CRI Casatenovo: allo scadere degli otto anni di presidenza Eros Bonfanti sfoglia l'album dei ricordi
Ultimi giorni di presidenza della Croce Rossa - comitato di Casatenovo - per Eros Bonfanti. Sta infatti per scadere il secondo mandato del direttivo che in questi quattro anni ha guidato l'attività del sodalizio con sede operativa a Barzanò. Domenica 19 maggio le elezioni decreteranno i nomi dei nuovi consiglieri; due a questo proposito le liste in campo. Una composta da Corrado Colombo con Michele Casiraghi, Lorenzo Colombo e Rita Comi e l'altra da Pietro Zanonini con Eros Bonfanti, Laura Enrica Colombi, Elena Perego, Eugenio Trippodo, Franco Maria Riva, Alessandro Colombo e Teresa Di Liberto, mentre Giulia Sarzano è l'unica candidata nella lista giovani.
Seppur ancora in campo (potrebbe essere eletto consigliere ndr), per Bonfanti si chiude una parentesi lunga otto anni; correva l'anno 2016 quando l'attuale numero uno della CRI casatese aveva ereditato il testimone da Pierluigi Colombo, per anni presidente del sodalizio. Un ruolo che il cassaghese, originario di Torrevilla di Monticello, ha rivestito per due mandati consecutivi.
''Il primo periodo di presidenza è stato segnato da un cambiamento forte perchè la CRI da ente pubblico era divenuta privata proprio in quei mesi. Un passaggio necessario per sistemare alcune problematiche che erano sorte a livello nazionale'' ci ha detto Bonfanti, in Croce Rossa dal lontano 1994, dopo il periodo militare. ''Mio fratello Igor era volontario e questa sua passione mi ha inizialmente incuriosito e poi contagiato. E così è iniziata la mia avventura, che dura ormai da trent'anni''.
Inizialmente operativa a Casatenovo, in località Monteregio, la CRI aveva poi trovato una seconda casa nella vicina Barzanò: dapprima all'ex scuola elementare, poi alla Casa del Fascio. Fino al 2006 quando i volontari si trasferirono nell'attuale sede comunale di Via 4 Novembre, nel complesso che ospita anche Cab Polidiagnostico oltre ad un'altra serie di attività commerciali.
Un lungo periodo di militanza nella CRI segnato da inevitabili cambiamenti.
''Le evoluzioni sono state grandissime: inizialmente c'era una sorta di autogestione da parte dei comitati, ma poi sono arrivate le certificazioni regionali, con una serie di protocolli da rispettare. Infine intorno al 2000 il DAE. Ricordo che nei primi anni l'autista poteva essere anche il capoequipaggio, cosa oggi impensabile'' ha proseguito il presidente Bonfanti, ricordando anche l'informatizzazione che inevitabilmente ha investito le quotidiane attività del comitato. Per non parlare delle ambulanze e dei mezzi, trasformatisi parecchio anche a livello di dotazioni.
''I passi avanti sono stati enormi, ma una cosa non è mai cambiata: la passione dei volontari, anche se oggi l'età media si è abbassata. Ci sono più giovani che si uniscono a noi durante i primi anni di studio, poi con la famiglia e altri interessi spesso lasciano. Il ricambio è molto veloce''.Dei primissimi volontari del comitato di Casatenovo sono rimasti pochi volti, eppure la passione resta quella di sempre, come ricorda Bonfanti nel sfogliare con la mente l'album dei ricordi, molti dei quali legati a Lisetta Carsaniga, fra le fondatrici del sodalizio venuta a mancare lo scorso mese. ''Ricordo che la nostra attività è nata sostanzialmente insieme a quella del 118, quindi c'era la necessità di strutturare il servizio. Piano piano le iniziative si sono allargate anche grazie alle convenzioni con i comuni; Casatenovo a questo proposito è stato il primo'' ha proseguito il presidente uscente. ''Poi sono arrivati i servizi secondari e quelli sociali, profondamente cambiati con il Covid: basti pensare che oggi assitiamo ben 62 famiglie del territorio con pacchi alimentari e beni di prima necessità''.
Il periodo della pandemia è sicuramente quello che Bonfanti ricorda con una punta di amarezza, più che altro per la gestione quotidiana a dir poco stressante, per la paura dei contagi fra i volontari e per i decessi che hanno riguardato anche qualche persona cara.
Fra le note positive invece, il terzo posto ottenuto dal comitato nel 2022 alle gare di primo soccorso svoltesi a Mantova. Un risultato inatteso che aveva riempito di orgoglio l'intera associazione. E poi il campo formativo regionale allestito lo scorso anno nell'area fiera di Rogoredo, con 380 volontari e 100 automezzi in arrivo dall'intera Lombardia. Un rammarico invece? ''Non essere riuscito ad individuare una nuova sede. Qui a Barzanò siamo stretti e poi c'è il problema legato al parcheggio dei nostri mezzi, non coperto. Purtroppo trovare una soluzione non è affatto semplice: in questi anni la ricerca è stata continua e sono sicuro che il trasferimento avverrà presto. Bisogna però trovare le condizioni giuste'' ha detto Bonfanti, ricordando l'apertura di una seconda sede a Barzanò per le attività di formazione, nell'ottobre 2021.
