Barzanò: previste spese per la sistemazione delle strade. In consiglio approvato il rendiconto 2023

L'analisi del rendiconto è un'occasione per tracciare un quadro dell'attività amministrativa dell'anno precedente, in particolare per quanto riguarda: tasse, tributi, spese e investimenti. Ed è esattamente ciò che è avvenuto durante la seduta consiliare tenutasi nella serata di martedì 28 maggio a Barzanò.
Un quadro che è stato delineato, nelle sue linee fondamentali, dal vicesindaco con delega al bilancio Giancarlo Aldeghi. Il fondo cassa ammonta a 3 milioni e 400mila euro, i residui attivi a un milione e 853mila euro. Mentre i fondi pluriennali vincolati per la spesa corrente e i fondi vincolati per gli investimenti in conto capitale ammontano, rispettivamente, a 73mila euro e 2 milioni di euro. L’avanzo di amministrazione 2023 è stato pari a 2 milioni e 387mila euro. La parte vincolata è pari a 928mila euro di cui 560mila euro vincolati in base agli obblighi di legge, mentre 258mila euro sono vincolati in quanto fondi ottenuti da enti superiori per realizzare investimenti specifici. Il risultato contabile prefigura un quadro in cui l’avanzo libero, nelle disponibilità del comune per realizzare investimenti, è pari a 924mila euro.
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Il vicesindaco e assessore al bilancio Giancarlo Aldeghi

Interessante lo sguardo sul versante delle entrate tributarie e fiscali. Durante il 2023 l’amministrazione comunale ha, infatti, applicato tariffe Imu e Irpef aumentate rispetto agli anni precedenti. Un aumento giustificato – in larga parte – dai rincari energetici come il vicesindaco e il sindaco Gualtiero Chiricò avevano spiegato all’epoca.
Il rincaro dei costi energetici emerso dal bilancio di rendiconto è stato più contenuto del previsto, come confermato da Aldeghi. L’aumento dell’Imu avrebbe dovuto generare un gettito nelle casse comunali pari a un milione e 100mila euro. Previsione già parzialmente ridotta nel 2023, abbassata a un milione e 42mila euro. L’incasso finale è stato pari a un milione e 68mila euro. Discrepanza dovuta a problematiche che si presentano ogni anno in tema di gettito del tributo Imu.
Il recupero dell’evasione è stato pari a 141mila euro, di cui 68mila euro confluiti nel fondo crediti dubbia esigibilità. ''La parte restante dovrebbe essere incassata'' ha auspicato Aldeghi. Dei 16mila euro di sanzioni erogate dalla Polizia Locale, circa 5mila euro è stato iscritto al fondo di dubbia esigibilità.
A seguito dell’aumento dell’addizionale Irpef comunale la previsione di incasso è stata fissata a 500mila euro. L’incassato effettivo ha ammontato a 499mila euro.
Tre mila euro al di sotto delle aspettative – 547mila euro al posto di 550mila – il gettito della Tari, tributo legato al servizio di smaltimento rifiuti rispetto al quale i margini di manovra comunali si sono ridotti sempre più progressivamente a favore delle direttive emanate dall’autorità nazionale responsabile in materia: Arera.
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Il sindaco Gualtiero Chiricò

Sul versante degli investimenti nel 2023 sono state realizzate diverse opere. Una somma pari a 70mila euro, ottenuta dal comune attraverso il Pnrr, è servita per coprire parzialmente i costi delle opere di efficientamento energetico della scuola primaria, relative al primo lotto di lavori di un più complessivo intervento che prevede la sostituzione degli infissi in tutto lo stabile. 
Circa 281mila euro di fondi del Pnrr, ottenuti per il tramite di Silea, serviranno all’ammodernamento dell’area di raccolta rifiuti. Opere che dovrebbero iniziare nei mesi prossimi. Mentre 53mila euro – sempre provenienti dal Pnrr – sono serviti all’attivazione dei servizi della Pubblica Amministrazione digitale.
Contributi statali pari a 12mila euro sono stati ottenuti per lavori di manutenzione delle strade e sono stati utilizzati per la riasfaltatura di un parcheggio. Un importante contributo pari a 410mila euro è stato ottenuto per la progettazione definitiva dell’intervento di recupero della ex Casa del Fascio.
Incassati, nel 2023, 252mila euro di oneri di urbanizzazione. ''Sono in aumento è un segnale positivo'' ha commentato Aldeghi. ''Non sono stati applicati in parte corrente''.
L’indebitamento per mutui contratti negli anni passati è a un livello pari al 0,98% del totale complessivo consentito dalla normativa e al 9,8% delle risorse annue che il Comune potrebbe destinare a questa voce specifica. Due sono stati contratti per i passati restauri della Canonica di San Salvatore e uno per opere realizzati nel cimitero. Tre prestiti che scadranno rispettivamente nel: 2024, 2027 e 2029.
Il mutuo oggi più significativo è quello che è stato contratto per l’acquisto delle quote di proprietà del centro natatorio che andrà a scadere nel 2041 e ha un costo di 25mila euro annui.
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Il gruppo di minoranza. Da sinistra i consiglieri Piazza, Molteni, Colzani, Montoli

A fronte delle perplessità sollevate dalla minoranza riguardo quest’ultimo prestito, sindaco e vicesindaco hanno assicurato che il mutuo ''si ripaga da solo'' grazie agli introiti garantiti dal centro natatorio medesimo.
Le principali spese che incidono sulla parte corrente sono: gli stipendi dei dipendenti per 827mila euro (circa il 30% del bilancio), i servizi sociali per 391mila euro (12% del bilancio), i servizi scolastici 532mila euro (17% del bilancio) e la Polizia Locale 119mila euro (3% del bilancio).
In tema di investimenti, complessivamente, sono previste opere potenziali per 2 milioni e 671mila euro.
Incalzato dall'opposizione sulle modalità di spesa dell’avanzo Aldeghi ha spiegato: ''Abbiamo diverse ipotesi, sicuramente realizzeremo interventi su strade e marciapiedi dopo i lavori eseguiti ai sottoservizi. Pensiamo anche alla ristrutturazione dei due appartamenti comunali di Via Matteotti. Ci sono una serie di interventi pronti a prendere il via''.
In sede di votazione il rendiconto dell’esercizio finanziario 2023 è stato approvato dai voti favorevoli del gruppo di maggioranza, mentre i consiglieri di minoranza hanno espresso un voto di astensione.
Un parere negativo da parte del gruppo di minoranza è giunto di fronte all’approvazione del successivo atto che predisponeva una variazione contabile dovuta a delle modifiche di spesa minori.
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L.A.
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