Oggiono: dolorosi e scomodi i ciottoli di Via 1°Maggio. E' possibile trovare un'alternativa?

Alle elezioni amministrative manca ormai meno di un mese. Perchè dunque non rivolgersi ai candidati sindaci per segnalare quello che non va? A questo proposito riceviamo e pubblichiamo il singolare appello di una cittadina oggionese che ci scrive confidando un problema che riguarda i...suoi piedi e quello di molte altre donne (e non).  La pavimentazione che collega Via 1°Maggio al sagrato della chiesa di Sant'Eufemia è - a detta della lettrice - molto suggestivo, ma altrettanto poco pratico non soltanto per le scarpe, ma anche per i piccoli mezzi a rotelle. 
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''Si sa, noi donne siamo molto pazienti,  sappiamo anche sopportare  quando  i problemi non dipendono da noi, ma, ora,  direi,   dopo aver atteso pazientemente nell'illusione che il tempo e l'usura  riducessero il fastidio, forse è il momento di chiedere apertamente a chi di competenza, di trovare una soluzione che,  senza stravolgere l'estetica, possa alleggerire le difficoltà  motorie a chi frequenta la zona'' si legge nella missiva rivolta ai candidati sindaci Narciso e Negri, che pubblichiamo integralmente di seguito. Lo spazio è naturalmente a disposizione per eventuali considerazioni e/o repliche.
MI  FANNO  MALE  I  PIEDI
Lettera aperta alla futura Amministrazione comunale di  OGGIONO

"Mi fanno male i piedi" : questo è  il commento che spesso  accompagna il saluto  che da ormai troppi anni noi donne ci scambiamo lungo il tratto acciottolato che porta alla chiesa parrocchiale.
Eh, sì,  parlo proprio della pavimentazione che ricopre la parte antistante  il sagrato e raggiunge la via 1' Maggio , fatta  di ciottoli,  che certamente  creano il contesto ideale alla solennità   dell 'ambiente sacro e alla bellezza naturale della piazza Alta.  
Ma…C'è  un …ma…
Forse non si è  pensato alla funzionalità  del percorso a piedi e con piccoli mezzi a ruote (parlo di passeggini, carrozzine, sedie a rotelle).
Quel tipo di disposizione dei ciottoli  provoca  fastidio è instabilità  ai piedi,  soprattutto  
quando si  indossano  calzature leggere o con i tacchi.   Per non parlare di quando si spinge un passeggino o una carrozzina:  è capitato spesso,  a detta di chi abita nei dintorni, di vedere rotelle sfilarsi e rotolare lungo la discesa.

Direi non proprio un invito a visitare la chiesa,  le bellezze naturali e artistiche  e ancor più  una evidente  difficoltà d'accesso  per i diversamente abili, proprio ora che l'attenzione a queste problematiche è  all'ordine del giorno.

Si sa, noi donne siamo molto pazienti,  sappiamo anche sopportare  quando  i problemi non dipendono da noi, ma,  ora,   direi,   dopo aver atteso   pazientemente nell'illusione che il tempo e l'usura  riducessero il fastidio, forse è il momento di chiedere apertamente     A CHI DI COMPETENZA   di trovare una soluzione che,  senza stravolgere l'estetica ,   possa alleggerire le difficoltà  motorie a  chi frequenta la zona.  
Basterebbe inserire due strisce  lastricate     che non altererebbero l' insieme,   dovrebbero essere fattibili senza grandi stravolgimenti . (Sono già  presenti sulle vie limitrofe per ….le auto)
Sono sicura che ci sarebbe il plauso di tanti  , oserei dire di tutti.

Perché  parlarne ora?

Perché  si sono  susseguite ormai almeno  quattro amministrazioni senza che ci siano stati segnali di attenzione per questo problema che ,  fin dalla sua  realizzazione ,  so essere stato stato segnalato da molte persone  ai diversi amministratori che si sono succeduti   (soprattutto a quelli che frequentano abitualmente  la zona)    in maniera ufficiosa e forse anche lamentosa,  probabilmente solo  verbalmente,   purtroppo  senza una richiesta scritta,    ricevendo  spesso  come risposta sorrisini ironici,  qualche battutina un po'  sarcastica e anche sguardi definiti  compassionevoli....o il silenzio assoluto.

A questo punto non ci resta che far presente  la richiesta   alla prossima Amministrazione.

 Forse per essere ascoltati occorre una raccolta firme…?!?..    Si può fare.!  

 Qualcuno ultimamente chiede anche un corrimano per le persone un po'  malferme  che frequentano regolarmente il luogo. (Come è  già  presente nella scaletta vicina  che porta al Battistero).

Ah,  dimenticavo… se si potesse evidenziare  un passaggio pedonale verso la via Cavour  per rassicurare  chi deve passare circa la precedenza    e anche  un percorso (pedonale)  ben definito all'imbocco della stessa,   (anche un osservatore superficiale  può notare che c'è molta confusione  soprattutto al termine delle funzioni religiose)...  sarebbe proprio una buona cosa.

Maria Virginia Meroni
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