha per loro).
''È un’occasione per fare mente locale su come stiamo dopo la fase di ripresa del difficile periodo pandemico, per mettere in scena le nostre capacità e risorse, per un attimo di riflessione sul valore educativo dello sport e delle attività ben vissute che aiutano la convivenza'' fa sapere Patrizia Rizzotti, referente del progetto.