Oggiono: al Bachelet ragazzi in campo per Atleticabile, il progetto con Oltretutto
Là, dove le barriere non esistono. Un esempio di convivenza efficace tra studenti normodotati e ragazzi con disabilità è stato offerto dal progetto ''Atleticabile'' che da prima della pandemia – su idea delle professoresse Umbertina Ravasi e Maria Luisa Panzeri – è stato promosso con regolarità dall’istituto Bachelet di Oggiono.
Dopo la sospensione forzata a causa del Covid-19, il progetto è stato ripreso con vigore e slancio dall’anno scorso ed è stato attivato anche in questo anno scolastico che sta volgendo al termine. L’attività viene attuata grazie alla collaborazione dell'associazione Oltretutto 97 di Malgrate che si occupa di far praticare attività sportiva a persone con disabilità fisica, relazionale e intellettiva.
Sotto il coordinamento della professoressa Monica Riva insieme alla collega Barbara Galbusera sono stati coinvolti gli studenti della classe quinta del liceo scientifico a indirizzo sportivo: hanno seguito due sedute di allenamento con i ragazzi di Oltretutto 97 e, con il coinvolgimento della classe terza per la competizione e della quarta per la giuria, hanno fatto le gare.
Le specialità interessate da questo percorso sono la corsa veloce, il lancio del vortex, il salto in lungo e la staffetta. La gara è composta da terzetti, con due giovani normodotati e uno con disabilità: tutti partecipano a tutte le gare e, valutata la somma dei tempi, la prima terzina vince la competizione.
''Gli alunni disabili erano cinque in più rispetto allo scorso anno, quindi c’è stato un bel ritorno da parte loro – ha commentato la docente referente per il progetto, professoressa Monica Riva - È stata un’esperienza bellissima durante la quale si è visto che i limiti non esistono: gli speciali si sono impegnati e i nostri ragazzi si sono messi alla prova. Il fatto particolare è che i disabili vanno dai 12 anni ai 60 anni, con caratteristiche, esigenze e peculiarità diverse e i nostri ragazzi li accompagnano in questo percorso: è davvero emozionante ed è molto forte, anche per noi docenti. È stato un incontro costruttivo, arricchente sotto ogni punto di vista, emotivo e intellettivo''.
L’idea è di portare avanti anche nei prossimi anni questo progetto, che gode dell’appoggio della dirigente e dell’amministrazione comunale. ''Durante le premiazioni ci hanno raggiunto la sindaca di Oggiono e l’assessore allo sport. Quindi questo progetto non coinvolge solo l’istituto, ma anche le istituzioni che ci concedono il centro De Coubertin per l’attività che svolgiamo in orario extra scolastico. Inoltre, quest’anno anche il Rugby Club ha offerto il contributo prestandoci alcuni tavoli. Speriamo di poter aprire sempre di più questa inziativa''.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente dell’associazione Oltrettuto 97. ''Quest’anno hanno partecipato 33 ragazzi del nostro gruppo e significa che c’erano almeno 60-70 studenti dell’istituto Bachelet. L’obiettivo di far incontrare ragazzi con disabilità e gli studenti è raggiunto e positivo: tra loro si crea subito empatia e una capacità di stare insieme e relazionarsi molto bene''.
''Quando si fa sport, questo avviene meglio più che in altri contesti. L’idea di base è far vedere i ragazzi con disabilità sotto un’altra luce e così ci si accorge che sono la stessa cosa che sei tu. È per noi un’occasione unica, molto ben preparata dai professori. Alla fine hanno vinto tutti perché tutti hanno gareggiato con entusiasmo e c’era un bel clima. Una bella esperienza riproponibile anche prolungandola con altri incontri'' le parole di Ettore Fumagalli.
Dopo la sospensione forzata a causa del Covid-19, il progetto è stato ripreso con vigore e slancio dall’anno scorso ed è stato attivato anche in questo anno scolastico che sta volgendo al termine. L’attività viene attuata grazie alla collaborazione dell'associazione Oltretutto 97 di Malgrate che si occupa di far praticare attività sportiva a persone con disabilità fisica, relazionale e intellettiva.
Sotto il coordinamento della professoressa Monica Riva insieme alla collega Barbara Galbusera sono stati coinvolti gli studenti della classe quinta del liceo scientifico a indirizzo sportivo: hanno seguito due sedute di allenamento con i ragazzi di Oltretutto 97 e, con il coinvolgimento della classe terza per la competizione e della quarta per la giuria, hanno fatto le gare.
Le specialità interessate da questo percorso sono la corsa veloce, il lancio del vortex, il salto in lungo e la staffetta. La gara è composta da terzetti, con due giovani normodotati e uno con disabilità: tutti partecipano a tutte le gare e, valutata la somma dei tempi, la prima terzina vince la competizione.
''Gli alunni disabili erano cinque in più rispetto allo scorso anno, quindi c’è stato un bel ritorno da parte loro – ha commentato la docente referente per il progetto, professoressa Monica Riva - È stata un’esperienza bellissima durante la quale si è visto che i limiti non esistono: gli speciali si sono impegnati e i nostri ragazzi si sono messi alla prova. Il fatto particolare è che i disabili vanno dai 12 anni ai 60 anni, con caratteristiche, esigenze e peculiarità diverse e i nostri ragazzi li accompagnano in questo percorso: è davvero emozionante ed è molto forte, anche per noi docenti. È stato un incontro costruttivo, arricchente sotto ogni punto di vista, emotivo e intellettivo''.
L’idea è di portare avanti anche nei prossimi anni questo progetto, che gode dell’appoggio della dirigente e dell’amministrazione comunale. ''Durante le premiazioni ci hanno raggiunto la sindaca di Oggiono e l’assessore allo sport. Quindi questo progetto non coinvolge solo l’istituto, ma anche le istituzioni che ci concedono il centro De Coubertin per l’attività che svolgiamo in orario extra scolastico. Inoltre, quest’anno anche il Rugby Club ha offerto il contributo prestandoci alcuni tavoli. Speriamo di poter aprire sempre di più questa inziativa''.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente dell’associazione Oltrettuto 97. ''Quest’anno hanno partecipato 33 ragazzi del nostro gruppo e significa che c’erano almeno 60-70 studenti dell’istituto Bachelet. L’obiettivo di far incontrare ragazzi con disabilità e gli studenti è raggiunto e positivo: tra loro si crea subito empatia e una capacità di stare insieme e relazionarsi molto bene''.
''Quando si fa sport, questo avviene meglio più che in altri contesti. L’idea di base è far vedere i ragazzi con disabilità sotto un’altra luce e così ci si accorge che sono la stessa cosa che sei tu. È per noi un’occasione unica, molto ben preparata dai professori. Alla fine hanno vinto tutti perché tutti hanno gareggiato con entusiasmo e c’era un bel clima. Una bella esperienza riproponibile anche prolungandola con altri incontri'' le parole di Ettore Fumagalli.
M.Mau.