Negli scorsi giorni, in occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa, il presidente del comitato di Casatenovo ha incontrato i sindaci e gli assessori dei comuni convenzionati (Barzanò, Casatenovo, Cassago, Cremella, Monticello, Viganò) ringraziandoli per il prezioso supporto fornito in questi otto anni di presidenza, che si chiudono con un auspicio. ''Che la CRI di Casatenovo non si snaturi, che resti così com'è ora. Non mi sento di dare consigli al presidente che verrà, anzi ho fortemente voluto ci fosse un ricambio dopo due mandati perchè credo sia giusto così. Posso solo augurare al mio successore di non farsi spaventare, nè influenzare: la strada non è sempre in discesa, ma le soddisfazioni sono tante''.
Seppur ancora in campo (potrebbe essere eletto consigliere ndr), per Bonfanti si chiude una parentesi lunga otto anni; correva l'anno 2016 quando l'attuale numero uno della CRI casatese aveva ereditato il testimone da Pierluigi Colombo, per anni presidente del sodalizio. Un ruolo che il cassaghese, originario di Torrevilla di Monticello, ha rivestito per due mandati consecutivi.
''Il primo periodo di presidenza è stato segnato da un cambiamento forte perchè la CRI da ente pubblico era divenuta privata proprio in quei mesi. Un passaggio necessario per sistemare alcune problematiche che erano sorte a livello nazionale'' ci ha detto Bonfanti, in Croce Rossa dal lontano 1994, dopo il periodo militare. ''Mio fratello Igor era volontario e questa sua passione mi ha inizialmente incuriosito e poi contagiato. E così è iniziata la mia avventura, che dura ormai da trent'anni''.
Inizialmente operativa a Casatenovo, in località Monteregio, la CRI aveva poi trovato una seconda casa nella vicina Barzanò: dapprima all'ex scuola elementare, poi alla Casa del Fascio. Fino al 2006 quando i volontari si trasferirono nell'attuale sede comunale di Via 4 Novembre, nel complesso che ospita anche Cab Polidiagnostico oltre ad un'altra serie di attività commerciali.
Un lungo periodo di militanza nella CRI segnato da inevitabili cambiamenti.
''Le evoluzioni sono state grandissime: inizialmente c'era una sorta di autogestione da parte dei comitati, ma poi sono arrivate le certificazioni regionali, con una serie di protocolli da rispettare. Infine intorno al 2000 il DAE. Ricordo che nei primi anni l'autista poteva essere anche il capoequipaggio, cosa oggi impensabile'' ha proseguito il presidente Bonfanti, ricordando anche l'informatizzazione che inevitabilmente ha investito le quotidiane attività del comitato. Per non parlare delle ambulanze e dei mezzi, trasformatisi parecchio anche a livello di dotazioni.
''I passi avanti sono stati enormi, ma una cosa non è mai cambiata: la passione dei volontari, anche se oggi l'età media si è abbassata. Ci sono più giovani che si uniscono a noi durante i primi anni di studio, poi con la famiglia e altri interessi spesso lasciano. Il ricambio è molto veloce''.Dei primissimi volontari del comitato di Casatenovo sono rimasti pochi volti, eppure la passione resta quella di sempre, come ricorda Bonfanti nel sfogliare con la mente l'album dei ricordi, molti dei quali legati a Lisetta Carsaniga, fra le fondatrici del sodalizio venuta a mancare lo scorso mese. ''Ricordo che la nostra attività è nata sostanzialmente insieme a quella del 118, quindi c'era la necessità di strutturare il servizio. Piano piano le iniziative si sono allargate anche grazie alle convenzioni con i comuni; Casatenovo a questo proposito è stato il primo'' ha proseguito il presidente uscente. ''Poi sono arrivati i servizi secondari e quelli sociali, profondamente cambiati con il Covid: basti pensare che oggi assitiamo ben 62 famiglie del territorio con pacchi alimentari e beni di prima necessità''.
Il periodo della pandemia è sicuramente quello che Bonfanti ricorda con una punta di amarezza, più che altro per la gestione quotidiana a dir poco stressante, per la paura dei contagi fra i volontari e per i decessi che hanno riguardato anche qualche persona cara.
Fra le note positive invece, il terzo posto ottenuto dal comitato nel 2022 alle gare di primo soccorso svoltesi a Mantova. Un risultato inatteso che aveva riempito di orgoglio l'intera associazione. E poi il campo formativo regionale allestito lo scorso anno nell'area fiera di Rogoredo, con 380 volontari e 100 automezzi in arrivo dall'intera Lombardia. Un rammarico invece? ''Non essere riuscito ad individuare una nuova sede. Qui a Barzanò siamo stretti e poi c'è il problema legato al parcheggio dei nostri mezzi, non coperto. Purtroppo trovare una soluzione non è affatto semplice: in questi anni la ricerca è stata continua e sono sicuro che il trasferimento avverrà presto. Bisogna però trovare le condizioni giuste'' ha detto Bonfanti, ricordando l'apertura di una seconda sede a Barzanò per le attività di formazione, nell'ottobre 2021.
Negli scorsi giorni, in occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa, il presidente del comitato di Casatenovo ha incontrato i sindaci e gli assessori dei comuni convenzionati (Barzanò, Casatenovo, Cassago, Cremella, Monticello, Viganò) ringraziandoli per il prezioso supporto fornito in questi otto anni di presidenza, che si chiudono con un auspicio. ''Che la CRI di Casatenovo non si snaturi, che resti così com'è ora. Non mi sento di dare consigli al presidente che verrà, anzi ho fortemente voluto ci fosse un ricambio dopo due mandati perchè credo sia giusto così. Posso solo augurare al mio successore di non farsi spaventare, nè influenzare: la strada non è sempre in discesa, ma le soddisfazioni sono tante''.
G.C.