Ossola: 33 soldati tornarono dal fronte sani e salvi. Ecco perchè 70 anni fa si costruì una grotta mariana
Compie settant'anni un vero e proprio simbolo per la piccola frazione missagliese di Ossola: la grotta della Madonna di Lourdes. Proprio in questi minuti si sta celebrando una messa in ricordo della speciale ricorrenza; seguirà poi un momento di musica alla presenza della banda ed un apericena per chi vorrà unirsi ai festeggiamenti.
Situata nell'omonima piazza, la struttura domina il cuore della località che separa Contra da Maresso grazie alla sua imponenza. Anche la storia è davvero interessante e forse, una volta conosciuta, si comprende la ragione di un legame con la comunità così intenso.
La grotta infatti, venne costruita nel 1954 su impulso dell'allora coadiutore don Enrico Molteni. Era l'anno mariano e in paese c'era un seminarista, don Luigi Casiraghi (divenuto poi parroco di Montevecchia ndr) vicino alla consacrazione, che aveva pure lui stimolato i compaesani nell'edificazione del luogo di preghiera.
''Sono stati impiegati circa tre mesi di lavoro'' si legge nel quadro esposto all'interno della grotta, che sintetizza appunto, le origini della struttura. ''Come base si raccolsero ceppi e sassi del torrente Lavandaia; il resto venne preso dalla cava di Lomaniga. Notevole fu l'impegno degli uomini che raccolsero sassu e rocce, li caricarono su carretti e carri e li portarono ad Ossola. Per realizzare la grotta vennero poi chiamati degli operai specializzati di Villalbese (Erba). Tutti gli abitanti di Ossola contribuirono alla costruzione sia offrendo il proprio lavoro che sostenendo le spese''.
Il luogo di devozione missagliese venne edificato anche per riconoscenza alla Madonna: nella grande guerra del 1940/45 infatti, tutti i trentatre abitanti di Ossola chiamati al fronte tornarono vivi. Un piccolo miracolo dunque per la comunità, che volle costruire la grotta quale forma di ringraziamento nei confronti della Vergine, alla quale in preghiera in tanti si erano rivolti, chiedendo protezione verso i rispettivi mariti, nipoti o figli.
Insomma, a distanza di settant'anni il legame con la grotta rimane più che vivo e ciò è testimoniato anche dalla dedizione con cui alcuni residenti se ne prendono cura; il luogo - dal giardino all'altare - risulta sempre ben ordinato, con i fiori freschi e la possibilità di accendere un cero quale forma di devozione, corrispondendo una piccola offerta. Sulla statua di Bernadette è stata posta pure una copertura in plexiglass per evitare che le intemperie la possano danneggiare.
Ogni pomeriggio, tempo permettendo, si è soliti infine riunirsi dinnanzi alla grotta recitando il rosario, soprattutto a maggio, mese mariano per eccellenza.
Situata nell'omonima piazza, la struttura domina il cuore della località che separa Contra da Maresso grazie alla sua imponenza. Anche la storia è davvero interessante e forse, una volta conosciuta, si comprende la ragione di un legame con la comunità così intenso.
La grotta infatti, venne costruita nel 1954 su impulso dell'allora coadiutore don Enrico Molteni. Era l'anno mariano e in paese c'era un seminarista, don Luigi Casiraghi (divenuto poi parroco di Montevecchia ndr) vicino alla consacrazione, che aveva pure lui stimolato i compaesani nell'edificazione del luogo di preghiera.
Il luogo di devozione missagliese venne edificato anche per riconoscenza alla Madonna: nella grande guerra del 1940/45 infatti, tutti i trentatre abitanti di Ossola chiamati al fronte tornarono vivi. Un piccolo miracolo dunque per la comunità, che volle costruire la grotta quale forma di ringraziamento nei confronti della Vergine, alla quale in preghiera in tanti si erano rivolti, chiedendo protezione verso i rispettivi mariti, nipoti o figli.
Insomma, a distanza di settant'anni il legame con la grotta rimane più che vivo e ciò è testimoniato anche dalla dedizione con cui alcuni residenti se ne prendono cura; il luogo - dal giardino all'altare - risulta sempre ben ordinato, con i fiori freschi e la possibilità di accendere un cero quale forma di devozione, corrispondendo una piccola offerta. Sulla statua di Bernadette è stata posta pure una copertura in plexiglass per evitare che le intemperie la possano danneggiare.
Ogni pomeriggio, tempo permettendo, si è soliti infine riunirsi dinnanzi alla grotta recitando il rosario, soprattutto a maggio, mese mariano per eccellenza.
G.C.